Una storia nella storia dell’Italia dopo l’8 settembre 1943: quella di don Gilberto Pozzi. Insieme al maresciallo della Guardia di Finanza Luigi Cortile e alla signora Nella Molinari, fondò a Clivio, nel Varesotto, una cellula partigiana dedita all’aiuto degli ebrei, dei profughi e dei perseguitati dal nazifascismo.
Un uomo di fede che con coraggio e a rischio della propria vita fece una scelta di campo: aiutare centinaia di vite umane strappandole dalla prigionia, dalla deportazione e dalla morte. Don Pozzi trovò la collaborazione di altri sacerdoti e persone di buona volontà, sviluppando una rete che lavorava nell’ombra anche per passare informazioni agli Alleati e per produrre documenti di identità falsi pur di salvare gli ebrei.
Il parroco di Clivio venne imprigionato nel carcere di San Vittore a Milano e liberato grazie all’intervento del cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, mentre il maresciallo Cortile morì nel campo di Mauthausen-Melk. La signora Molinari si spense nel 1987 ma, grazie alla sua testimonianza e a un attento lavoro di ricerca storica e archivistica, il colonnello Gerardo Severino e il giornalista Vincenzo Grienti riportano alla luce una storia che potrebbe essere un film, e invece è vera.
Per la sua opera umanitaria, don Gilberto Pozzi ricevette l’encomio del cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano.
Gli autori: Gerardo Severino e Vincenzo Grienti
Gerardo Severino. Colonnello e direttore del Museo Storico della Guardia di Finanza, ha percorso una brillante carriera operativa che lo ha visto fra l’altro impegnato presso il Tribunale di Palermo alle dirette dipendenze del giudice Giovanni Falcone.
Promosso ufficiale per meriti eccezionali, nel 2003 ha prestato servizio presso il Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata (GICO) di Roma. È autore di numerosi libri, saggi e articoli di storia militare, molti dei quali pubblicati dalle principali riviste italiane e internazionali.
Vincenzo Grienti. Giornalista dal 1997 e digital editor. Lavora a Roma come vice caporedattore del Tg2000. Dal 2001 al 2011 ha lavorato all’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana e ha coordinato il portale d’informazione CEInews.it.
Già autore di RaiUno, collabora con la pagina culturale di Avvenire. Ha scritto per Nuova Storia Contemporanea, BBC History Italia, L’Osservatore Romano, Storia in Rete. Autore di oltre venti libri. Ha vinto il Premio Più a Sud di Tunisi (2006) e il Premio “Livatino” (2022).