Serena Mollicone: vent’anni fa il delitto che sconvolse la Ciociaria

Scritto da il 1 Giugno 2021

 

 

Serena Mollicone – Foto di archivio

Il 1 giugno 2001, scompare ad Arce, in provincia di Frosinone, Serena Mollicone, diciotto anni.

Tre giorni dopo il corpo senza vita di una ragazza veniva trovato nel bosco di Anitrella – Fonte Cupa con il capo avvolto in una busta di plastica a coprirne interamente il volto. Caviglie legate da un filo di ferro, le braccia strette dietro la schiena: è Serena.

Sul territorio ciociaro si accendono i riflettori nazionali, un omicidio brutale senza precedenti. Inizialmente i sospetti degli investigatori caddero sul padre Guglielmo, indagato e portato via dai Carabinieri durante i funerali della figlia per venire poi completamente scagionato.

Successivamente le indagini portarono al carrozziere Carmine Belli, accusato e arrestato per l’omicidio della ragazza ma si rivelerà un altro buco nell’acqua, infatti, anche egli fu assolto nel 2006 dalla Cassazione.

Anni di depistaggi e misteri, fino alla vicenda legata al suicidio del carabiniere Santino Tuzi: nel 2008, poco prima di essere ascoltato dai magistrati, si uccise sparandosi nella sua auto.

Un suicidio apparso strano per cui ancora oggi la figlia del brigadiere invoca chiarezza sui fatti.

La svolta

Dopo 19 anni la svolta: secondo un’informativa dei carabinieri del comando provinciale di Frosinone,  Serena fu uccisa, presumibilmente dopo un litigio, negli alloggi della caserma dei carabinieri di Arce. Il movente dell’omicidio è legato alla denuncia dispaccio di sostanze stupefacenti che la ragazza avrebbe voluto denunciare.

Con questa convinzione, il gup del tribunale di Cassino Domenico Di Croce, nel luglio 2020, ha rinviato a giudizio cinque indagati per l’omicidio di Serena Mollicone.

A dover rispondere nel processo in Corte d’Assise di omicidio volontario e occultamento di cadavere saranno l’ex comandante della caserma dei Carabinieri di Arce, Franco Mottola, la moglie Anna e il figlio Marco. Sotto processo anche l’ex vice comandante della stazione di Arce, il luogotenente Vincenzo Quatrale, e l’appuntato Francesco Suprano.

Il ricordo di Serena e di suo padre Guglielmo non si è mai spento e proprio oggi, nell’Istituto psico-pedagogico “Vincenzo Gioberti “ di Sora, la scuola che la giovane frequentava prima di essere uccisa, è stato inaugurato l’ “Auditorium Serena Mollicone”.

 

 

 

 

 

 


Traccia corrente

Titolo

Artista

Background