La felicità dell’uomo è l’amore

Scritto da il 15 Maggio 2022

Firenze, cenacolo di Santa Croce, ”L’ultima Cena” del Vasari (Foto Aleandro Biagianti / AGF)

 

La riflessione sul Vangelo di domenica 15 maggio 2022 del Vescovo Emerito di Carpi Francesco Cavina:

Ascolta “La felicità dell’uomo è l’amore” su Spreaker.
Ci troviamo nel Cenacolo. Siamo alla vigila della passione e morte e Cristo si rivolge ai discepoli chiamandoli “figlioli”, cioè “piccoli cari figli”, manifestando nei loro confronti una cura ed un amore quasi materni. Fino ad ora Egli è stato in mezzo a loro e li ha protetti, ma adesso sta per essere messo a morte e pertanto consegna ai discepoli il suo “testamento” che è sintetizzato nelle parole:

come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Nel cuore dell’uomo è presente un impulso interiore ad amare in maniera vera, autentica. L’amore, insieme alla ricerca della verità, non possono essere cancellate perchè sono la vocazione posta nel cuore e nella mente di ogni uomo.

Tuttavia, l’amore per la maggioranza delle persone si risolve a sentimentalismo, oppure ad emozione, o a uno stato d’animo. Si trasforma, così, in un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente.

Gesù, poiché conosce che la felicità dell’uomo è l’amore, indica ai discepoli, nel tempo che va dalla resurrezione al suo ritorno glorioso, l’amore reciproco come modalità nuova della sua presenza in mezzo a loro.

Il comandamento dell’amore è qualificato come un “dono” perché è una strada di vita e una luce che ci viene offerta dal Signore per uscire dalle tenebre in cui ci racchiude il peccato, l’odio, l’egoismo, l’indifferenza.

L’amore è vero quando desidera e ricerca non la propria felicità, ma quella dell’altro, per questo trova in Gesù il suo modello il quale ha dato la sua vita perchè gli uomini- come insegna san Tommaso d’Aquino – siano ricondotti al loro destino di felicità.

Non solo Gesù è il modello dell’amore reciproco, ma ne è pure la sorgente, perchè la capacità di amare il fratello, sempre, viene da Lui. Pertanto, affinchè l’amore raggiunga il proprio obiettivo, il discepolo è chiamato ad accogliere innanzitutto l’amore di Gesù nella propria vita per mezzo della preghiera e della partecipazione ai sacramenti.

Senza questi aiuti soprannaturali non è possibile amare i fratelli con lo stesso amore con cui Gesù ci ama. L’amore di Gesù per noi diventa, dunque, il motivo, la ragione del nostro amore fraterno.

Il comandamento dell’amore fraterno è da Gesù definito “nuovo”. È nuovo perché chi ci chiede di viverlo e metterlo in pratica è Cristo stesso, il quale è la vera  novità del mondo.

In Lui, infatti,  si è rivelato, si è fatto presente l’amore stesso di Dio per l’umanità. L’amore, dunque, è la grande novità della vita, non il peccato.  È l’amore che rende l’esistenza umana degna di essere vissuta, mentre il peccato è causa di noia e di morte. E questo ci porta a riconoscere che la vera novità dipende solo dalla presenza di Dio nella vita.

Il Comandamento è nuovo perchè quando è messo in pratica testimonia che il mondo nuovo inaugurato dalla redenzione operata da Cristo è in atto, è in essere… in attesa della sua piena manifestazione nella vita eterna. Dove sarà amore senza restrizioni. Per sempre.

 


Traccia corrente

Titolo

Artista

Background