UNA SFIDA PREANNUNCIATA
Scritto da Franco Vannini il 2 Maggio 2022
Virtus e Valencia si ritroveranno mercoledì in una semifinale che tutti considerano la finale vera della EuroCup.
Delle favorite in estate sono rimaste le sole a rispettare le previsioni dopo il flop di Partizan e Juventut, anche superando mille loro difficoltà: infortuni, casi covid e cali fisici.
Nella regular season si sono incontrate due volte ed il bilancio è di 2-0 per gli spagnoli, ma erano due squadre diverse, la Virtus ha aggiunto Hackett e Shengelia mentre coach Penarroya ha perso Prepelic, il suo top scorer con 14,2 punti per gara.
Le Vu nere che, incredibile dictu, si presenteranno al completo sono una squadra nuova sia per la disponibilità dei due “russi” e degli infortunati, che per l’impegno difensivo dimostrato dagli ottavi in poi e son pronte ora ad incrociare lo sguardo di Medusa senza rimanerne pietrificate.
Viceversa gli spagnoli è da 45 giorni che hanno recuperato gli infortunati: Van Rossom, Dimitrijevic e Claver, ad integrare gli otto che hanno praticamente disputato tutta la regular season. Una squadra unita e d’esperienza, abituata a soffrire e a non disunirsi, a giocare fino al fischio finale e capace di recuperi nell’ultimo quarto.
Nella fase ad eliminazione i Taronja hanno cambiato passo vincendo le ultime due con Hamburg e Boulogne con divari di 15 punti, ed anche nella Liga ACB domenica hanno battuta l’altra semifinalista Andorra con 47 punti, sugli 81 totali, dei quattro lunghi .
Ed è proprio il reparto lunghi il punto di forza della squadra di Penarroja: Dubljevic, Tobey, Pradilla e Rivero portano ognuno 10,5 punti per partita e costituiscono un complesso che per qualità e profondità solo poche squadre di Eurolega possono vantare.
Tra le ali forti l’esperto Claver e Labeyrie e le ali piccole Lopez-Arestegui e Puerto garantiscono ognuno una media di 4 rimbalzi e di 6,5 punti, tirati con un buon 34% nel tiro da tre.
Con la perdita di Prepelic è invece calata la pericolosità delle guardie che devono così coprire i due spot essendo solo in tre, tirando una media di circa 10 tiri da tre con un normalissimo 30%. La mente della squadra è il 36enne belga Van Rossom (8,8 p.ti e 4 ass.) che ormai sta parcheggiando nel viale del tramonto e che viene rilevato dal giovane macedone play Dimitrjievic (5,4 p.ti e 4,3 ass.), mentre in netta crescita è l’islandese Hermannsson (8,8 p.ti e 5,3 ass.) che Mannion e Pajola conoscono per averlo recentemente incontrato/sofferto con la Nazionale.
Quindi per espugnare la Fonteta, che è inviolata dal dicembre 2021, bisogna che le nostre guardie, Pajola, Hackett, Weems e Cordinier aggrediscano fisicamente i loro portatori di palla, di numero, talento e di taglia inferiori, perché a domare i leoni non puoi mandare dei trapezisti. E li facciano lavorare in difesa, inducendoli a commettere molti falli attaccando tutti i mismatch.
Ma servirà al contempo una grande prestazione difensiva di Jaiteh e Shengelia, con molta attenzione ai falli, tant’è che Scariolo potrebbe anche utilizzare per brevi tratti la zona o, a sorpresa, un quintetto alto, con Hervey ala piccola. Rilevante sarà anche la prestazione di Sampson sulle tracce di Dubljevic e Tobey che in Eurocup si prendono almeno 5 tiri oltre l’arco per partita , con una media superiore al 35% .
Ma anche Valencia avrà tanti quesiti da risolvere per avere la meglio della Virtus. Non ultimo come prepararsi difensivamente, se alla Virtus del 2/24 da tre con Ulm o quella del 17/27 di sabato .
La Segafredo da parte sua ha dimostrato ultimamente un’ottima circolazione di palla ed ora dovrà tenere anche una media adeguata nei tiri aperti da oltre l’arco, perché se la Taronja potrà chiudersi in area sarà davvero difficile, se non impossibile, portarla a casa.
Intanto vola in Spagna alla ricerca della finale europea in uno scontro che si prospetta molto equilibrato, tant’è che i bookmakers la danno alla pari, ma con la consapevolezza che entrambe le squadre, a prescindere dal risultato, coroneranno un percorso positivo in EuroCup e dimostreranno di essere pronte per giocare al piano di sopra.