L’Olimpia col terzo budget Europeo e senza titoli in stagione cerca dallo scudetto il brodino ristoratore, la Virtus più serena per fare lo sgambetto a Milano

Nella foto Virtus di Matteo Marchi : Luca Banchi coach delle Vnere, alla presentazione in settembre esordì con questa frase che sembra fatta apposta per lanciare la finale scudetto

Da giovedì la quarta finale consecutiva tra l’Olimpia e la Virtus

Per la quarta volta consecutiva Bologna e Milano oppure Virtus e Olimpia oppure Segafredo e Ea7 Armani si troveranno di fronte per giocarsi lo scudetto del basket. Nelle precedenti 3 finali una volta ha vinto la Virtus 4 a 0 nel 2021, le successive l’Olimpia 4 a 2 nel 2022 e 4 a 3 lo scorso anno. La Virtus non batte Milano al Forum in finale scudetto dal 2021 quando con Djordievic inflisse un sonoro cappotto ai rivali mentre negli anni successivi Milano nel 2022 conquistando gara 1 sparigliò il fattore campo mentre nel 2023 ognuna delle finaliste vinse in casa propria. Quest’anno la storia potrebbe essere che, avendo il fattore campo favorevole, i bianconeri potrebbero non essere costretti a vincere in trasferta ma potrebbero laurearsi campioni vincendo 3 gare alla Segafredo Arena.

Com’è noto la squadra di Milano ha conquistato 30 scudetti ma non tutti col nome Olimpia quindi non tutto il mondo del basket riconosce ai bianco rossi tutti e trenta gli scudetti, l’Olimpia può vantare anche 19 secondi posti. La Virtus ha vinto 16 scudetti e per 18 volte è arrivata seconda, 6 volte da quando nel ’76-’77 esistono i play off e ben 12 negli anni precedenti. Da quando sono stati istituiti i play off il record di finali disputate e perse appartiene alla Fortitudo Bologna che ne ha perse 8 su 10.

Dopo dieci anni si torna alla finale su 5 gare

Da quest’anno sono cambiate le regole che, per vincere lo scudetto,  prevedevano una serie al meglio delle 7 partite, come stabilito dal 2013, si torna pertanto all’antico al meglio delle 5 per espressa richiesta dei giocatori al termine delle finali dello scorso anno.

Indubbiamente il nuovo format fa si che ogni singola gara assuma maggior importanza e il fattore campo possa essere ancor più determinante. Come sempre gara 1, quella che indirizza la serie, pur non essendo decisiva, è fondamentale vincerla.  Negli ultimi 3 anni chi ha vinto gara 1 si è poi cucito sulla maglia il triangolino tricolore .

Nei 5 precedenti scontri stagionali sia in Lba che in Eurolega il fattore campo è stato determinante : 2 vittorie Virtus a Bologna 2 vittorie Olimpia al Forum, nella quinta la squadra di Banchi ha battuto nella semifinale di Supercoppa quella di Messina in campo neutro al Palaleonessa di Brescia.

I derby d’Italia in stagione potrebbero essere dieci

Si sa che il confronto tra le due squdre più titolate del nostro basket è considerato un vero e proprio derby, appunto derby d’Italia, in questa stagione potrebbero essere addirittura dieci (ma la stagione scorsa furono addirittura dodici), un’enormità (il 12% delle partite totali) nonostante tutto i numeri dicono che l’interesse del mondo del basket e sopratutto degli spettatori non è diminuito.

Le finali anche quest’anno saranno trasmesse in diretta oltrechè in streaming sulla piattaforma a pagamento Dazn, anche su Dmax e Nove del dgt, alla radio come sempre Radio Nettuno Bologna Uno con la voce di Dario Ronzulli garantirà la diretta per chi non potrà avere le immagini.

Olimpia e Virtus dispetti e polemiche

Negli oltre duecento match disputati nella storia da Virtus e Olimpia la costante è sempre stata l’importanza della vittoria. Come tutti i derby che si rispettano conquistare il successo vale di più che nelle altre partite in Italia o in Europa. La rivalità è sempre stata acerrima sui due fronti e non si limita al campo, nei decenni si possono contare polemiche, dispetti reciproci e ripicche innumerevoli tra le due società che, nonostante spesso avessero interessi comuni nel mondo del basket, non si sono quasi mai trovate dalla stessa parte nelle decisioni importanti riguardo l’organizzazione federale e d’eurolega.

Innegabile che negli ultimi anni la rivalità abbia alzato i decibel specie con l’arrivo a Milano dell’ex Ettore Messina e a Bologna una proprietà ambiziosa come quella di Massimo Zanetti. Dopo, lo storico “cappotto” subito dalla Virtus di Djordievic nel 2021, a Milano è divampato l’incendio della rivalsa. Nel 2022 Milano si è presa la rivincita ma con la velenosa e spiacevole  coda dell’operazione “ucraino”. Alla vigilia della finale qualcuno ha scoperto che gli arbitri Italiani non andavano bene e avevano bisogno di un supporto rappresentato appunto dall’arbitro Ucraino Boris Ryzhyk fuggito dal proprio Paese per la guerra. Gli furono affidate come 1° arbitro gara 1 e 3, la prima fu giudicata dai commentatori Rai più un match di pugiliato che una partita di basket. Nella serie prevalse Milano 4 a 2 ma le polemiche furono vivacissime. Che le rimostranze bolognesi avessero più di un fondamento fu dimostrato dagli eventi seccessivi. L’arbitro Ucraino nell’agosto 2023 fu accusato da un collega di essere corrotto ed Eurolega aprì un’inchiesta su di lui i cui risultati non sono ancora stati resi noti.  Inoltre gli arbitri Italiani stigmatizzarono tutta l’operazione in un’intervista riconoscendo che, con quell’operazione, erano stati da un lato sfiduciati e dall’altro erano state alterate le composizioni di terne arbitrali collaudate. Poi ci fu l’inibizione di quattro mesi inflitta al Presidente Zanetti per le dichiarazioni a caldo rilasciate al termine di gara cinque in cui Zanetti accusò gli arbitri di una sudditanza nei confronti di Milano e in particolare Messina. Vedremo se, quest’anno, la finale sarà ancora un nido di vespe con altre polemiche.

Milano e Bologna interessi diversi per un unico obiettivo

Virtus e Olimpia puntano com’è ovvio entrambe a vincere ma arrivano a questa finale con sentimenti e stati d’animo completamente diversi. L’Ea7 ha messo sul piatto per questa stagione il budget massimo dell’era Armani. Solo Real e Barca hanno speo di più , nessuna delle due Spagnole ha alzato il trofeo ma Milano è arrivata dodicesima e non è mai stata in zona play off o play in per 34 settimane. Persa la Supercoppa (eliminata in semifinale dalla Virtus) e la Coppa Italia (sconfitta in finale dalla Ge.vi. Napoli) l’Ea7 si trova spalle al muro, dovesse perdere anche lo scudetto certificherebbe il fallimento di una stagione. Sarebbe il terzo scudetto consecutivo ma, inutile negare come fa qualcuno, che gli obiettivi societari fossero ben diversi specie dopo l’operazione Mirotic anch’essa la più costosa da quando Armani è proprietario dell’Olimpia.

La Virtus ha vissuto in stagione alcuni mesi irreali : a metà settembre un cataclisma societario aveva portato sulla panchina bianco nera Luca Banchi dopo che Sergio Scariolo con un contratto regolare aveva di fatto sconfessato il roster che gli era stato consegnato. Il seguito lo conosciamo bene, fino a Natale la Virtus è stata la grande sorpresa dell’Eurolega restando stabilmente nei primi 3 posti in classifica. Il calo successivo non ha consentito di raggiungere i play off ma solo i play in. Conquistata la Supercoppa, la Virtus ha fallito in stagione soltanto l’obiettivo della Coppa Italia ma ha centrato il primo posto in classifica nella stagione regolare di Lba. Già ora quindi si può definire quella Virtussina un’annata positiva anche in considerazione del fatto che la Virtus pallacanestro ha dovuto ridurre del 30% il proprio budget attestato ora intorno ai 16 milioni. Nell’ultimo atto del campionato Italiano la truppa di Banchi sogna lo sgambetto alla rivale

Alla fine però, come sempre, per un motivo o per l’altro quelle che andranno in scena da giovedì 6 giugno alle 20.30 saranno delle battaglie senza esclusione di colpi, l’impressione è che non finiranno se non all’ultima sirena di gara 5.


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