Macron Warriors Viadana: una splendida storia di sport da raccontare
Scritto da Redazione il 29 Giugno 2018
Quella dei Macron Warriors Viadana è davvero una delle favole più avvincenti raccontate nel panorama dello sport manotvano.
La storia della compagine di Wheelchair Hockey fresca promossa nella massima serie, ha origini lontane che vale davvero la pena approfondire. Fabio Merlino, uno dei fondatori del club nasce a Viadana nel 1990 e fin dalla nascita si ritrova a soffrire per una patologia neuro-muscolare degenerativa. Da sempre appassionato di sport, era solito con suo padre, il Maresciallo Filippo Merlino, recarsi allo stadio “Dall’Ara” per assistere alle gare interne del Bologna, in Serie A. In una di quelle occasioni, padre e figlio, conobbero due ragazzi che praticavano l’Hockey in carrozzina. Dai racconti degli appassionati sportivi il giovanissimo Fabio ne uscì folgorato ed il padre, vedendo il figlio animato da una scintillante passione, si sobbarcò numerosi viaggi nel capoluogo emiliano-romagnolo pur di permettere al figlio di coltivare questa nuova passione.
Nel Luglio del 2003 il Maresciallo venne inviato a Nassiryah, in Iraq, con il primo contingente italiano impegnato nella tragicamente famosa missione “Antoca Babilonia”. Ma proprio quando il periodo di impiego in terra straniera era prossimo al termine, dopo mesi di servizio, Filippo Merlino era pronto per tornare in Patria per riabbracciare Filippo e la sua Famiglia, ma il destino aveva piani atrocemente differenti ed il coraggioso Maresciallo viadanese fu una delle 19 vittime italiane del vile attentato alla base militare italiana.
Il giovanissimo Fabio e la mamma Alessandra, travolti da un dolore ingiusto, si ritrovarono catapultati in un’altra dimensione e dovettero riprogrammare, assieme a presenti ed affettuosi amici di famiglia, la loro vita. Dopo un duro intervento chirurgico e ben tre anni di articolata riabilitazione, Fabio, denotando una forza di volontà sconosciuta a gran parte dei suoi coetanei, inizia finalmente a giocare ad Hockey, nella città di Parma, Bologna e Modena. Ad aiutare il giovane atleta nei complessi e lunghi viaggi l’amico Carmine Galasso e la fidanzata di Fabio, Giada sino a che un incidente stradale non costrinse i tre ragazzi ad interrompere tali spostamenti. Invece che abbattere definitivamente Fabio, questo ennesimo contrattempo, diede il tempo ai tre ragazzi per dare corpo ad un progetto da tempo cullato: realizzare una squadra di Wheelchair Hockey proprio a Viadana, in memoria del papà ed eroe di Guerra Filippo Merlino, dando la possibilità a tanti ragazzi affetti da patologie medio gravi di integrarsi, trovare stimoli ed evitare il dannoso esilio dalla comunità.
I tre coraggiosi ragazzi, assieme agli amici Luca Mercuri, Marzia Negri ed a mamma Alessandra, costituirono nel 2014 l’associazione “Warriors Viadana” reolarizzandola con atto notarile e realizzandola grazie al primo “Memorial Filippo Merlino”. L’entusiasmo generato dal grande interesse, spinse i fondatori alla ricerca di giocatori, di un campo idoneo ma soprattutto sponsor per sostenere i non pochi costi della neonata società. Il primo grande incontro, in tal senso, fu con la nota “griffe sportiva” Macron e con l’Amministratore Delegato Gianluca Pavanello che, commosso dalla storia dei ragazzi e colpito dalla contestuale forza e spirito d’iniziativa, non solo sostenne materialmente la squadra e la vestì da capo a piedi ma poi decise di affidare anche la gestione del Macron Store di Viadana a questi coraggiosi atleti.
Lieto fine? Non proprio, o per lo meno non ancora. Nel Febbraio del 2014 un’abbondante nevicata fece crollare il soffitto del “Pala Farina” di Viadana creando scompiglio nell’assegnazione delle palestre e costringendo i Warriors a migrare verso la vicina palestra di Cagnozzo prima, successivamente a Desolo, prima di approdare a Sabbioneta. Trovata una nuova casa i ragazzi capitanati da Fabio Merlino iniziarono a sognare in grande: avere una struttura come i club olandesi, come i migliori. Da questo sogno nacque la spedizione ad Ehindoven dove i ragazzi di Viadana ottennero uno stupefacente quarto posto ma soprattutto assimilarono completamente cosa mancava per diventare davvero grandi. Dopo tanti tornei ed una crescita costante a 360° ecco arrivare l’incredibile vittoria della Serie A2 con conseguente promozione in Serie A1.
Il tanto atteso lieto fine? Per nulla, il paradiso deve ancora attendere. Inserita in un girone di ferro con Ancona, Padova, Monza e Palermo il vero problema diventano gli spostamenti, sia a livello logistico che di costi con l’impossibilità di viaggiare in aereo tutti insieme per ragioni legate alla politica delle compagnie. Ancora una volta è Macron a correre in aiuto dei nostri eroi con la donazione di due pulmini attrezzati per le esigenze dei “Warriors”. L’incredibile storia dei ragazzi di Viadana porta altri due fondamentali ingressi, a titolo di sponsorizzazione: la Faac, nota azienda bolognese di cancelli automatici e la mantovana Visitel che cabla il palazzetto in modo da permettere la diretta straming delle partite. Il campionato si conclude con un ottimo terzo posto ed i Warriors, allenati in panchina da mister Carmine Galasso, incantano imponendo il loro gioco alla 10° Europa Cup a Rostok, conclusa al secondo posto.
La squadra e la società, minuziosamente organizzate ed armate di grande ambizione proseguono questo continuo percorso di crescita e c’è da credere che nella prossima stagione (i rumors di mercato alimentano questo sogno) ci sarà spazio per un ulteriore salto di qualità.
Una storia in incredibile da spiegare ma tanto favolosa da necessitare un doveroso approfondimento, possibile solo conoscendo di persona questi fantastici ragazzi. Da oggi i “Warriors Viadana” hanno certamente un tifoso in più: ecco probabilmente questo articolo vuole tentare di trasmettere l’emozione provata nel conoscerli e nel testare una indomabile forza di volontà, nella speranza che questi campioni possano avere tutti noi a tifare per loro in occasione delle gare casalinghe.