Un momento di formazione tenuta dalla criminologa e vicepresidente della Caramella Buona Roberta Bruzzone nel 2017
Nella giornata di oggi La Caramella Buona Onlus compie i suoi primi 25 anni, un traguardo importante per l’associazione nata nel 1997 a Reggio nell’Emilia per volontà del giornalista Roberto Mirabile con l’obiettivo di combattere la pedofilia e la violenza contro le donne. In questi anni la Onlus ha portato avanti iniziative su tutto il territorio nazionale ricevendo i riconoscimenti delle più alte cariche dello Stato e Istituzioni civili e militari.
Attraverso i rifugi di prima accoglienza per le vittime di violenza denominati “Case Buone“, l’attività formativa all’interno delle scuole e le numerose iniziative di sensibilizzazione l’associazione è diventata un punto di riferimento nella lotta agli abusi sui minori il cui traguardo più importante è stato certamente quello di ottenere all’interno dei tribunali italiani 220 anni di condanne al carcere e un ergastolo a carico di pericolosi criminali sessuali.
Il messaggio pubblicato sui social dall’Associazione per il 25esimo anno di attività:
… forse li dimostro, forse no… ma oggi, questi miei 25 anni, li sento in ogni palpito e li ritrovo negli occhi delle tante, tantissime persone che ho consolato, abbracciato, protetto.
La mia però, non è un’opera a senso unico e non è il merito di uno ecco perché oggi, in particolare, ringrazio ognuno di voi perché, grazie al vostro sostegno, mi sento invincibile. Quando 25 anni il mio papà Roberto Mirabile mi ha dato la vita, non immaginavo che tanto lungo sarebbe stato il mio viaggio, eppure… eccomi qua!
Oggi non è il mio compleanno, ma il NOSTRO perché voi siete la mia forza, la mia famiglia. Auguri a noi!
L’associazione
“Dal 2003 l’Associazione è riconosciuta Parte Civile ed esercita la Tutela della Parte Lesa nei maggiori processi penali nei Tribunali italiani: procedimenti tutti vinti, a carico di sex offender (pedofili e stupratori) ottenendo la condanna al carcere degli imputati.
Attualmente La Caramella Buona Onlus ha ottenuto un totale di 160 anni di condanne al carcere + 1 ergastolo, nei procedimenti seguiti direttamente dai propri avvocati.
La Onlus vede certificato il proprio concreto impegno a tutela dei minori e delle donne, anche con numerosi riconoscimenti delle più alte Istituzioni nazionali ed estere, fra le quali citiamo, come esempio : i premi speciali (medaglie) dei Presidenti della Repubblica Napolitano e Mattarella, i patrocini di Camera e Senato, il premio internazionale della charity NATO a Bruxelles.
Fra i nostri qualificati sostenitori, segnaliamo il Comando Generale della Guardia di Finanza a Roma, dove teniamo periodicamente un evento di eccezionale livello, riportato su questo sito in apposita sezione. È attiva la Convenzione del Ministero della Giustizia, Legge 67/2014 e Legge 120/2010.
La Caramella Buona Onlus collabora attivamente, nel rispetto dei ruoli, con la Magistratura e le Forze dell’Ordine. Il gruppo di esperti dell’Associazione applica un rigido e collaudato Protocollo operativo per la valutazione dei casi e l’eventuale presa in carico con consulenze e tutela giudiziaria.
I nostri auguri
La redazione di Radio 5.9 fa i propri e più sentiti auguri alla Caramella Buona e a tutte le persone che cooperano ogni giorno con questa realtà a tutela dei bambini e delle donne vittime di violenza.
Gallery
Fabrizio Frizzi, storico sostenitore dell’Associazione nella sede nazionale di Reggio Emilia
Il Presidente del Senato Piero Grasso al Premio Internazionale Liberi di Crescere nel 2018
Evento formativo realizzato dai Lions di Carpi con la criminologa Roberta Bruzzone al Teatro Comunale di Carpi
Roberto Mirabile con Fabrizio Frizzi in occasione del Premio Internazionale Liberi di Crescere 2015
Roberto Mirabile con Gianni Morandi in occasione del Premio Internazionale Liberi di Crescere 2015
Presentazione dello spettacolo a sostegno della Caramella Buona con Biagio Izzo
Premio internazionale Liberi di Crescere 2018
Evento sull’impegno sociale d’impresa in Campidoglio organizzato da TopNetwork con Pino Insegno e Roberta Bruzzone
