Covid, morto il produttore Phil Spector: era in carcere per l’omicidio di Lana Clarkson. Lavorò con i Beatles, John Lennon e Tina Turner

Scritto da il 17 Gennaio 2021

 

Come riportato dall’ANSA e dal sito TMZ è morto all’età di 80 anni il produttore discografico Phil Spector, uno dei più famosi produttori della storia della musica rock a livello mondiale. A causare il decesso alcune sembrerebbero essere state le complicanze legate al coronavirus. Spector stava scontando una condanna dai 19 anni fino all’ergastolo per l’assassinio dell’attrice Lana Clarkson.

Spector  produsse il suo primo successo quando era ancora al liceo, “To Know Him is to Love Him“, e legò il suo nome a brani classici come “Be my baby”, “Unchained melody”, fino a partecipare alla produzione di “Let it Be” dei Beatles. Newyorchese e di origini russe, inventore della tecnica di produzione musicale del Wall of Sound, Spector nella sua lunga carriera ha lavorato con artisti del calibro di Tina Turner, John Lennon, Leonard Cohen e i Ramones. Lavoro’ anche alla realizzazione di “Let It Be“, ultimo album dei Beatles e nel 1989 venne introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame. La rivista Rolling Stone lo inserì al 64mo posto nella sua classifica dei 100 migliori artisti di tutti i tempi.

 

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