Riparte il prossimo 27 settembre “Pomeriggio al cinema” allo Space City di Carpi, rassegna che proprio quest’anno festeggia i suoi 25 anni
Quest’anno ‘Pomeriggio al cinema’ compie 25 anni: la rassegna cinematografica promossa dall’Università Natalia Ginzburg con il contributo della Fondazione CR Carpi e il patrocinio del Comune taglia un traguardo importante e significativo, che la caratterizza come una delle proposte culturali promosse dal volontariato più longeve e apprezzate del territorio, e che venne inaugurato, 25 anni fa, da ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni.
Il ciclo di proiezioni pomeridiane – che si terranno tutti i mercoledì alle ore 15.00 a Carpi, presso il cinema Space City, in viale dell’Industria n°9, con un costo di 4 euro a proiezione – prenderà avvio il 27 settembre, per terminare il 6 dicembre.
Non soltanto la visione di alcune opere di grande qualità, attentamente selezionate dal critico cinematografico Dario D’Incerti insieme alla commissione organizzatrice in modo da proporre un itinerario tra i generi e le cinematografie, ma anche l’occasione, al termine delle proiezioni, di discutere insieme sui film visti, perché il cinema è, prima di tutto, un’attività di fruizione collettiva, un prodotto culturale nato per essere condiviso, uno spettacolo la cui magia si accresce nel buio della sala cinematografica e nella condivisione delle emozioni del grande schermo con centinaia di altre persone.
Una proposta che intende coniugare svago e riflessione, divertimento e dialogo, perché gli organizzatori non hanno rinunciato, anche quest’anno, a proporre pellicole che affrontano temi di scottante attualità, con film da Italia, Francia, Svezia, Belgio, Irlanda e USA, che saranno introdotti, oltre che da D’Incerti, anche da Eleonora Salomone e Nico Guidetti.
In ragione del 25° anniversario, quest’anno la rassegna sarà preceduta da un evento speciale: in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Natalia Ginzburg, sabato 23 settembre alle ore 16.30 in Auditorium San Rocco, il pubblico potrà assistere a Omaggio al cinema: immagini e musica, una lezione-concerto con Dario D’Incerti e il Direttore del Corpo bandistico ‘Città di Carpi’ Pietro Rustichelli.
Il programma della rassegna
Ad aprire le danze sarà, mercoledì 27 settembre, ‘La vita è una danza’, commedia francese di Cédric Klapisch che, interpretata da una vera ballerina, racconta una storia di riscatto attraverso la magia dell’arte.
Si passerà poi, il 4 ottobre, al grande cinema d’autore italiano, con ‘Il signore delle formiche’, di Gianni Amelio, tra i registi più sensibili alla storia sociale dell’Italia, che narra un’oscura vicenda degli anni Cinquanta, che mostra come la società del nostro Paese fosse ancora intrisa di omofobia e oscurantismo.
Protagonista della terza proposta, lo svedese ‘Il talismano della felicità’, in programma per l’11 ottobre, è una casalinga di mezza età, apparentemente felice e serena, che tuttavia è costretta a riconsiderare la propria vita, e trovare la volontà di darsi una seconda possibilità, nell’ambito della cucina, quando scopre che il marito le è infedele.
E sarà l’omaggio alla magia del cinema ad animare il pomeriggio del 18 ottobre, quando gli spettatori potranno vedere uno dei migliori film della stagione, ‘The fabelmans’, capolavoro di Steven Spielberg, maestro del cinema americano che con questo film ha realizzato al contempo una sorta di racconto autobiografico, che racconta di un’adolescenza difficile, e un omaggio alla potenza e alla capacità di riscatto della Settima arte.
‘The quiet girl’, in programma il 25 ottobre, è un piccolo gioiello: film indipendente irlandese, candidato all’Oscar nel 2023, che mette in scena la storia di una ragazzina povera, che proviene da una famiglia difficile.
Quando, a causa dell’ennesima gravidanza della madre, viene inviata presso una famiglia di lontani parenti, finalmente scoprirà come l’amore e l’affetto possono far fiorire un mondo di possibilità prima inespresse. Il film sarà presentato insieme all’associazione ‘Al di là del muro’ nell’ambito della Settimana della Salute mentale.
Tom Hanks è il protagonista del film successivo, ‘Non così vicino’, coproduzione canadese e statunitense che l’8 novembre il grande attore interpreta un personaggio cupo, intrattabile, introverso, triste, la cui vita verrà però sconvolta una coppia di vicini iraniani che porterà un’allegra, colorata e irresistibile ventata di scompiglio nel grigiore della sua esistenza.
Dalla Francia vengono invece i due film successivi: il primo, ‘L’innocente’, in programma il 15 novembre, porta la firma alla regia di Louis Garrel, noto attore, figlio e nipote d’arte, rinverdisce i fasti della pochade, del vaudeville, della commedia frizzante, mentre il successivo, il 29 novembre, ‘La notte del 12’, è un giallo – o ‘polar’, come viene definito questo genere Oltralpe, con un termine nato dalla fusione dei termini poliziesco (policier) e noir – che, che mantiene tutti gli ingredienti del classico, dal colpevole da scoprire, la vittima, giovane innocente, e uno stuolo di investigatori in campo.
È invece il visionario e debordante regista australiano Baz Luhrmann che il 29 novembre, con ‘Elvis’, porta sul grande schermo la biografia di un gigante della musica, Elvis Presley, appunto, l’inventore del rock ‘n roll. Nel film è presente ancora una volta Tom Hanks, che interpreta l’ambigua figura del manager di Elvis, e soprattutto mette in luce un giovane attore, Austin Butler, nei panni del leggendario cantante.
Ultimo film della rassegna, il 6 dicembre, sarà ‘La signora Harris va a Parigi’, è una deliziosa commedia ambientata nella Londra degli anni ’50, in cui una cameriera di mezza età realizza finalmente i propri sogni raggiungendo una Maison parigina per acquistare l’abito dei propri sogni: una fiaba moderna, che riguarda tutti noi, e la capacità di seguire i sogni e realizzarli restando sempre se stessi.
Il commento delle promotrici, volontarie dell’Università Natalia Ginzburg
Mentiremmo, se dicessimo che non siamo un po’ emozionate. Lo siamo, in realtà, ogni volta che la rassegna parte, ma questa volta si tratta di un’occasione davvero speciale. Un traguardo come quello dei 25 anni, per un’iniziativa di questo tipo, portata avanti dal volontariato, non è per nulla scontato.
Era l’ormai lontano 1999 quando un gruppo di donne si riunì e, allo scopo di contrastare l’isolamento e favorire la socializzazione di una gran parte della popolazione anziana, perlopiù femminile, diede vita a ‘Pomeriggio al cinema’: chi avrebbe mai potuto immaginare che saremmo arrivati così lontani!
25 anni, migliaia di spettatori, centinaia di ore di proiezione dopo, passato il millennio e lasciatici alle spalle terremoti e pandemia, possiamo ben sentirci orgogliose di questa creatura che, per tante persone, rappresenta davvero un appuntamento importante.
E importante nel senso che, se non ci fosse, ne sentirebbero la mancanza. Ecco, è in nome di tutte e tutti loro, delle migliaia di persone che frequentano le sale dello Space City – come prima hanno riempito quelle del Supercinema 70, Cinema Capitol e del Cinema Corso – che vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto.
Dalla Fondazione, per un fondamentale sostegno che non è mai venuto meno, al Comune. Così come ai critici che selezionano le proposte di visione e animano i dibattiti. Ma grazie soprattutto alle persone che, ogni volta, continuano a rendere viva questa piccola, grande fiammella che è ‘Pomeriggio al Cinema’.
Le parole dell’Assessore alla Cultura del Comune di Carpi, Davide Dalle Ave
La rassegna rappresenta uno splendido esempio della vitalità e valenza sociale del Terzo settore di questo territorio. Una città viva e attenta, il cui dinamismo si incarna anche in iniziative come questa, che negli anni hanno consentito davvero a tante cittadine e cittadini di condividere una passione, di ‘fare comunità’. Dobbiamo molto a queste volontarie, così impegnate e determinate, e voglio rivolgere loro il profondo e sentito ringraziamento a nome di tutta l’Amministrazione, di tutta Carpi.
Il commento di Roberta Della Sala, componente del CDA della Fondazione CR Carpi
La solitudine è uno stato di isolamento sociale che comporta la mancanza di relazioni significative. La Fondazione è al fianco di iniziative come queste, grazie alle quali le persone hanno la possibilità di trascorrere del tempo di qualità insieme agli altri. Un momento desiderato e atteso per continuare a crescere come comunità.
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