La Virtus torna da Madrid con una dura sconfitta di 26 punti, ma quando ci sono queste disfatte si tende a sbagliare per eccesso nei giudizi e nelle conclusioni.
E’ evidente che quest’anno il Real sembri ingiocabile, lo era anche l’anno scorso quando andammo a vincere a Madrid, ma l’arrivo di Campazzo e la sua accettazione come leader ha esaltato le qualità dei singoli e del gioco del gruppo.
Infatti se Tavares resta un rebus in tutta Europa ieri si è visto persino Hezonja difendere e bene su Shengelia, Deck non uscire mai dai binari dei giochi offensivi e Yabusele restare concentrato nel suo lavoro di caterpillar senza perdere la precisione al tiro. Complimentiamoci quindi con i blancos anche se per noi l’atterraggio è stato un po’ troppo brusco.
Da parte della Virtus è crollata l’illusione di essere un team da vertice della E.L, e che non si potessero più prendere delle imbarcate pur restando la squadra (quella che gioca di più) quasi la stessa dell’anno scorso.
Quindi ora bisogna che per aumentare la potenzialità della squadra gli ultimi arrivati (sinora protetti da un prudente “dosaggio” da parte di Banchi) possano dimostrare più carattere ed intraprendenza, e mi riferisco a Dobric e Smith. Ovvio che questi due erano abituati a giocare 24′ per partita e i 10\15′ attuali non aiutano a responsalizzarli, e non potremo sempre far tirare solo Belinelli.
Diversa la situazione per Lundberg che, pur essendo sempre diligente e volonteroso in difesa, da quando si parla di “spalmare” il suo contratto sembra aver perso il tiro. E si sa come di fronte a questa prospettiva c’è chi diventa un leone e chi ne soffra.
Bryant Kevin Dunston jr. con la sua barbetta bianca da zio Tom almeno si dimostra una roccia (e su questo non c’erano dubbi) ma anche tuttora solidissima nonostante sia un ragazzo del 20° secolo.
Della sua matrioska è invece ormai inutile trattare, infatti Devontae Calvin Cacok, per gli amici “n.e.” , è usato ormai solo per prendersi tutte le colpe della squadra e per cercare di indovinare a chi fa riferimento Banchi quando ha detto che ne aveva avuti di peggio.
Quindi sic stantibus rebus , come diceva Bucci, “aj vol d’la chelma”. Nei prossimi 15 giorni avremo avremo le condizioni per riprenderci dal KO, con 2 partite di campionato su 3 in casa ed altrettante in EuroLeague. Che queste poi siano con Milano, Panathinaikos e Fenerbahce …. beh, abbiamo voluto la bicicletta ed ora dovremo pedalare.
