Il massimo rigore possibile è stato applicato nei confronti di questa donna anziana 95enne che chiedeva solo di poter vivere a casa propria, nel paesino dove aveva vissuto per 75 anni della sua vita e dove avrebbe voluto trascorrere i suoi ultimi anni di vita, perché per un anziano, spesso, il senso della vita si lega ai luoghi dove ha vissuto.
Giusto rispettare la legge ma viene proprio da chiedersi dov’era tutta questa attenzione a non “deturpare il paesaggio” quando le costruzioni abusive proliferavano (accade tutt’ora!) nel nostro Paese?
Che cosa sta diventando questa Italia? Da quando è una colpa voler restare nella propria terra fino alla fine? Una volta, nonostante le nostre numerose pecche, eravamo considerati un popolo generoso, oggi invece stiamo perdendo anche quell’umanità che almeno in parte ci riscattava dai nostri peggiori difetti.
Abbiamo dimenticato come le cose semplici sono sempre quelle che hanno più valore. Oggi la legalità di questo Stato è salva, la sua dignità un po’ meno. Scusali tanto Peppina, loro non sanno cosa vuol dire voler bene alle macerie che un tempo chiamavamo casa!