I Lituani sono sempre indigesti, rimpianti Virtus (79-82) al Paladozza

Scritto da il 6 Ottobre 2023

Le 3 vittorie tra Supercoppa e Campionato non debbono illudere : la Virtus è un cantiere aperto

Banchi non ha la bacchetta magica, la Virtus è da costruire

La Virtus con tanti rimpianti perde alla fine contro lo Zalgiris in una gara con tante cose buone in casa Virtus, in cui, come accade sempre più spesso nel basket d’oggi, ha vinto chi ha tirato meglio da 3 punti. Le Vnere hanno prevalso di misura a rimbalzo sia in attacco che in difesa, hanno tirato meglio da 2, hanno servito più assist ma, in una partita di grande equilibrio tecnico, se una squadra tira con il 59% da 3 e una col 32% è impossibile vincerla.

La Virtus ha illuso tutti dopo i primi 5′ da incubo (2 soli punti) e uno svantaggio di -8 (2-10) i bianconeri hanno cambiato registro e per 30′ hanno condotto la gara sia nel punteggio che nel gioco. Lo Zalgiris è stata tenuta a galla dal tiro pesante, chiunque entrasse si prendeva le sue responsabilità e imbucava almeno una tripla anche con l’uomo addosso.

La squadra di Banchi ha difeso forte per tutti i 40′ ha mostrato sempre grande carattere ma ha pagato alla fine la stanchezza perchè il coach (in conferenza farà autocritica), per la scarsa conoscenza dei suoi giocatori, ha dovuto asciugare le rotazioni utilizzando i soliti noti per quasi 30′ e lasciando gli altri (Cacok, Smith, Dunston, Polonara, Pajola) ad un impiego tra i 5′ di Cacok agli 11′ di Pajola. E’ del tutto evidente che, continuando in questo modo, molti dei più utilizzati a Dicembre avrebbero la lingua fuori e bisogno di vacanze.

Cordinier e Mickey prestazioni super

Isaia Cordinier e Jordan Mickey hanno disputato un match sopra le righe. Il Francese ha avuto una valutazione superiore a quella di Evans il che è abbastanza eloquente. L’Americano della Virtus top scorer dei suoi, tiro anche da 3, rimbalzi ha mostrato che come centro d’Eurolega ci sta eccome e quando tira dall’arco come ieri sera (100%) diventa un top player. Ha debuttato Dobric e il Cobra finchè ha avuto energie ha mostrato che aver attraversato l’Adriatico non lo ha cambiato : punti, difesa e rimbalzi insomma l’uomo squadra che era alla Stella Rossa lo sarà anche qui.

Lo Zalgiris che presentava 9/12 della formazione arrivata lo scorso anno ai play off ha perso 15 palloni uno in più delle Vnere a testimonianza del fatto che pur tra alti e bassi la squadra di Banchi ha sempre difeso e lottato in ogni lato del campo. Alcune scelte del coach sarebbero state inspiegabili se non giustificate dalla scarsa conoscenza degli uomini che guida.

La Virtus ha schierato nuovamente Lundberg dopo alcuni mesi lasciando fuori Abass, ma il Danese non è entrato in campo. Le parole di Luca Banchi in conferenza stampa sono eloquenti dello svolgimento della gara :

Lo Zalgiris è arrivato e ha giocato una gara davvero solida, con un buon inizio. Noi abbiamo risposto velocemente, siamo stati in controllo dall’inizio fino alla fine del terzo quarto e nonostante una performance eccellente da tre punti dei nostri avversari siamo stati in grado di rispondere. Sono molto deluso perché ovviamente al momento è difficile per noi creare un basket di qualità come quello dei nostri avversari. Sono stati molto precisi, specialmente alla fine della partita, hanno messo in campo la loro esperienza e conoscenza per controllare l’ultimo possesso. Abbiamo tanti rimpianti, mi dispiace, perché per quanto riguarda gli sforzi e la nostra voglia credo che abbiamo giocato una partita eccellente. Non con la qualità di cui abbiamo bisogno e non con la continuità che ci serve per avere successo ad alti livelli.”

“Ci manca ancora, cominciando da me che faccio autocritica, un livello di conoscenza reciproca superiore per capire come reagire nei momenti di difficoltà. Dopo un inizio traumatico nei primi minuti dove il canestro sembrava stregato, abbiamo subito sistemato le cose prendendo in mano la partita con personalità. Poi purtroppo ci sono stati tanti episodi che sembrano aver condizionato anche sotto il profilo emotivo: errore di comunicazione difensiva, il canestro sbagliato, qualche errore qui e là, due falli offensivi consecutivi, il fallo evidente su Polonara trasformato poi in un possesso per gli avversari. Quando ad inizio terzo periodo abbiamo faticato, abbiamo poi ritrovato i nostri equilibri: siamo una squadra che si deve ancora scoprire e dobbiamo farlo in situazioni ad elevato stress. Tutto sembrava tranne una prima partita di regular season di Eurolega. Ci sono state due squadre che si sono equivalse a livello di sforzo ed energia: c’è stato un alto livello di contatti sul campo. Mi porto a casa le buone sensazioni di alcuni momento, però io devo lavorare sugli aspetti negativi che abbiamo mostrato quando devi avere la disciplina e personalità di controllare meglio la gara. Ogni piccolo errore viene punti: giocatori come Evans, Mitrou-Long, Ulanovas sono grandi terminali, a noi è mancato qualcosa a livello di lucidità, dettagli che dobbiamo limare il prima possibile. In Eurolega tutte le squadre hanno le risorse per rispondere e cambiare la partita: lo Zalgiris lo ha fatto sempre nei momenti difficili. Una partita che mi dà tanti spunti da migliorare per aumentare la conoscenza reciproca.”

Sulle condizioni fisiche dei diversi quintetti scelti: “Mi fermerei ad analizzare la partita senza investigare troppo su queste cose. Ho cercato di cavalcare i quintetti che mi sembravano più produttivi e i giocatori che mi sembravano più efficienti in quel momento specifico, sia nella metà campo offensiva che difensiva. Ne è nata una distribuzione meno equilibrata di quanto magari era accaduto nelle precedenti partite. Ci sono giocatori come Dobric che oggi erano all’esordio assoluto, anche se viene da un’estate con la Nazionale e quindi non ha una condizione da costruire ma semplicemente da ripristinare. In generale non c’erano limitazioni se non cercare di opporre sempre un quintetto che fosse il più performante possibile. Purtroppo quella continuità sui 40 minuti non l’abbiamo avuta, averla in questo momento di stagione sarebbe un dono. Il mio compito è quello di lavorare per cercare di limare questi momenti e ampliare quelli buoni che stasera si sono visti, come il numero degli assist. Sono indicatori che testimoniano comunque che la squadra ha una sua direzione e una sua identità. Purtroppo stasera non siamo stati così cinici e precisi per portare a casa la vittoria. Le recriminazioni e la delusione sono ancora più cocenti, l’atmosfera che c’era meritava un epilogo diverso.”

Sulla prestazione di Cordinier: “È stata una prestazione decisamente convincente. Lui conosce il suo ruolo in questa squadra, e questa squadra ha le volontà di metterlo nelle condizioni di essere valorizzato. Stasera ha giocato una pallacanestro di buon livello su entrambe le metà campo. Credo che il club abbia dato un segnale chiaro al giocatore per primo, sono state fatte scelte tese alla valorizzazione di questo giocatore. C’è stato il tempo per valutarlo, per apprezzarlo e adesso è il momento di cercare di completare l’opera, lavorare affinchè prenda consapevolezza del ruolo e i compagni imparino a conoscerne le caratteristiche in modo da renderlo il più efficace possibile soprattutto quando gli avversari sono attenti e preparati sulle caratteristiche individuali dei giocatori.

Luca Banchi ha fatto un accenno agli arbitri, purtroppo l’Eurolega è questa, gli arbitraggi sono questi che piaccia o non piaccia, non c’è nulla da fare : un ente privato si da le sue regole anche nell’arbitraggio, che questo sia un altro sport rispetto al basket penso siano d’accordo in molti ma fa comodo a qualcuno far finta di niente. Tanto la fila di squadre che vorrebbero entrare in Eurolega è molto lunga pertanto ai vertici dell’Eca poco importa.

 

 


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