Mantova, il Politecnico di Milano lancia il Master di II Livello “HBIM PER IL COSTRUITO. Dalla Digitalizzazione alla gestione”
Scritto da Redazione il 16 Luglio 2020
Il Politecnico di Milano, Polo territoriale di Mantova, lancia il nuovo Master di II Livello in “HBIM PER IL COSTRUITO. Dalla Digitalizzazione alla gestione”
Il Polo territoriale di Mantova (http://www.polo-mantova.polimi.it/) del Politecnico di Milano amplia la sua offerta formativa con il nuovo Master di II Livello in HBIM PER IL COSTRUITO. Dalla Digitalizzazione alla gestione. Il corso per laureati in Architettura e Ingegneria è promosso da docenti del laboratorio di ricerca MantovaLab, in collaborazione con la Mantova Cattedra Unesco in Architectural Preservation and Planning in World Heritage Cities. Con questa proposta si vogliono formare nuove figure professionali, capaci di gestire gli interventi sul costruito e sul patrimonio architettonico attraverso un approccio BIM o Building Information Modelling.
I sistemi BIM, ampiamente utilizzati nel mondo delle nuove costruzioni a livello internazionale, propongono modalità di gestione del processo di costruzione lungo tutto il ciclo di vita di un edificio, dalla progettazione, alla costruzione e alla gestione. Permettono di gestire grandi flussi di informazioni, organizzati e condivisi tra i diversi operatori della catena di costruzione, attraverso database collegati ad oggetti tridimensionali.
La proposta di adottare il processo BIM anche per l’intervento sull’esistente, è rilevante in un Paese come l’Italia con una storia molto ricca e un’elevata presenza di patrimonio storico. Si aggiunga a tutto ciò il fatto che il 70% del costruito ha oltre 40 anni di vita e necessita almeno di interventi di manutenzione straordinaria (fonte: Osservatorio sulla sostenibilità ambientale “Il costruito per gli uomini del domani”2017). Per questi motivi, si cerca di andare oltre l’obbligatorietà dei BIM prevista dalla normativa (il decreto ministeriale 560 del 1° dicembre 2017 ne definisce le modalità e le tempistiche per la progressiva adozione del BIM negli appalti pubblici) si vuole applicare lo stesso approccio sul costruito.
A confermare il trend è l’Agenzia del Demanio, responsabile della gestione, razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato, che, solo nel 2019, ha bandito per i suoi immobili di tutto il territorio nazionale 142 affidamenti di servizi di verifica della vulnerabilità sismica, di rilievo geometrico, architettonico, tecnologico ed impiantistico di edifici esistenti, da restituire in modalità BIM (fonte: OICE). La stessa fonte, il Terzo Rapporto OICE sulle gare BIM (https://www.oice.it/638197/rapporto-sulle-gare-bim-2019) afferma che nel 2019 le gare BIM rappresentavano l’8% del mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura, con un incremento del 58,3% rispetto all’anno precedente (nel 2018 l’incremento è stato del 263,9% rispetto al 2017). Per approfondire il tema dell’HBIM, è utile notare, sempre nello stesso rapporto dell’OICE, che il 63,4% dei bandi BIM pubblici riguarda le ristrutturazioni.
La Geomatica, cioè la disciplina che si occupa del rilievo e della gestione delle informazioni georeferenziate, gioca un ruolo cruciale nel BIM applicato al patrimonio esistente in quanto è lo strumento primario per la digitalizzazione del patrimonio edilizio e per ottenere un modello dell’esistente, un modello “As-Built”. I sistemi a scansione laser e la fotogrammetria sono gli strumenti fondamentali di questo processo, definito Scan2Bim. Oltre alla digitalizzazione, un altro passo importante è quello della modellazione che consente di arrivare alla rappresentazione tridimensionale nei software BIM commerciali, pur mantenendo il rigore e l’accuratezza che caratterizzano l’approccio geomatico.
Il Polo di Mantova ha già intrapreso attività di formazione specifiche nell’ambito HBIM. Lo scorso anno, un corso rivolto a giovani NEET, della durata di 100 ore, ha verificato una grande richiesta di figure esperte nel BIM applicato al settore del patrimonio edilizio e l’esperienza di alcuni tirocini extracurriculari (e il loro proseguire dopo il termine previsto) lo hanno confermato.
Questo nuovo Master si prefigge di essere pratico e professionalizzante, grazie a una docenza multidisciplinare del Dipartimento ABC (https://www.dabc.polimi.it/) del Politecnico di Milano, alla partecipazione di professionisti e aziende partner, che operano da anni nel settore BIM, e anche grazie alla collaborazione con i Comuni di Sabbioneta, e di Mantova, Città Patrimonio Unesco. Il Master si inserisce inoltre all’interno del progetto “Mantova: Laboratorio diffuso per l’occupabilità”, coordinato dalla Provincia di Mantova e cofinanziato da Regione Lombardia attraverso il bando Emblematici Maggiori, che prevede lo sviluppo al livello territoriale del Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità – LTO a sostengo della crescita delle competenze digitali e 4.0.
Il Master HBIM PER IL COSTRUITO. Dalla Digitalizzazione alla gestione punta a raggiungere il più possibile laureati e professionisti del settore delle costruzioni attraverso la formula part time, con alcune lezioni che eventualmente potranno essere erogate in modalità on-line*. Il corso partirà nel dicembre 2020 e avrà la durata di un anno.
Per informazioni consultare il sito http://www.mantovalab.polimi.it/?page_id=1163 o contattare hesutech@polimi.it
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