FSL – Intervista al Presidente della Fondazione CR Carpi Corrado Faglioni. Sede universitaria, Polo Tecnologico, parco e palazzetto: come la Città di Carpi cambierà volto nei prossimi tre anni
Come ha impattato la pandemia sulla programmazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi?
È evidente che un evento come quello del Covid ha colto tutti impreparati dal punto di vista della programmazione. Abbiamo però cercato di rispondere subito in modo determinato: Consiglio di Indirizzo e Consiglio di Amministrazione hanno definito in tempi brevissimi uno stanziamento straordinario di 500mila euro da destinare all’acquisto di strumentazioni per l’Ospedale di Carpi. Una risposta immediata che è stata data da tutte le quattro Fondazioni della Provincia di Modena nei rispettivi territori di riferimento.
In questo contesto abbiamo dovuto ricalibrare le nostre erogazioni, molti dei progetti precedentemente approvati si sono trovati bloccati nella loro realizzazione da questa emergenza. Abbiamo quindi destinato le risorse su nuovi progetti rispettando il budget dell’anno di 3milioni e 200mila euro. In sostanza siamo riusciti a far fronte all’emergenza senza alterare il piano di spesa ridestinando le risorse in modo mirato.
Una nuova sede della facoltà di Ingegneria Unimore a Carpi, il Polo dell’Innovazione, il Parco e il Palazzetto sono realtà che cambieranno il volto di Carpi.
Sono tre macro-progetti sui quali già da tempo sta lavorando la Fondazione, messi in campo proprio con l’idea di un rilancio della Città e che prevedono una grande attenzione ad aspetti oggi fondamentali: alta formazione, ricerca e predisposizione di spazi utili come possibile collocazione di nuove startup e incubatori per aziende innovative e strategiche.
Parlando della nuova sede di Ingegneria che si inserirà all’interno del cosiddetto Polo dell’Innovazione, abbiamo subito ritenuto fondamentale interfacciarci con un attore autorevole, in questo senso l’interlocuzione con Unimore ha rappresentato un passaggio fondamentale. Investire su nuove tecnologie e nuovi orientamenti produttivi, il cosiddetto sviluppo 4.0, per tutti i settori rappresenta una vera opportunità di slancio del territorio. Un rilancio anche economico dove l’università rappresenta un tassello fondamentale. Dopodiché abbiamo dialogato con il Comune sul tema infrastrutture e spazi, ricordo che in questo senso la Fondazione investirà 6milioni di euro utili da una parte alla creazione della didattica e, dall’altra, alla realizzazione di una nuova sede che abbiamo collocato proprio all’interno dell’ex Consorzio e quindi vicino alla stazione ferroviaria e al centro storico. Questa ubicazione sarà strategica anche dal punto di vista dello sviluppo economico, pensiamo solo all’indotto che si andrà a creare con i flussi di studenti e addetti ai lavori. Inoltre, ricordo che parliamo di un nuovo corso di laurea che si presenterà come attrattivo anche per studenti fuori sede.
All’interno del Polo troveranno collocazione non solo la formazione universitaria e la ricerca ma anche nuova attività di start-up per dare vitalità a nuove iniziative in un contesto di Alta Formazione che riteniamo sia quello necessario per l’attuale congiuntura dell’economia locale.
Vogliamo che questa occasione rappresenti un’opportunità di scambio tra i vari settori industriali che potranno trovare nel Polo nuove opportunità di crescita e di sviluppo.
Pensiamo poi alla realizzazione del parco di Santa Croce, già in proprietà della Fondazione, si tratta un’occasione eccezionale e unica a livello regionale e forse nazionale: parliamo di un grande contenitore verde che prevederà attività didattiche e formative, indirizzate anche ai più piccoli, riqualificazione urbana, attività ricreative, con molte opportunità di svago per le famiglie e per gli anziani, una realtà che punta anche a migliorare la qualità della vita delle persone. Abbiamo previsto che all’interno del parco arriveranno tra le 100 e le 150mila persone ogni anno di cui oltre 50% dall’esterno. Ci saranno attività dedicate alla ristorazione e daremo a disposizione degli spazi per gli eventi. Un progetto che coinvolge il mondo del volontariato e che offrirà numerose opportunità, in totale sicurezza, grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie. Sarà inoltre realizzato un attraversamento sopraelevato sulla trafficata Traversa San Giorgio in modo da garantire un transito sicuro degli utenti.
Tutto questo fatto naturalmente all’insegna della sostenibilità ambientale.
Quali tempistiche vi siete dati?
Per la sede universitaria parliamo di settembre 2022 pensandola come già attiva per il Corso 2022-2023, realisticamente il cantiere partirà tra cinque o sei mesi. Per il parco di Santa Croce contiamo di avere una prima parziale apertura nel 2021 con alcune infrastrutture che saranno però pronte nel loro complesso non prima della primavera 2022.
Invece, parlando del nuovo Palazzetto dello Sport di Carpi il progetto ha subito maggiori rallentamenti proprio a causa della situazione pandemica. Si tratta di un contenitore con oltre 4mila posti capace anch’esso di rappresentare un volano economico per il territorio. Tuttavia, la situazione ci ha imposto di prestare ancora maggiore attenzione nell’utilizzo di tutte quelle tecnologie che ci permetteranno di dire che il nuovo Palazzetto sarà “a prova di Covid” o comunque “sicuro” anche nei nuovi scenari in cui questa pandemia ci ha portati.
Siamo felici nel vedere come la cittadinanza stia già da ora comprendendo l’importanza di queste iniziative, quando si fa qualcosa le critiche sono inevitabili ma devo dire che in generale i riscontri sono stati molto positivi. La Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi si è proposta degli obiettivi ambiziosi ma siamo certi che una volta realizzati i benefici per la nostra Città saranno davvero importanti.
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