VIRTUS – OLIMPIA : LA NOTTE DELL’AUTODAFE’

Scritto da il 9 Novembre 2022

Ritorna il derby d’Italia in un autodafè che si terrà stavolta davanti all’Inquisizione più severa e importante, quella dell’EuroLeague.

Il momento è abbastanza complicato per entrambe le squadre. I biancorossi, abituati ad inizi assai positivi nelle ultime edizioni della coppa, si sono ritrovati con un 3/3 abbastanza inatteso, figlio di due cadute su due tra le mura amiche ed bianconeri con un paio di gare perse,  con Kaunas e Asvel, ampiamente alla portata.

Ma globalmente, oltre la classifica, è stata la qualità della pallacanestro offerta sinora che non ha soddisfatto. Se Milano è rimasta mediamente ben sotto il livello atteso, Bologna ha toccato vette assai interessanti ma anche momenti estremamente bui. E per entrambe, deluse ognuna rispetto alle sue  ambizioni, Final4 e Playoff, una sconfitta inciderà sensibilmente.

Così come, oltre al risultato, sarà importante anche il valore delle loro prestazioni per ricavarne conforto e sicurezza nella fase futura della manifetazione.

Stasera saranno importanti le situazioni psicologiche con cui le due squadre arrivano. Delle due almeno la Virtus potrà rifarsi al magnifico basket del primo tempo coi francesi in cui ha mostrato un gioco che, se diventasse costante, renderebbe scontato raggiungere i play off.  Ma è proprio la costanza che è stata sin dall’inizio il maggior nemico di Scariolo & Co. anche se sarebbe strano che giocatori come Hackett, Jaiteh e Mickey ripetessero la povera prestazione fatta venerdì.

Milano d’altro canto giocherà avendo la scusante in caso di sconfitta della mancanza di Shields e Baron, e pare anche di Gigi Datome per un problema influenzale.  Anche se sull’assenza di quest’ultimo ho forti dubbi perchè, così fosse, mancherebbero 28,9 punti di media ai milanesi, ed in particolare i più pericolosi nel tiro da tre.

Pare ovvio che grazie a tali assenze i bianconeri possono concentrare le attenzioni difensive sui quattro lunghi: Melli, l’esperto Brandon Davies, un Voigtmann in grado di colpire dall’arco ma ancora in fase di inserimento e Hines, che però sinora non è parso il solito padrone del pitturato. Per banalizzare la differenza con questi vecchi leoni d’area Jaiteh, Mickey, Bako e Shengelia dovranno dare il meglio per confermare quello che dicono le statistiche, ovvero che la squadra di Messina sia la peggiore di tutta la lega per percentuale di rimbalzi: 46% totali con uno scarsissimo 22% di quelli offensivi.

Non è che in merito i numeri mostrino una Virtus nettamente migliore : 48%, ma la mancanza sinora di Shengelia, potrebbe far pensare ad una preponderanza bolognese.

Considerando Messina e Scariolo vedremo delle mosse tattiche in difesa dove la Virtus per ora paga il work in progress tra il reparto sul perimetro e la collaborazione dei lunghi dietro. Mentre Milano va meglio, anche se è lontana dall’eccellenza raggiunta l’anno scorso, per via della scarsa conoscenza dei giocatori dovuta al cambiamento del roster.

Per l’Olimpia sarà necessario mettere in ritmo i propri tiratori residui : Mitrou Long, Pangos ed un Hall sinora solo al 10% da oltre l’arco – e per far questo eseguire giochi offensivi perfetti  coinvolgendo gli esterni della Vnera in collaborazioni difensive.

Per Bologna sarà importante la capacità di Shengelia di attaccare la linea di fondo ed, in caso di aiuti di Hines e soci, di scaricare sul centro, Bako o Jaiteh,  che liberatosi nel cuore dell’area, abbia frattanto creato una linea di passaggio pulita.

Sarà un buon gioco interno che faccia dialogare i due lunghi a stringere la difesa bianncorossa ed a liberare gli esterni bianconeri per buoni tiri da tre.

Tra talento perimetrale e dimensione interna si giocherà dunque Armani-Segafredo , ed i vincenti ne usciranno assolti mentre i perdenti condannati al rogo di stampa e social in questo autodafè italico.


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