La Virtus Segafredo asfalta Valencia in Eurolega
Scritto da Lucio Bertoncelli il 17 Novembre 2022
nella foto Virtus : Isaia Cordinier ha infiammato il Paladozza con alcuni canestri frutto della sua fisicità
Semi Ojeleye ancora una convincente prova difensiva dell’ex Boston Celtics, per lui anche un bel bottino in attacco
Virtus Segafredo – Valencia basket 89-59 1° quarto 24-8 2° quarto 42-25 3°quarto 66-42 arbitri Latisevs, Vilius, Zamojski
Virtus Segafredo Bologna : Cordinier 15 Mannion 9 Belinelli n.e. Pajola 6 Bako 4 Jaiteh 4 Lundberg 14 Hackett 0 Mickey 16 Weems 7 Ojeleye 14 Teodosic 0 all. Scariolo
Valencia basket : Harper 7 Claver 1 Puerto 6 Prepelic 7 Pradilla 4 Webb III 3 Lopez Arostegui 7 Jones 10 Van Rossom 2 Radebaugh 2 Alexander 5 Rivero 5 all.re Mumbru
La Virtus senza Shengelia per 3 settimane ma gli altri giocano per lui
Subito una grossa tegola per la Virtus : Toko Shengelia accusa un problema ad una caviglia che lo costringerà ad uno stop di 3 settimane, ma gli uomini di Scariolo reagiscono alla malasorte entrando in campo col piglio giusto e con un primo quarto da 24 punti concedendo agli spagnoli solo le briciole (8 punti) indirizza subito la gara sui binari giusti. Difficile per non dire impossibile stilare alla fine una classifica di meriti tra le Vnere, il primo quintetto chiude come una sarracinesca la via del canestro al povero Mumbru coach Valenciano che da giocatore ha vestito la maglia dei blancos del Real e il verde nero di Badalona, il secondo incrementa il vantaggio dimostrando che la squadra di Scariolo è una grande orchestra con grandi solisti.
La Virtus grande collettivo con alcune individualità di spicco
Jordan Mickey autore di una grande prova balistica, Cordinier uomo imprendibile per la difesa spagnola, Ojeleye e Lundberg grande difesa e canestri quando servono, Pajola che fa 2 su 2 da 3 punti, Jaiteh e Bako lottano strenuamente sotto canestro sia in difesa che in attacco, Teodosic che non segna ma si dedica agli assist, Weems che entra in punta di piedi nel match e, da comprimario, cattura 7 rimbalzi, Mannion che entra sul +25 ma ne mette 9 in 6 minuti. La squadra segna con percentuali irreali (64% da 2 e il 50% da 3) ma dimostra di essere in salute e in fiducia, conquista il 4° successo in otto gare e risale la corrente.
Valencia non pervenuta
Il povero Mumbru coach degli arancioni, dopo essersi arrabbiato nei primi due time out al limite dell’isteria (il suo vice gli ha dovuto allontanare il microfono perchè non eravamo in fascia protetta), nel secondo tempo ciondolava in panchina con lo sguardo perso nel vuoto pregando tra se che il massacro finisse prima possibile. La sua squadra fino a stasera era il 7° attacco di Eurolega, questa sera 59 alla fine con percentuali da oratorio (41 % da 2 e il 16% da 3), gha impattato il numero dei rimbalzi e perso addirittura meno palloni delle Vnere ma nel basket di oggi se fai 6 su 36 dall’arco in Eurolega non puoi mai vincere. Il dibattito è aperto : meritodella difesa Virtus o demerito dell’attacco spagnolo, non lo sapremo mai, ad ogni buon conto se è vero che gli uomini di Mumbru hanno fallito molti tiri aperti è anche vero che la Virtus ha chiuso benissimo le linee di passaggio impedendo i rifornimenti sotto canestro ma anche tenendo i tiratorim costantemente in apprensione.
La cronaca
La Virtus entra in campo con la volontà di non concedere nulla a Valencia che non ha nel roster Dubljevic infortunato. La squadra spagnola invece inizia con una zona adattata che dovrebbe rallentare e bloccare l’attacco Virtus, invece per le Vnere è un invito a nozze, la squadra di Scariolo è un rullo compressore e non stacca mai il piede dall’acceleratore, a turno segnano tutti quelli che vanno in campo, nel 1° quarto con le assistenze di Teodosic imperversa Cordinier dando spettacolo, ma anche Mickey uscendo dal con d’ombra mette canestri importanti, in attacco Valencia non la mette mai e il 1° quarto finito 24 a 8 fornisce già un chiaro segnale su come finirà.
Il 2° quarto, l’unico in equilibrio (finisce 18 a 17 per i padroni di casa), vede il risveglio di Valencia ma Semi Ojeleye prende per mano i suoi guidando la difesa e non sbagliando un colpo in attacQuando esce Ojeleye ecco che alla ribalta vanno Mickey e Lundberg, Van Rossom, il belga di lungo corso, fa il primo ed unico canestro della sua serata e il primo tempo finisce 42-2.
Al ritorno in campo tutti temono una riedizione della gara con l’Asvel ma la Virtus sembra aver fatto tesoro della sconfitta coi francesi e riprende da dove aveva terminato, Lopez Arostegui e Jones provano a ricucire lo strappo almeno parzialmente ma la Virtus è troppo in fiducia e aumenta ancora il vantaggio 58-32 a 3’29. Nella Virtus tutti quelli che entrano difendono e segnano, Valencia non vede più la luce ed è in confusione totale e alla fine del terzo quarto il tremolante tabellone del Paladozza dice 66-42.
Nell’ultimo quarto gli spagnoli non ci provano nemmeno più, gli arancioni sono alle corde come un pugile suonato e sognano che il cronometro vada il più veloce possibile per arrivare alla doccia nel migliore dei modi. Finisce così e tutti in gloria.
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