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nella foto Virtus : Massimo Zanetti proprietario della Segafredo e della Virtus, qui colto in una divertente immagine durante la conferenza stampa, ha vissuto oggi una giornata storica

La Virtus nella storia : costruirà il più grande impianto di basket di proprietà

Giornata storica per Bologna e  per la Segafredo, per Massimo Zanetti, per la Virtus e per il basket italiano in genere. Il Presidente Massimo Zanetti ha presentato davanti al Sindaco Matteo Lepore, a Gianpiero Calzolari Presidente di Bologna Fiere e alla città il progetto definitvo della Segafredo Arena che nascerà nella zona della Fiera. Ad illustrare le caratteristiche tecniche della nuova Arena è stato chiamato l’architetto Michele Roveri dello Studio MCA (Mario Cucinella Architects). La conferenza stampa si è tenuta a Palazzo d’Accursio, Sala Anziani.

La Segafredo Arena il sesto campo da gioco delle Vnere

Prima ci fu la Santa Lucia la Chiesa sconsacrata di via Castiglione, oggi divenuta aula magna dell’Alma Mater, poi nel secondo dopoguerra arrivò la Sala Borsa, dal ’57 fu il parquet del Palasport di Piazza Azzarita poi divenuto Paladozza ad ospitare la Virtus, poi il trasferimento al Palazzo di Casalecchio (prima Palamalaguti e poi Unipol Arena), un breve ritorno al Paladozza e infine la provvisoria Segafredo Arena alla Fiera. In poche righe abbiamo tracciato un percorso di oltre 80 anni in cui le Vnere hanno riempito la propria bacheca di tutti i trofei che sappiamo, entusiasmato e fidelizzato i propri tifosi. Quando sarà pronto il nuovo impianto sarà un ulteriore passo avanti per la crescita europea del club che, dall’arrivo di Massimo Zanetti e la sua Segafredo sulla plancia di comando, ha ripreso il cammino e ogni anno è arrivato qualche trofeo culminato col ritorno in Eurolega passando dalla porta principale della vittoria dell’Eurocup, dopo aver aggiunto il sedicesimo scudetto, trofeo non banale. Inoltre il fiore all’occhiello per la città è aver costruito una formazione femminile in grado di competere ai massimi livelli sia in Italia che in Europa.

La grande soddisfazione di Massimo Zanetti imprenditore illuminato attento allo sport

Enzo Ferrari, che se ne intendeva per averne subito sulla propria pelle, diceva che in Italia ti perdonano tutto tranne il successo. Massimo Zanetti come il drake, non si cura degli invidiosi e va avanti per la sua strada. Dopo aver riportato la Virtus sulla scena che aveva calcato esattamente per 70 anni (il primo scudetto è del ’46), l’imprenditore trevigiano trapiantato a Bologna, ha presentato oggi il capolavoro della sua gestione.  Un gioiellino che alla fine costerà euro più o euro meno circa 55  milioni, tutti usciti dalle casse del re del caffè. La Virtus non è la prima società di basket ad aver avviato la costruzione di un impianto di proprietà. Anche a Cantù si sta costruendo il nuovo Pianella 5-6 mila posti ma la proprietà è condivisa tra tre diverse entità di cui una sola è la Pallacanestro Cantù. Anche Tortona ha avviato il progetto di una Cittadella dello Sport, prima pietra posata nel 2021, lì si accollerà i costi il gruppo Gavio, leader nel settore edile di opere pubbliche, nonchè proprietaria del Derthona basket, la capienza non supererà anche  i 5-6 mila posti.

La consegna della Segafredo Arena sarà il regalo di Natale 2024

L’Arena sarà ubicata alla Fiera, al posto dell’attuale padiglione 35, potrà ospitare durante le partite di basket almeno 10 mila spettatori. Le dimensioni totali interne saranno di 135  x 70 mt. (ricordiamo che il solo campo da basket misura oggi mt. 28 x 15),  altezza variabile da 10 a 35 mt.  La struttura prevede a lato  un campo regolare per allenamenti, e di una struttura satellite che conterrà tutta una serie di servizi utile al funzionamento dell’Arena e del pubblico che la occuperà. Saranno qui ospitati gli stand degli sponsor Virtussini, i servizi di ristorazione, i negozi del merchandising delle Vnere, infine fungerà da filtro per l’accesso all’Arena. L’inizio dei lavori avverrà al termine della stagione sportiva attuale e la consegna è prevista per Natale 2024. Durante i lavori non verranno in nessun modo intralciate le attività dell’attiguo pad. 37  quello che, attualmente, ospita l’arena provvisoria. L’architetto Michele Roveri ha voluto puntualizzare i tifosi sul tema molto dibattuto della visibilità all’interno della nuova Arena.  E’ del tutto evidente che, più l’impianto è grande, più aumenta la distanza tra il campo e il pubblico.  I termini di paragone dovranno quindi tenere conto di questa constatazione. Tanto per essere chiari la visibilità del Paladozza sarà impossibile da raggiungere in quanto l’inclinazione delle gradinate, in cambio però la sicurezza, la facilità di accesso per tutti e i servizi non saranno nemmeno lontanamente paragonabili.

 

 

 


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