Frosinone contro il cibo sintetico, il Sindaco Mastrangeli: “Rappresenta un danno alla salute dei cittadini e all’ambiente”

Scritto da il 18 Aprile 2023

Il Comune di Frosinone ha detto no al cibo sintetico, per il Sindaco si tratta di una “minaccia reale”

 

Foto Ufficio Stampa Comune di Frosinone

 

Lazio, Frosinone – L’amministrazione Mastrangeli ha espresso adesione e sostegno al disegno di legge che introduce disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici.

La minaccia del cibo sintetico è reale. Rappresenta innanzitutto un danno alla salute e alla sicurezza dei cittadini, un danno all’ambiente e un danno agli imprenditori agricoli – ha dichiarato il Sindaco Riccardo Mastrangeli il Comune di Frosinone aveva in precedenza già espresso la propria posizione in merito, aderendo alla petizione di Coldiretti contro la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi.

Il sostegno al disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri rientra, dunque, nelle attività che intendiamo promuovere al fine di tutelare la salute pubblica, l’ambiente, la cultura e l’identità collettiva, che si manifesta anche nelle specificità territoriali e nella ricchezza della biodiversità locale”.

Finalità del provvedimento è assicurare il massimo livello di tutela della salute dei cittadini e preservare il patrimonio agroalimentare – ha dichiarato l’assessore all’ambiente e vicesindaco Antonio Scaccia È importante, infatti, da un lato incentivare lo sviluppo delle attività produttive nel rispetto del valore del capitale naturale e, dall’altro, contrastare impatti ambientali negativi che, come nel caso della produzione di carne sintetica, determinano un ingente consumo di energia e acqua necessarie in laboratorio, con accumulo di anidride carbonica e maggiori effetti sul riscaldamento globale, senza contare gli effetti deleteri sull’occupazione sulla filiera produttiva”.

Con il disegno di legge, viene sancito il divieto di impiegare, nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere, importare, produrre per esportare, somministrare o comunque distribuire per il consumo alimentare, cibi o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati.

 

 


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