Carpi 2022-2023: pagelle dei giocatori reparto per reparto

Written by on 6 Giugno 2023

Pagelle del Carpi al termine della stagione 2022-2023

 

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Fonte foto carpicalcio.it

 

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Portieri

Balducci 7: a parte un infortunio al ginocchio che gli ha fatto perdere 9 partite da fine gennaio fino ai primi di marzo, Baldu è stato il portiere titolare del Carpi per quasi tutta la stagione. Vincitore nel 2022 del Girone B con il Sangiuliano City (dividendo il posto con il coetaneo Bonadeo), il 20enne arrivato in prestito dalla Virtus Entella ha dato molta sicurezza già dal debutto contro il Mezzolara (altre prove notevoli sono state contro Lentigione al Cabassi e Ravenna al Benelli), senza andare incontro a errori gravi. Ha tenuto la porta inviolata per 13 match (11 in Serie D, 1 nei Play-off e 1 in Coppa Italia), subendo in totale 26 gol in 29 presenze.

 

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Ferretti 5,5: non è stato soddisfacente il ritorno del portiere titolare del Carpi nella scorsa stagione. Arrivato a gennaio dalla Feralpisalò (solo 1 presenza in Coppa Italia di Serie C) visti i problemi (tecnici e di salute) del vice Kivila, l’infortunio di Balducci a fine gennaio gli ha permesso di disputare 9 partite consecutive (14 gol incassati e 4 clean sheet). Luca è apparso in generale molto insicuro (specialmente nelle uscite alte, per esempio contro Sammaurese, Pistoiese e Giana Erminio) e come momento saliente vanta il rigore parato a Tzvetkov nello 0-0 esterno contro la Bagnolese. Non ha più giocato appena Balducci ha recuperato.

Kivila 5: 4 presenze totali per il 19enne estone in prestito dall’Hellas Verona, partito come secondo portiere. Ha scalzato Balducci dopo la sconfitta per 3-1 contro il Fanfulla, ma l’uscita incerta nel traumatico 1-1 contro il Crema e il 4-2 contro il Ravenna (gli hanno fatto gol da qualunque posizione) sono bastati per farlo tornare in panchina.

Lusetti s.v.: nessuna presenza per il prodotto della Juniores.

 

Difensori

Boccaccini 7,5: 41 presenze e 8 gol totali per il 30enne centrale bolognese, risparmiato finalmente dagli infortuni e unico confermato insieme al collega Calanca. Oltre a fornire esperienza e carisma, è stato un vero incubo per gli avversari sui corner e i calci di punizione. Infatti ha segnato in situazioni estreme per vincere (Forlì all’84’, Mezzolara al 93′) o pareggiare (Prato al 91′), senza disdegnare l’arrotondamento del risultato (Real Forte Querceta, Fanfulla e Ravenna). L’unica macchia è il rigore dell’1-0 concesso nella Finale Play-off persa contro il Corticella. L’occasione che ha avuto all’89’ (punizione di Beretta, colpo di testa e parata sul primo palo di Bruzzi) è la dimostrazione definitiva che Bocca è stato più pericoloso di tutti gli attaccanti messi insieme.

 

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Fonte foto carpicalcio.it

 

Calanca 7,5: 40 presenze e 3 gol (tutti di testa su calci da fermo) per il 26enne capitano biancorosso, autentico perno al centro della difesa con Boccaccini per il secondo anno consecutivo. Continuo, affidabile, sicuro, disponibile, pronto al dialogo e a cercare soluzioni. Un riferimento nei momenti più difficili e protagonista della risalita in campionato con un crescendo di prestazioni ad altissimo livello.

 

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Varoli 7: come Ferretti, il 24enne parmigiano è tornato a Carpi nel mercato invernale dal Desenzano dopo il biennio 2019-2021 in Serie C. Nella difesa a 4 ha fatto il titolare solo contro il Prato al posto di Calanca, poi si è rivelato importante quando Contini ha scelto di passare a 3. Ha spiccato per agonismo e concentrazione, uniti a un forte senso di appartenenza. Avrebbe meritato di giocare più di 9 partite.

Casucci 6,5: il terzino destro preso dal Modena ha avuto il suo momento migliore a metà girone di ritorno, quando ha trovato il primo gol nel KO per 4-1 contro la Pistoiese giocando avanzato nel trio dietro l’unica punta. Un infortunio a inizio aprile lo ha ridotto a mezzo servizio fino alla Finale Play-off, dove alzò bandiera bianca al 25′.

Dominici 6,5: il terzino sinistro prelevato dal Cesena ha rimpiazzato l’infortunato Navarro per tutto il girone di ritorno dopo un’andata vissuta tra infermeria (saltò le prime 5 gare) e subentri dalla panchina. Più difensivo rispetto a Casucci, ha compensato spiccando per corsa e impegno. Un problema fisico lo ha tenuto fuori dalla Finale Play-off.

Sabattini 6: buona annata per il ragazzo cresciuto nello United Carpi, messosi in luce nel precampionato con una doppietta in amichevole contro il Sona e spesso inserito nel giro della Rappresentativa di Serie D. Sembra più propenso all’attacco che alla difesa.

Navarro 6: lo spagnolo cresciuto nel Rayo Vallecano è stato titolare sulla fascia sinistra per tutto il girone di andata e un infortunio muscolare lo ha lasciato ai margini nella seconda parte del campionato. È stato il terzino che ha mostrato più equilibrio nelle due fasi.

Laamane 6: terzino destro o sinistro a seconda delle necessità, l’italo-marocchino prodotto della Juniores ha avuto tanta predisposizione e voglia di mettersi in luce. In Finale Play-off ha dovuto rimpiazzare Casucci dopo 25′.

Ferraresi 5,5: poco spazio per l’ex Progresso, ceduto in inverno al Corticella senza troppi rimpianti. Ironia del destino, il 21 maggio al Cabassi ha festeggiato con i bolognesi la vittoria dei Play-off contro gli ex compagni.

Cestaro s.v.: sulla carta l’ex Prato poteva essere un titolare data l’esperienza in Serie D. Alla fine ha raccolto solo 3 presenze (2 in D), venendo oscurato da Boccaccini e Calanca.

 

Centrocampisti

Beretta 7,5: prelevato dal Legnano, il 21enne biellese è stato il giocatore rivelazione della stagione con 32 presenze in Serie D, 8 gol (i più belli contro Sant’Angelo, Crema e Sammaurese) e 10 assist. Giocando da mezz’ala ha contribuito in fase realizzativa con inserimenti letali sotto porta e giocate di pregio per i colleghi. Sui calci piazzati ha accontentato un po’ tutti con esecuzioni piene di effetto. Dal dischetto ha segnato 3 rigori significativi contro Mezzolara per iniziare al meglio il campionato, la capolista Giana Erminio per mettere il Carpi a -1 dalla vetta e Correggese nel derby di ritorno, nel primo dei 7 risultati utili di fila che permisero ai biancorossi di risalire la classifica ed entrare nei Play-off. Purtroppo da febbraio ha dovuto convivere con una fastidiosa serie di infortuni alla spalla e al ginocchio (messo seriamente a rischio contro il Ravenna), giocando sul dolore e rischiando di saltare più partite. È arrivato a fine stagione con tante incognite intorno, palesate nei Play-off dove subentrò in entrambe le gare (in Finale all’80’ per cercare il pareggio dopo il rigore al 77′ di Oubakent).

 

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Fonte foto pagina Facebook dell’A.C. Carpi

 

Cicarevic 6,5: tesserato dall’Adriese, il 28enne trequartista montenegrino è stato il miglior marcatore del Carpi con 12 gol (3 dal dischetto) più 3 assist. Come il suo giocatore di riferimento (il connazionale Vucinic, ex Roma e Juventus), ha alternato momenti di ispirazione tecnica, abilità/innamoramento con la palla al piede e quelle pause di riflessione che caratterizzano alcuni numeri 10. Il rigore fallito contro l’Aglianese alla settima giornata lo ha condizionato per un po’, poi le reti contro Giana Erminio, Lentigione e Scandicci lo hanno di nuovo rimesso in risalto mentre il Carpi (ancora per poco) lottava per il primo posto. Nel girone di ritorno non si è notato in modo evidente, ma ha messo la firma nei successi contro Aglianese e Ravenna (doppietta nel 3-1 al Benelli che ha ipotecato il terzo posto). Nei Play-off Contini ha preferito tenerlo in panchina contro il Real Forte Querceta e inserirlo solo all’80’ per recuperare il risultato nella Finale contro il Corticella.

 

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Fonte foto pagina Facebook dell’A.C. Carpi

 

Yabrè 6,5: arrivato dal Legnago dopo due stagioni in Serie C, il possente 28enne del Burkina Faso ha brillato nel girone di andata per forza fisica, cattiveria agonistica, personalità e grinta (ha anche segnato un gol spettacolare nel 5-1 contro il Sant’Angelo). Nella sua versione migliore (fatta di recuperi, contrasti e occupazione massiva della mediana) sembrava di vedere due giocatori in uno. Dal pareggio contro il Crema in poi il suo rendimento è calato molto e si rifletteva in un Carpi meno protetto, più fragile ed esposto. In fin dei conti, è stato uno dei pochi a non soffrire infortuni nel martoriato centrocampo emiliano, un reparto che già nella campagna 2021-2022 aveva registrato assenze prolungate (Bolis, Muro e Borgarello).

Ranelli 6,5: il 26enne regista cresciuto nel Frosinone e preso dal Lornano Badesse era partito nelle rotazioni come riserva, ma il precoce infortunio di Bouhali gli ha permesso di essere titolare. Alla pari di Yabrè, nel girone di andata è stato tra i migliori in tutto tra gol (2), assist (5, tra cui una pennellata per Cicarevic nel 2-0 contro la Giana Erminio capolista), tempi di gioco ed eleganza. La sua stagione è in un certo senso finita lì visto che, per tutto il girone di ritorno, ha avuto infortuni muscolari a catena e il suo impiego era sempre in dubbio.

Olivieri 5,5: 37 presenze, nessun gol e 4 assist. Troppo poco per dare la sufficienza all’ex Ascoli, usato quasi sempre come vice-Beretta (gli sono mancati gli inserimenti) o in mediana a fianco di Yabrè nel 4-2-3-1, quando doveva fungere da regista al posto di Ranelli.

Bouhali 5,5: il 28enne italo-tunisino che vinse i Play-off del 2022 con il Lentigione si è visto a singhiozzo per colpa di infortuni (il primo già dopo poche giornate) e ricadute continue. Doveva essere un titolare di riferimento alla pari di Yabrè, alla fine si è alternato tra infermeria, panchina e tribuna.

Laurenti 5: il 33enne trequartista ex SPAL, Modena e Luparense era stato uno dei colpi ad effetto del mercato estivo. Fisicamente non ha mai dato garanzie e, salvo qualche lampo nel finale del 2022 (4 gol), gli infortuni lo hanno limitato.

Mollicone 5: ha alternato la Juniores con la Prima Squadra, giocando qualche spezzone in Serie D. L’unico momento saliente è stato il 2-2 che si è divorato contro il Prato al Cabassi (per sua fortuna rimediò Boccaccini al 91′).

Boadi s.v.: ha fatto la spola tra Juniores e Prima Squadra. Contini gli ha concesso l’esordio nel finale della vittoria al Cabassi per 2-0 contro l’Aglianese.

 

Attaccanti

Arrondini 6: il 24enne ex Fiorenzuola è stato il secondo miglior marcatore del Carpi con 9 gol e 6 assist. Potrebbe meritare qualcosa in più se i numeri si guardassero freddamente, ma il rendimento è stato deludente se si pensa che l’Airone, il numero 9 titolare, ha giocato 40 partite stagionali su 42. All’inizio promettente (5 gol nelle prime 6 presenze) sono seguite ben 19 partite senza segnare, nonostante godesse della fiducia incondizionata degli allenatori. Dalla doppietta alla Bagnolese del 2 ottobre 2022 alla rete da rapace contro l’Aglianese dell’8 febbraio 2023. Da lì in avanti, nel Carpi a trazione difensiva di Contini, è diventato una punta di sacrificio, mai servito a dovere (come il Raffini del 2021-2022) e votato più all’assist (4) che alla gioia personale, assaggiata comunque nel 4-1 contro un Fanfulla disastrato (doppietta) e nell’1-1 esterno contro il pericolante Scandicci all’89’.

 

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Fonte foto carpicalcio.it

 

Sall 6: il “premio sfortuna del Carpi 2022-2023” lo vince a mani basse Papi Sall. Il 22enne senegalese ex Imolese, protagonista nella prima metà del 2022 con il Ghiviborgo, doveva essere l’attaccante in grado di scardinare le difese rivali con azioni personali, velocità, gol e assist. Nel girone di andata, pur senza continuità, aveva fatto il suo con 5 gol e 5 assist. Nel debutto di Contini contro il Mezzolara si è girato la caviglia dopo 15′ e non ha giocato per 8 turni. Una volta tornato stabilmente a disposizione, i suoi dati si sono aggiornati solo nel 4-1 contro il Fanfulla, concludendo quindi con 6 reti e 6 assist. Nei Play-off Contini gli ha preferito da titolare Stanco e lo ha inserito contro il Real Forte Querceta in Semifinale e in Finale contro il Corticella al 56′, nella speranza che trovasse lo spunto giusto per sbloccare un match tenuto in mano dagli ospiti.

Castelli 6: da inizio dicembre 2022 il Carpi ha contato in attacco anche con Castelli, autore di 5 gol in 14 presenze con il Villa Valle nella prima parte di stagione. Ha vissuto in pieno il disastroso finale del girone di andata, culminato con il KO interno per 2-0 contro il Corticella (dove gli annullarono l’1-1 per un fuorigioco millimetrico) e l’esonero di Bagatti. L’arrivo di Contini (almeno all’inizio) ha avuto effetti positivi solo su di lui visto che ha segnato 4 gol in fila contro Salsomaggiore, Sant’Angelo, Prato e Sammaurese. Nel momento migliore, quando sembrava che potesse essere il partner giusto di Arrondini (data la contemporanea indisponibilità di Sall), è invece diventato una riserva e lentamente è sparito dai radar (nei Play-off era addirittura finito in tribuna). Il rigore parato da Bertozzi al 95′ nel derby di ritorno vinto contro la Correggese non lo ha aiutato a ritrovare fiducia.

Stanco 5: il gigante di Pavullo Nel Frignano si è cimentato a 36 anni nel calcio dilettantistico dopo una carriera vissuta tra Serie B e Serie C (Modena, Cittadella, Pisa, Cremonese, Sambenedettese, Cittadella e Imolese), senza mai essere un vero bomber di razza (solo nel 2018-2019, con la Samb, fece doppia cifra toccando quota 12 gol). Ha giocato tantissimo (35 presenze) e obiettivamente ci si aspettava molto di più oltre al gioco di sponda (4 assist) e alle 2 reti di testa contro il Real Forte Querceta, colpito nel 2-0 in trasferta in campionato e nella Semifinale Play-off vinta per 1-0 al Cabassi.

Villa 5: il gol del 2-2 al 92′ alla seconda giornata contro il Salsomaggiore e il rigore guadagnato contro la Giana Erminio sono i suoi unici episodi da ricordare. Designato a riserva di Arrondini, l’ex Virtus Entella non ha dato l’impressione di essere all’altezza. Impreciso, impacciato e macchinoso in confronto all’Airone. Nell’unica gara da titolare (la sconfitta per 1-0 a Correggio) si è giocato la permanenza fallendo a porta vuota il possibile vantaggio. A dicembre è finito al Derthona, andando a bersaglio 2 volte in 20 presenze.

 

Allenatori

Bagatti 5,5: nella stagione 2021-2022 era stato esonerato dopo 8 partite e richiamato a metà febbraio dopo i fallimenti con Gallicchio e Togni, raggiungendo la Semifinale Play-off persa per 4-0 a Ravenna. Questa volta è durato fino all’ultima giornata del girone di andata, concluso al sesto posto con 30 punti e a -14 dalla Giana Erminio capolista. Il distacco dai lombardi era ancora colmabile a fine novembre (-3), poi a dicembre è iniziata una crisi (il pareggio per 1-1 a Crema in doppia superiorità numerica e le 3 pesanti sconfitte contro Ravenna al Cabassi, Riccione in trasferta e Corticella in casa) che ha totalmente compromesso la lotta per il primato e la permanenza di Bagatti in panchina. Al Carpi quasi perfetto al Cabassi si è alternato un Carpi incerto sui campi avversari, incapace di imporre il gioco, con poco cinismo e personalità, colpito con grande facilità o da situazioni sfortunate. Il derby perso per 1-0 al Borelli contro la Correggese al 94′, una giornata dopo il 2-0 sulla Giana Erminio (allora distante soltanto 1 punto), è stato il momento che ha cambiato il destino.

 

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Fonte foto carpicalcio.it

 

Contini 5,5: gli infortuni non lo hanno aiutato (Sall, Navarro, Balducci, Beretta, Laurenti, Ranelli, Bouhali, Dominici e Casucci) e gli va dato merito di aver tenuto in piedi la baracca invece di farla sgretolare. Detto ciò, nel girone di ritorno ha raccolto 29 punti e centrato il terzo posto con una rimonta inattesa e segnata da una serie di combinazioni. Potremmo citare risultati strappati sulla sirena contro Mezzolara (1-0 a Budrio al 93′) o Prato (2-2 al Cabassi al 91′, sempre grazie alle incursioni di Boccaccini). Oppure i pareggi fortunati per 0-0 contro Bagnolese (rigore parato da Ferretti a Tzvetkov), Real Forte Querceta (palo di Verde al 78′), Lentigione (gol annullato senza motivo a Cortesi al 79′) e l’1-1 a Scandicci (pari di Arrondini all’89’). Oppure la serie di 7 risultati utili consecutivi (tra cui il 3-1 decisivo a Ravenna) interrotta dal Corticella nell’ultima giornata, dove i contemporanei suicidi di Forlì e Ravenna hanno permesso al Carpi di entrare negli spareggi senza nemmeno fare risultato. Nei Play-off, giocati per intero al Cabassi visto il crollo della Pistoiese e quindi con 2 risultati su 3 per avere la meglio, ha battuto di misura in Semifinale il Real Forte Querceta e perso la Finale facendosi dominare dalla rivelazione Corticella (terzo 2-0 stagionale dei bolognesi). Con Contini si è visto un Carpi difensivo, speculativo, attento soprattutto a non prenderle (8 gol subìti nelle prime 5 partite, poi c’è stato un miglioramento dopo le cadute contro Pistoiese e Giana Erminio), passato da molle a solido, con poco gioco e abbastanza povertà in attacco. La principale fonte di pericolo sono stati (Play-off compresi) i calci da fermo per cercare le teste di torri come Stanco o Boccaccini.

 

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Fonte foto pagina Facebook dell’A.C. Carpi

 

 


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