Anniversario della scomparsa di Renato Crotti: 8 anni fa Carpi diceva addio all’industriale che creò l’industria tessile

Scritto da il 10 Febbraio 2023

Renato Crotti

Renato Crotti

 

Il 10 febbraio del 2015 l’industriale carpigiano Renato Crotti partiva per il suo ultimo viaggio lasciando dietro di sé il ricordo di uomo e di imprenditore onesto, attento al benessere economico e culturale del proprio territorio, con la capacità di combattere in prima persona per le battaglie in cui credeva, mettendoci la faccia e senza fare sconti a nessuno ma, sempre, con l’intelligenza di chi è pronto a confrontarsi con tutti.

Renato Crotti fu protagonista di quel miracolo economico che porto l’Italia del dopoguerra a diventare una delle principali potenze economiche mondiali, padre dell’industria tessile a Carpi e in Italia. Le aziende di Crotti in Italia e all’estero arriveranno ad occupare migliaia di persone e con imprese realizzate in Polonia, Stati Uniti e Porto Rico. Per le sue attività venne nominato Cavaliere del Lavoro nel 1974 con la seguente motivazione:

Dopo aver conseguito il diploma di geometra ha frequentato la facoltà di Economia e Commercio presso l’Università di Bologna. Ha iniziato la sua attività nel campo della maglieria nell’immediato dopoguerra, contraendo un debito di L. 300.000 con la Banca Popolare di Modena, garantito dai genitori, titolari di un negozio di filati.

Nel 1948 fonda la “SILAN-Società di importazione lane-“, nome destinato a divenire ben presto un simbolo, un punto di riferimento fondamentale della maglieria nazionale e internazionale. La continua espansione lo ha portato, nel giro di una ventina di anni, a guidare un gruppo di aziende con oltre 1360 dipendenti e a divenire socio di riferimento in quattro aziende negli Stati Uniti e a Portorico. Negli anni 1972-’73 ha realizzato a Varsavia, per conto del governo polacco, uno stabilimento del valore attuale di 150 miliardi che è, ancora oggi, la prima industria tessile del paese con circa 800 dipendenti. Ha sempre cercato di coniugare la sua professione di imprenditore con l’impegno civile.

Famosi sono i viaggi nei paesi dell’Est Europeo da lui organizzati e finanziati, per centinaia di persone, negli anni 1962-63-64, definiti dal “Corriere della Sera” “Tavole rotonde ambulanti”. In quegli stessi anni ha fondato due testate giornalistiche “Tuttocarpi” e “Tuttomodena” che hanno rappresentato un punto di riferimento fondamentale per la cultura e per il costume in ambito locale, ma non solo. Di quelle esperienze e della sua vita di imprenditore Crotti narra nel suo primo libro autobiografico “In attesa di un pullman” che ha ottenuto importanti riconoscimenti.

A questa prima opera è seguito un secondo libro, prossimo alla terza edizione, “In teorema della Padrona di casa e della Colf”, dove Crotti fornisce importanti chiavi per l’interpretazione dei meccanismi dell’economia di mercato e del liberalismo.

 

Crotti sarà conosciuto anche come “l’industriale che mandava i comunisti in Russia“: infatti, avendo visto i grandissimi limiti di quello che veniva definito il “paradiso sovietico“, anziché limitarsi a contestazione ideologiche, organizzerà tra il 1962 e il 1964 delle vere e proprie tavole rotonde su ruote dove i partecipanti (persone della società civile, giornalisti, politici e sindacalisti) avrebbero potuto vedere ciò che in realtà era il comunismo applicato nell’Est Europa.

Renato Crotti fu anche editore ed animatore culturale  attraverso le riviste mensili Tuttocarpi e Tuttomodena, pubblicherà inoltre i libri “In attesa di un pullman” (1991), “Il teorema della padrona di casa e della colf” (1996), “Riflessioni per riflettere” (1999), “@gorà on line. Liberali e libertari: una querelle telematica” (2004), “Una crepa nel Muro” (2008). A partire dal 2004  organizzerà diversi salotti ai quali parteciperanno personaggi di spicco delle cultura e dell’imprenditoria italiana.

Nell’anniversario della sua scomparsa anche la redazione di Radio 5.9 ricorda Renato Crotti, nella speranza che il suo impegno civile e culturale possa essere ricordato negli anni che verranno a Carpi e non solo.

 

 

 


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