La Corte di Appello di Bologna ha confermato la sentenza di primo grado: condannata l’Anpi per diffamazione nei confronti della Caramella Buona
I fatti risalgono al 2015 ed ora è arrivata dalla Corte di Appello di Bologna la conferma della sentenza di primo grado che il Tribunale di Reggio Emilia aveva emesso tre anni fa.
In occasione di un Torneo di Calcio per bambini a cui aveva partecipato a Milano l’Associazione contro la pedofilia La Caramella Buona, con partner altre realtà sociali, l’Anpi aveva diffuso dei comunicati stampa nei quali diffamava pesantemente la Onlus, facendola apparire come realtà fiancheggiatrice dei nazi-fascisti e addirittura definendo l’evento benefico di calcetto come “Un torneo di calcio modello SS”.
Il Presidente della Caramella Buona Roberto Mirabile agiva in giudizio, per tutelare l’onore e la reputazione dell’Associazione, al fine di far accertare le gravi condotte diffamatorie dell’Anpi, che si erano realizzate con l’ampia diffusione dei comunicati a mezzo internet, tramite i social e la posta elettronica.
Il Tribunale di Reggio Emilia, con la sentenza di primo grado, accoglieva la domanda proposta dalla Caramella Buona e condannava l’Anpi al risarcimento del danno non patrimoniale di ventimila euro.
I Partigiani impugnavano nel 2020, innanzi alla Corte di Appello di Bologna, la sentenza, chiedendone l’integrale riforma. La Corte di Appello ha, nei giorni scorsi, rigettato l’appello, confermando la sentenza di primo grado e condannando l’Anpi al pagamento delle spese di giudizio.
Le parole del Presidente della Caramella Buona Roberto Mirabile
Sono particolarmente soddisfatto di questa sentenza che rende onore alla Caramella Buona e ai suoi collaboratori per i tanti anni di impegno contro la pedofilia.
Quando si parla di tutelare i bambini non devono esserci di mezzo ideologie di alcun tipo e squallide strumentalizzazioni. Il danno che abbiamo subito da parte dell’Associazione Partigiani è stato considerevole e penso che proprio loro, che si dicono portatori di ideali democratici ed etici, non avrebbero dovuto diffamarci ma casomai sostenerci nella nobile causa contro la pedofilia. Se vogliono, fanno ancora in tempo.
Il commento dell’Avvocato Monica Nassisi
Le sentenze di primo e secondo grado rendono giustizia a La Caramella Buona che è stata diffamata senza alcuno scrupolo dall’ANPI, che peraltro non ha mai tenuto in considerazione la meritoria e fondamentale attività di contrasto della pedofilia e di sostegno delle fragili vittime svolto dall’ Associazione, che ho avuto l’onore di rappresentare in giudizio.