nella foto Virtus : Semi Ojeleye l’ex Boston Celtics autore di una prova maiuscola contro l’Asvel Villeurbanne nella sesta d’Eurolega che non è servita tuttavia per conquistare la vittoria
Milos Teodosic è tornato il vero Milos e ha mostrato i soliti lampi di classe purtroppo non sufficienti a condurre le Vnere alla conquista del terzo successo in Eurolega
La Virtus beffata dall’Asvel alla fine
Virtus Segafredo – Lcld Asvel 79-84 1° quarto 22-18 2° quarto 50-36 3°quarto 64-63 arbitri Pukl, Panther, Perez
Lcld Asvel Villeurbanne : Matheus 16 Polite 0 Noua 14 Kahudi 4 Tyus 4 De Colo 12 Fall 10 Lighty 16 Obasohan 6 Jackson Cartwright 2 Pons 0 all. Tj Parker
In Eurolega non è facile nemmeno salire la scaletta degli spogliatoi e la Virtus tocca con mano che in questo torneo ogni gara va giocata come fosse una finalissima, dopo Kaunas anche all’ Asvel riesce uno scippo inatteso. Le Vnere giocano i primi 17 ‘ in modo stellare da stropicciarsi gli occhi, la squadra di Scariolo è una sarracinesca dietro e davanti con il Teodosic delle migliori occasioni e gli altri, primo fra tutti Ojeleye, a suonare nel coro d’attacco uno spartito ben conosciuto. La vittoria di Madrid pare avere dato carburante fisico e morale, il ritorno di Shengelia infiamma la curva e il Georgiano sembra non avere mai smesso.
La Virtus avanti di 19 punti
A 4’49” dalla sirena dell’intervallo lungo le Vnere si issano a 42-23 con un’entrata delle sue di Isaia Cordinier. L’Asvel pare alle corde, Tj Parker l’allenatore fratello del Presidente (il più noto Tony Parker ex San Antonio) ha appena beccato un tecnico e la partita sembra scivolare dalla mani francesi. Nando De Colo con un paio di canestri d’alta classe mantiene i suoi a galla.
La gara sembra tuttavia segnata perchè la Virtus nei primi 20′ ha 19 punti dallo starting five e ben 31 dai subentranti, conquista piu rimbalzi (17 a 11 nonostante di là ci siano i 2.21 di Fall) e i bianconeri di Bologna tirano col 60% da 2 e il 46% da 3.Non si vede come la squadra di Tj Parker possa riuscire a invertire la tendenza.
Nel secondo tempo un’altra Virtus e un’altra partita
L’Asvel che nel 1° tempo aveva difeso abbastanza male sopratutto nel pitturato, entra in campo con un altro piglio e comincia a risalire la china aiutata da una Virtus rientrata un pò molle dagli spogliatoi, la partita diventa una battaglia senza esclusione di colpi ma la cosa incredibile è che dopo 9′ del 3° quarto sono stati fischiati 2 falli uno per parte. Chiaramente questa situazione aiuta la squadra in rimonta e nell’area francese si svolgono delle tonnare che gli arbitri tollerano perchè non saprebbero cosa fischiare. L’Asvel pian piano prende fiducia anche in attacco e comincia a mettere tiri da grande distanza con le mani in faccia, a forza di rosicchiare alla fine del 3° quarto sul tabellone c’è un solo punto a dividere le due squadre, a vantaggio dei padroni di casa.
Il sorpasso nel 4° periodo
Il sorpasso arriva in apertura di 4° quarto con Cartwright e da quel momento si gioca una gara punto a punto, la Virtus si riaffaccia al vantaggio con Lundberg e poi con Bako ma una tripla impossibile di Mathews da all’Asvel il +6 a meno di 2′, da lì la Virtus non la raddrizza più e nonostante una tripla da distanza siderale di Teodosic, l’Asvel conquista una vittoria che a metà gara sembrava impossibile.
Questa gara fa il paio con quella di Kaunas, partita dominata nel primo tempo e condotta nel punteggio anche nel 3° quarto, poi sfuggita dalle mani ma con la netta sensazione che la vittoria sarebbe stata alla portata della squadra di Scariolo. Peccato non aver dato continuità alla notte madrilena ma, come ripete il coach Virtussino come un mantra, l’Eurolega è una maratona che, tra l’altro, al momento non ha un padrone.
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