Valutazione : Milano 51, Bologna 108 Falli commessi : Milano 25 Bologna 17 ; tiri liberi : Milano 8 su 10 , Bologna 18 su 29 ; Rimbalzi Milano 33 (12 off.) , Virtus 31 ( 5 off.)
La Virtus fa un’impresa e costringe l’Olimpia a gara 7
Per il momento lo champagne resta in frigorifero, la Coppa dovrà prendere la via del Forum insieme alle passerelle, le ragazze immagine e tutto ciò che fa parte del copione della finalissima. Perchè, udite udite, dopo 9 mesi, 30 partite di stagione regolare, 6 gare (o 7) tra quarti e semifinali, le 6 gare di finale non sono state sufficienti a decretare la squadra campione. Ci vorrà dunque anche gara 7 dopo che la Virtus con una prova d’orgoglio intensissima ha, nel secondo tempo, annichilito Milano che, nell’ultimo quarto, ha messo a segno soltanto 7 punti.
Tra i bolognesi in cinque in doppia cifra
Cordinier, Belinelli, Jaiteh, Hackett e Shengelia in doppia cifra hanno costruito l’attacco ma tutti quelli che hanno giocato hanno difeso in modo superlativo mandando l’Olimpia fuori giri concedendo alle prime punte di Milano soltanto briciole. Napier appena 5 punti ma 5 palle perse e, alla fine, innervosito al punto da commettere un antisportivo, Shavon Shields 7 punti con 3 su 11 dal campo. Soltanto Melli e Datome 11 e 9 punti tutti nel 1° tempo ma spariti nel secondo, Voigtmann è andato a corrente alternata, tolto e messo più volte da Messina, 8 punti nel 1° quarto e 3 negli altri 30′. L’energia difensiva della Virtus per 40′ ha tolto ossigeno all’attacco bianco rosso, in particolare le marcature chiave sono state di Hackett/Pajola su Napier e di Cordinier/Abass su Shields. Molto interessante la marcatura di Ojeleye spedito da Scariolo su Melli, l’ex Boston Celtics ha difeso finalmente forte sul pick and roll centrale che nel primo tempo aveva aperto l’area per le penetrazioni del capitano dell’Olimpia.
Nell’ultimo quarto Milano primo punto dopo sei minuti
Avanti di 8 punti all’ultimo intervallo (67-59) tutti si aspettavano mortaretti e stelle filanti nell’ultimo periodo. Invece non si è segnato per 4′, poi la Virtus ha trovato la via del canestro e ha allargato il solco, poi l’Olimpia ha segnato ma quando ormai il controllo di gara 6 era saldamente nelle mani dei padroni di casa. La chiave del match, come ha sottolineato Ettore Messina in sala stampa, sono stati i punti realizzati in area : 44 Virtus e 26 Olimpia. Anche la lotta a rimbalzo è stata meno impari 33 milanesi contro 31 bolognesi ma Milano ancora una volta ha dominato in quelli d’attacco 12 a 5, ma la squadra di Messina è stata tenuta a solo il 50% da due contro il 76% della Virtus.
La Virtus ha ottenuto il primo obiettivo
La Virtus aveva un ovbiettivo primario senza il quale le proprie fatiche sarebbero state vane, costringere Milano a gara 7. Fin qua il fattore campo in teoria è stato determinante ma ricordiamo che il pubblico per quanto possa dare una spinta (ieri sera il calore e l’entusiasmo al massimo dei decibel) non prende rimbalzi e non mette i liberi. Ci sono ancora 40′ (se basteranno) da giocare e si dovrà verificare in tutti e due gli schieramenti quanta benzina è rimasta nei serbatoi. Vincerà lo scudetto chi avrà più “fame” di vincere e riuscirà a superare mentalmente la fatica enorme di sette gare tiratissime in 15 giorni. Ieri sera Milos Teodosic ha stoicamente giocato con un problema al piede, non il solito Milos ma ha dato grande dimostrazione di attaccamento a compagni e tifosi. In ogni caso oggi per il basket è già domani !
