Una Virtus cinica e determinata alla distanza costringe Milano alla terza sconfitta casalinga di questa Eurolega. Due difese che non concedono nulla di facile agli attacchi, Milano ovviamente paga molto dazio alle assenze gravi sopratutto nei suoi tiratori, Shields e Baron sopratutto. La Virtus parte male ma si riprende e gioca un 3° quarto di grande sostanza. Massimo vantaggio milanese + 12 nel 1° quarto, mentre Bologna raggiunge al massimo un +15 a 7′ dal termine.
La Segafredo ha poco dai centri ma Mickey risolve i problemi
Scariolo non trova in Bako e Jaiteh ciò che chiede in area e allora da molti minuti a Mickey da 5, con questo quintetto svolta la gara adeguandosi praticamente ai quintetti bassi di Milano. Com’era prevedibile Pangos soffre tremendamente la fisicità dei suoi marcatori prima Hackett e poi Pajola, l’unico degli esterni meneghini a farsi valere è Mitrou Long che però segna moltoquando la gara sta sfuggendo di mano ai suoi. Dei lunghi in maglia rossa il migliore è Davies, delude nuovamente Thomas (soi i primi due punti della gara) ma i due resteranno gli unici del suo tabellino.
La difesa Virtus non ha nulla da invidiare a quella di Milano
Milano, si sa, ha la migliore difesa dell’Eurolega ma la Virtus nel derby non è da meno. I bianconeri hanno concesso pochissimo a Milano dall’arco costringendo la squadra di Messina a tiri sempre difficili e in un paio d’occasioni anche a infrazioni di 24″. La gara è stata quella che si attendeva fisica, dura, piena di contatti e incredibilmente alla fine ha prevalso la squadra meno abituata a questo tipo di gare. Bologna ha vinto sopratutto per aver trovato una serata straordinaria del suo fuoriclasse serbo che, a 35 anni suonati, ha sciorinato una prestazione da marziano : 15 punti inmeno di 18′, l’83% da 3, 2 rimbalzi, 4 assist e +16 di valutazione, attorno a lui però tutti hanno portato i mattoni per la vittoria
La cronaca del derby
Pronti via Milano scatta e si mette subito in ritmo, la difesa impedisce una normale circolazione di palla alle Vnere che faticano a tenere Melli (subito 7 punti) e poi Davies, la Virtus prova una match up ricordandosi che Milano non ha Shields e Baron ma ci pensano gli altri a bucarla, l’Armani sembra giocare sul velluto, la Virtus perde 6 palloni in 10′ contro i 3 avversari, Milano ha il 60% da 3 contro il 14% bolognese, 23-12 alla fine del 1° quarto. Milano grazia la Virtus dalla lunetta ma alla fine entrambe finiranno con la stessa misera percentuale, meno del 60%
Nel 2° quarto in 3′ la Virtus recupera quasi tutto lo svantaggio sospinta da Mickey, Cordinier e Pajola (24 a 23 a 6’18), la partita adesso è in equilibrio, Teodosic mette la seconda tripla del suo show e da il primo vantaggio ai suoi 25-26 a metà tempo. Si va avanti con un canestro di qua e uno di là, 29-33 a 2′ 55, la Virtus sembra prendere il largo, +7, ma Davies riporta sotto i suoi, solo un punto per i bianconeri quasi sulla sirena ma Teodosic estrae dal cilindro una magata delle sue con una tripla di tabella da 10 metri che manda tutti al riposo 35-39
Il 3° quarto inguardabile dal punto di vista dello spettacolo è quello che decide in pratica il match, per 3′ non segna nessuno e alla fine dei 10′ il parziale sarà di 14 a 6 per Bologna. Si sveglia Shengelia, aiutato da Mickey che gioca da 5, Cordiner e l’unico canestro di Jaiteh danno a Bologna 13 punti di vantaggio 40-53, poi un libero di Voigtmann fissa il punteggio 41-53.
Il 4° e ultimo periodo si apre con un time out di Messina dopo pochi secondi per una brutta palla persa, ma l’incazzatura del coach non da il risultato sperato, Milano non fa mai canestro e la Virtus non è da meno ma il vantaggio la mette al sicuro dal ritorno biancorosso, Mickey e Cordinier continuano a imperversare in difesa in cui concedono agli avversari le briciole, Milano si riavvicina a -6 con un lampo d’orgoglio ma la Virtus controlla e gioca col cronometro, portandola a casa.
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