L’Ora Rossa – Il direttore della Gazzetta di Mantova Paolo Boldrini a Radio 5.9: “C’è grande bisogno di informazione, siamo al lavoro per raccontare il territorio. Servono azioni concrete di sostegno all’editoria, un giornale non può costare quanto un caffé”

Scritto da il 23 Aprile 2020

A “L’Ora Rossa” di questa sera è intervenuto il direttore della Gazzetta di Mantova, giornale più antico del mondo essendo stato fondato nel 1664, Paolo Boldrini, per un focus sull’importante ruolo dell’informazione locale in questa fase di emergenza coronavirus:

“Questa emergenza ha stravolto le nostre abitudini lavorative. Abbiamo dovuto reimpostare il lavoro di redazione, alimentando al massimo lo “smart working” da casa con la redazione ora popolata da pochissime persone che lavorano in loco tra cui il sottoscritto. 

Credo sia stato un successo riuscire, nonostante le grandi difficoltà operative, ad uscire ogni giorno in edicola, non facendo percepire queste difficoltà ai nostri lettori. 

C’è grande fame di notizie, e vale per qualsiasi classe sociale. Le persone cercano di capire cosa stia succedendo provando ad ipotizzare gli scenari futuri. Per noi non è facile dare delle risposte in merito ma abbiamo scelto di concentrarci sul racconto del nostro territorio, sottolineando la grande e generale voglia di ripartire pur nella consapevolezza di una situazione economica molto pesante che saremo chiamati ad affrontare. I

Ritengo che se un giornale come il nostro, che ha attraversato più di tre secoli, lo abbia fatto anche grazie alla sua credibilità e ad uno stile incentrato sulla correttezza e il rapporto con il proprio lettore. Ricordiamo che siamo tra i pochi a dedicare tre pagine alle lettere dei lettori. Le “fake news” sono veicolate specialmente sul web, credo che il brand e la storia di una testata siano una delle garanzie di valutazione per i lettori affamati, mai come ora, di notizie.

Vorrei lanciare una provocazione: ritengo ingiusto che un prodotto, di qualità certificata a livello editoriale come il nostro (e tanti altri in Italia) che mettono in campo tante notizie ed informazioni utili per la quotidianità, possa costare solamente un euro e mezzo. E’ una svalutazione del lavoro serio svolto da decine di professionisti. Per questo ritengo che il costo base dei quotidiani sarebbe da ripensare: se vogliamo preservare la qualità dell’informazione il valore di un giornale non può essere quasi lo stesso di un caffè.”

Ogni giorno alle ore 19.00 e la domenica alle ore 15.00 “L’Ora Rossa” vi terrà aggiornati sulle novità riguardanti l’emergenza dando voce ad amministratori locali, medici, imprenditori e giornalisti che ci racconteranno, da tutte le parti d’Italia, ciò che stanno affrontando in questo momento.

Riascolta l’intervista completa


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