Caffè Lungo: Il potere del veleno

Scritto da il 8 Luglio 2019

Ho pensato a lungo se scrivere o meno questo editoriale, invaso da dubbi e timori ma, al tempo stesso, pervaso dal bisogno di esternare le mie sensazioni. Alla fine, ho scelto di scriverlo; spero possa valerne la pena leggerlo. Quando ho letto “Veleno” di Pablo Trincia mi sono svegliato nel cuore della notte in preda all’ansia: la storia dei Diavoli della Bassa Modenese aveva insinuato il suo germe maligno dentro il mio animo, facendomi sentire parte integrante, seppur ovviamente non coinvolto, di fatti aberranti accaduti a pochi chilometri da casa mia.

Un germe che col tempo ha iniziato ad appassire, salvo poi rifiorire con l’inchiesta “Angeli e Demoni”, la storia degli affidi dei bambini nel reggiano. Ed è tornata, è tornata la paura che oggettivamente non ha motivo di albergare in me, ma dalla quale non posso prescindere come essere umano: la paura che questa cosa possa accadere a me. Ho paura per il padre che sarò, per qualche mente perversa che potrebbe far catapultare me e mio figlio nel vortice del male, delle accuse, del falso ricordo, azioni mostruose costruite ad arte per innescare qualcosa di malvagio spacciandolo per salvezza.

Mi sono chiesto come reagirei se, nel cuore della notte, forze armate e assistenti sociali entrassero nella mia casa, prendendosi il senso della mia vita e millantando accuse? Come reagirei sapendo che qualcuno, senza nemmeno approfondire, ha deciso che non sono più idoneo ad essere padre? Mi è mancato il respiro, il veleno ha contagiato anche me. E se penso che c’è qualcuno che ha vissuto in prima persona queste vicende (mentre le mie sono solo ipotesi dettate dallo shock di certi racconti) nel cuore di quell’Emilia dietro casa, il battito cardiaco aumenta; è il veleno che fa effetto.

L’Emilia è un esempio virtuoso per migliaia di cose, ma queste vicende hanno mostrato il lato più velenoso di questa meravigliosa terra, la perversione del giocare a decidere i destini di famiglie normali, usando la pelle dei bambini come pedine di uno scacchiere. Il sistema, gli interrogatori, l’assenza di umanità, la morte emotiva dei genitori, la distruzione di un futuro negato a bambini innocenti: questo è il veleno. Sacrosanto intervenire in quelle famiglie in cui la stabilità dei bambini è messa davvero a repentaglio; però queste storie mostrano che non è sempre accaduto ciò, ma spesso il suo contrario: il potere del veleno.  Federico Bonati 


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