Coraggio Virtus : dopo ogni tramonto arriva l’Alba

Scritto da il 12 Dicembre 2022

nella foto Virtus : Sergio Scariolo coach delle Vnere alle prese coi problemi della sua squadra travolta in Eurolega ad Atene e sconfitta di misura da Scafati in casa.

La Virtus si è smarrita, il momento più difficile della stagione

La Virtus che non ti aspetti, troppo brutta per essere vera, dopo due sconfitte in cui pur non avendo raccolto punti aveva avuto rimpianti e lodi (Pana all’overtime  ed Efes di misura), la squadra di Scariolo è entrata in un tunnel di sfiducia difficilmente comprensibile. Dal 3° quarto di Belgrado con la Stella Rossa in cui ha subito senza reagire, la squadra di Scariolo non è mai stata in vantaggio nemmeno un minuto. Nella notte di Oaka la Virtus ha smarrito le certezze faticosamente costruite in due mesi e 11 gare di Eurolega. Difficilmente spiegabile l’alternanza di rendimento di alcuni giocatori del quintetto base. Dopo una prova superlativa contro l’Efes Iffe Lundberg è diventato impalpabile, idem Mam Jaiteh  evanescente a rimbalzo sia in attacco che in difesa. Quando in uno starting five due giocatori non sono pervenuti e un terzo mette l’unica tripla della squadra e subito dopo va negli spogliatoi per infortunio senza far ritorno in campo, chiaro che la serata non si apre sotto i migliori auspici specie se non sono trascorsi nemmeno 5 minuti .

Le Vnere entrano nella classifica del record del maggior scarto subito in Eurolega

Con la sconfitta di -46 nel Palazzo della Pace e dell’ Amicizia al Pireo la Virtus scavalca nella non invidiabile classifica del massimo scarto subito in Eurolega nientemeno che la Fortitudo (-44 in finale con il Maccabi a Tel Aviv), seconda soltanto dietro la Monte Paschi Siena che, nello stesso Palazzo contro la stessa avversaria, ne subì 48 di scarto. E’ fin troppo evidente che una sconfitta del genere non poteva non lasciare il segno. Anche se professionisti abituati a qualsiasi avversità i giocatori sono pur sempre uomini. I volti all’uscita di Oaka venerdì sera, viste in tv, recitavano di giocatori storditi come pugili che avevano subito un knock out inaspettato.

L’Olympiakos è sembrata una squadra di marziani

I biancorossi del Pireo nei 40′ di venerdì sono sembrati dei marziani, il dibattito è aperto : troppo forti loro o troppo debole la Virtus ? La difesa della Virtus indubbiamente è rimasta a Bologna e alcuni bianconeri camminavano in campo. La squadra di Bartzokas ha infilato i primi 8 tiri tentati, in pratica un tiro a segno in una vasca da bagno, alla Virtus è mancato in quel frangente il carattere per tentare di risalire la corrente come tante volte succede nel basket. Ricordo che l’Olympiakos aveva perso tra le mura amiche con Monacò e Valencia a dimostrazione che in questa Eurolega regna un grande equilibrio e tutti possono vincere e perdere con tutti.

La sconfitta con Scafati figlia di quella del Pireo

Una Virtus ancora sotto choc (48 ore a volte non bastano a smaltire certi cazzotti), perde anche la propria imbattibilità in Lba dopo 9 vittorie. Scafati banchetta alla Segafredo Arena contro una Virtus che impiega 20′ a rendersi conto di che cosa bisogna fare per vincere, nel 2° quarto becca un parziale di 20 a 0 incapace di reagire. Intendiamoci la squadra di Attilio Caja è una formazione scorbutica abrasiva esattamente come il suo coach in cui l’eterno Logan (anni 40) ancora preoccupa le difese. La Virtus nuovamente paga dazio sotto canestro dove i suoi centri segnano 2 punti e conquistano 8 rimbalzi. Ma le cifre sono eloquenti e raccontano di  un nervosismo palpabile e una preoccupazione a fare in campo anche le cose più semplici. 69% ai liberi, 16 palle perse a fronte di soli 8 assist, la Virtus gioca col freno a mano tirato mentre Scafati gioca “leggera” di testa.  La Virtus rincorre per 20′ arriva fin quasi al pareggio ma nel finale manca la lucidità per effettuare il sorpasso che avrebbe significato probabilmente la decima vittoria.

E adesso ? Che fare ?

Le parole chiare, distensive e fiduciose di Luca Baraldi dopo la sconfitta del Pireo dicono che in casa Virtus la situazione è monitorata ma ritenuta sotto controllo. Pubblicamente non si mette nessuno sul banco degli accusati ma è fin troppo evidente che qualche giocatore non stia offrendo il rendimento atteso. Indubbiamente Jaiteh e Bako hanno avuto, fin qua, molti passaggi a vuoto, il francese sopratutto accanto a prove convincenti, è stato in molte altre impalpabile e la sua presenza ininfluente, Ismael Bako ha disputato la sua miglior prova in bianco nero proprio contro il miglior centro d’Eurolega (Walter Tavares) a Madrid, poi tante apparizioni anonime anche se, l’impegno, non è mai venuto meno.

Jaiteh è tecnicamente e anche fisicamente un centro che, in Eurolega, può dire la sua e l’ha dimostrato in più occasioni, ma fin qua ha mostrato limiti caratteriali inquietanti. Al Pireo giocava contro Fall verso cui avrebbe dovuto avere uno spirito di rivalsa visto che proprio Moustapha gli aveva rubato il posto in nazionale agli europei, invece Mam è sparito dal campo e solo nel 3° quarto ha dato timidi segnali della sua presenza. Ovvio che i centri risentano dell’altalenante presenza di Milos Teodosic e dell’assenza da un mese di Toko Shengelia i due massimi rifornitori dei centri all’interno del pitturato, tuttavia Scariolo e il suo staff dovranno trovare le soluzioni giuste per riportare Mam ad un rendimento in linea con le sue qualità ammirate lo scorso anno.

L’ottavo posto in Eurolega è ancora un obiettivo ?

Una dichiarazione di Scariolo ha fatto immaginare che la Virtus abbia in mano la promessa dai vertici Eurolega di avere una licenza biennale per le prossime due stagioni. Se così fosse i bianconeri potrebbero continuare a fare esperienza in questa competizione senza l’assillo dell’ottavo posto, in caso contrario, visto lo stop di Ojeleye che potrebbe essere piuttosto lungo, un ricorso al mercato diverrebbe quasi inevitabile, da capire però in quale settore. Gennaio potrebbe vedere il rientro di Abass ma una riflessione andrà fatta in tempi brevi, la stagione non aspetta.

 

 


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