Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco compie 82 anni

Scritto da il 27 Febbraio 2021

(© Foto Laruffa La Verde Carofei / AGF)

Buon compleanno alle donne e agli uomini del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco!

Sono passati ben 82 anni da quando con il Regio Decreto numero 333 del 27 febbraio 1939 l’allora Corpo dei Pompieri (precedentemente istituito con la Legge del 10 ottobre 1935, numero 2472), assunse la denominazione che oggi tutti conosciamo, ossia di “Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco“. Il decreto sarebbe stato pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale il giorno dopo.

Il suo creatore fu il Prefetto Alberto Giombini che, come possiamo leggere dal sito del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, si occupo di mettere “in piedi un’organizzazione al passo coi tempi e di grande efficienza; la nuova Direzione Generale dei Servizi Antincendi assunse il coordinamento dei Corpi Provinciali, numerati in ordine alfabetico (una curiosità, Agrigento dovette cedere il n° 1 a Roma in cambio del 73). Si istituivano una Scuola Centrale di applicazione per gli allievi Ufficiali ed una Scuola Centrale di istruzione per gli allievi vigili; si modificava, infine, la composizione del Consiglio di amministrazione della Cassa Sovvenzioni Antincendi“.

Giombini era nato a Jesi, in provincia di Ancona, il 18 luglio del 1898; partecipò alla Grande Guerra (1914-1918) come ufficiale dei  bersaglieri e, successivamente, come membro degli Arditi. Dopo aver aderito al Partito Nazionale Fascista di cui diventò funzionario, fece carriera nel Ministero dell’Interno arrivando a ricoprire il ruolo di Prefetto.

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che risponde al Ministero dell’Interno, conta all’incirca 30mila tra uomini e donne. Il Corpo è noto per l’alta preparazione specialistica che consente agli operatori di intervenire anche nei casi di gravi disastri naturali e situazioni di emergenza che richiedono grandi capacità e competenze. Fondamentale è anche l’opera dei Vigili del Fuoco in ambito preventivo, essi infatti hanno un ruolo determinante nello “studio, la predisposizione e la sperimentazione di norme, misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione intesi ad evitare l’insorgenza di un incendio e degli eventi ad esso comunque connessi o a limitarne le conseguenze“, oltre a questo ricordiamo l’esperienza nell’ambito preventivo per quanto riguarda la “sicurezza nei luoghi di lavoro” oppure la gestione di emergenze contraddistinte dalla presenza “di sostanze pericolose“.

In Emilia (ma non solo) possiamo ricordare il prezioso lavoro svolto in occasione del terremoto che nel 2012 sconvolse la nostra terra: persone speciali in grado di fare il proprio dovere in modo eccellente sempre senza mettere in secondo piano quell’umanità che, specialmente durante un’emergenza, può risultare tanto importante per la popolazione.

Patrona del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è la martire cristiana Santa Barbara che come possiamo leggere dal portale dei Vigili del Fuoco “rappresenta la capacità di affrontare il pericolo con fede, coraggio e serenità anche quando non c’è alcuna via di scampo. È stata eletta, infatti, patrona dei Vigili del Fuoco, in quanto protettrice di coloro che si trovano “in pericolo di morte improvvisa”‘“.

 


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