Alla Electrolux scatta lo sciopero contro le mascherine, alcuni operai: «Non riusciamo a respirare»

Scritto da il 11 Maggio 2020

«Con la mascherina non riusciamo a respirare»: con questa motivazione oggi scatterà uno sciopero spontaneo alle Electrolux di Susegana (TV), una delle fabbriche più grandi del veneto.

L’agitazione avverrà con il parere contrario delle segreterie provinciali di categoria. L’azienda aveva organizzato, già dall’inizio della Fase 2 due turni da sei ore, con ingressi del secondo gruppo distanziati dalle uscite del primo, in locali sensibilmente modificati durante il lockdown per separare gli operatori e prevedere l’impiego di tutte le possibili misure di contenimento del rischio di contagio. Compresa, appunto, la dotazione di mascherine. La multinazionale svedese ha distribuito le Ffp2/3, cioè quelle con performance di filtraggio assai più elevate delle normali «chirurgiche» in quanto proteggono in entrambi i sensi.  Il massimo, insomma, oltre le disposizioni del Decreto di Palazzo Chigi del 26 aprile secondo il quale gli schermi chirurgici sono più che sufficienti per la convivenza negli ambienti di lavoro. Il problema è che a respirare dentro le Ffp2/3 si fa più fatica.

Non è facile abituarsi, aderiscono al volto e, se le temperature in catena di montaggio salgono – e a Susegana quell’impianto non è mai stato un modello di climatizzazione – si suda più del solito.


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