La Juventus saluta la Champions e studia un futuro senza Crisiano Ronaldo

Scritto da il 11 Marzo 2021

Dal guardare il gradino più alto del podio da vicino, al doverlo fare, fra mille rimpianti, davanti alla televisione.
E’ il racconto della parabola discendente della Juventus, club italiano fra i più titolati in campo nazionale, ma con l’atavica angoscia del non riuscire a traslare l’egemonia dei propri confini nazionali in ambito continentale. Un club ricco, capace dopo “Calciopoli” di riprendersi glorie ed onori grazie ad una programmazione studiata e curata nei minimi dettagli. Dopo aver fatto incetta di Scudetti, le mire della “Vecchia Signora” erano tutte orientate verso la coppa “dalle grandi orecchie”. Un ambizione mai celata, resa palese dall’arrivo, ormai tre anni fa, della stella più luminosa: Cristiano Ronaldo.

IL PREGRESSO

Nei quattro anni antecedenti all’arrivo del “fenomeno”, la Juventus ha nell’ordine:
– perso una finale col Barcellona
– uscita agli ottavi col Bayern ai supplementari
– perso una finale col Real Madrid
– uscita ai quarti col Real, sfiorando una rimonta senza precedenti, vincendo sempre Campionato e Coppa Italia.

LA MANCANZA DI UPGRADE

Con Ronaldo fra i propri ranghi la Juventus è uscita nei quarti di Champions, competizione del quale l’asso portoghese è specialista assoluto avendola vinta più volte con le maglie di Manchester United e Real Madrd, con l’Ajax e agli ottavi con Lione e Porto.

BILANCIO IN ROSSO E NECESSITA’ DI PROGRAMMARE IL FUTURO SENZA LE RISORSE NECESSARIE

Un quadro più che sufficiente per definire l’operazione CR7 , costata complessivamente 300 milioni di euro, fallimentare dal punto di vista tecnico ed economico. Un “crash” che, oltre alla mancanza della conquista dei titoli sperati, espone al rischio forte di ripercussioni anche nei prossimi anni, a causa della mancanza di risorse necessarie a rifondare la squadra.

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