LA VIRTUS A PODGORICA

Scritto da il 31 Ottobre 2021

Probabilmente con Valencia la trasferta più difficile di tutto il girone. Ed in questi frangenti in particolare perchè, prima di considerare gli avversari bisognerà vedere che disponibilità di giocatori avremo nel roster e quale approccio mentale avranno dopo Tortona.

I Montenegrini in coppa sono a punteggio pieno dopo aver vinto ad Ulm e battuto il Valencia la settimana scorsa anche se privi del loro centro Willie Reed (oggi in dubbio).

Dopo la buona prestazione dell’anno scorso che li ha visti uscire solo nelle fasi finali, nelle quali furono anche battuti due volte dalla Virtus, il potente agente Misko Raznatovic che curiosamente gestisce ben 9 dei 12 giocatori del roster ha cambiato metà del quintetto.

Se ne sono andati Della Valle, il canadese Melvin Ejim ora a Lubiana e Nikola Ivanovic e l’ala grande Luka Mitrovic finiti alla Stella Rossa.

Sono rimasti il play USA Cobbs, 191 cm. che tiene sempre il campo per 30 minuti e che nella stagione 2019\20 ha guidato l’EuroCup negli assist (7.3 apg.).Ed il centro 25enne di 213 cm Zoran Nikolic, già visto al Badalona.

I nuovi arrivi sono di qualità, a partire da Micov  per finire a DJ Seeley arrivato dal Bayern, il centro Wiley dal campionato spagnolo , l’anziana ala forte Jagodic dalla Stella Rossa e Atic dalla Igokea .

Sulla panchina siede il serbo  Aleksandar Džikić , la risposta balcanica alla obesità di Pillastrini, 50enne di vecchio corso con buoni trascorsi nel Partizan, Lietuvos Rytas, Estudiantes e della Nazionale macedone.

Nella Lega ABA sono al secondo posto con 5 vinte contro la sola sconfitta a Belgrado dalla Stella Rossa.

 

LA SQUADRA

Fondata nel 1949 il Buducnost trascorse 40 anni in anonimato prima di trovare il suo posto nella prima divisione della Lega jugoslava.

Ed all’inizio del secolo era divenuta la squadra locale da battere. Con Tomasevic, Topic e Scepanovic conquistò tre titoli consecutivi della Lega Jugoslava dal 1999 al 2001.

Dal 2003 sino al 2010 prese parte alla EuroCup senza entrare nelle top 16, ad esclusione della stagione 2018\19 in cui partecipò all’Euroleague.

In questa con coach Repesa vinse però solo 6 incontri dei 30 previsti, anche se prendendo scalpi eccellenti come quelli del Real, Barcellona e CSKA, e perse il diritto a bissare l’esperienza.

Dopo le spese cospicue e la delusione ora il Buducnost VOLI è tornato alla EuroCup per la 15esima volta negli ultimi 18 anni.

I bianco blu giocano allo Morača Sports Center, vecchia struttura bianca e blu della capitale che ha una capienza di circa 5mila posti, particolarmente ostica da espugnare

 

LA CITTA’

Al di là che non è la stagione ideale per visitarla Podgorica mostra solo la capillarità dell’Impero Romano che già nel II° secolo prima di Cristo, con Diocleziano qui vi fondò Dioclea, nel nulla assoluto.

E non è che se venendo dalle spiagge di Bar, Sveti Stefan o Budva , terminato di visitare il bellissimo Lago di Scutari, andrete a Podgorica troverete adesso molto di più.

La città fu nominata Podgorica dal XIV secolo, ma dal 1946, quando fu proclamata capitale della Repubblica Socialista del Montenegro, fu denominata Titograd, in onore de Maresciallo Tito, dittatore della Jugoslavia.

Chi si ritrovasse lì potrà, mentre aspetta una coincidenza per l’Italia (non esistono voli diretti), fare due passi nella città vecchia per vedere gli effetti architettonici di 50 anni di comunismo jugoslavo o, meglio, visitare un supermercato della catena VOLI, sponsor della squadra.

Del resto come monumenti locali la Cattedrale risale al 1993,  il Palazzo Reale al 1896 ed il ponte sul fiume Morača fu aperto nel 2005…

La città che nel dopoguerra aveva 14mila abitanti ora, essendo divenuta capitale del Montenegro, ha raggiunto i 150mila, dei quali oltre 100mila mussulmani, come si intuisce dai numerosi minareti nello skyline .


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