Partizan Belgrado -Virtus Segafredo Bologna 90-62

Scritto da il 20 Ottobre 2022

nella foto Virtus : Iffe Lundberg uno dei pochi Virtussini positivi nella disfatta alla Starks Arena di Belgrado contro il Partizan

Partizan Mozzart Belgrado – Virtus Segafredo Bologna 90-62 – 1° quarto 27-11 2° quarto 51-32 3° quarto 69-47

arbitri Garcia, Pastusiak, Boubert

Partizan Belgrado :  Vukcevic 8 Leeday 4  Koprivica 4  Punter 10 Papapetrou  2 Exum 3  Nunnaly 20 Glas 0  Lessort 14  Trifunovic  0  Andjusic 14  Madar  11        all. Obradovic

Virtus Segafredo Bologna : Cordinier 3  Mannion 4  Belinelli 3 Pajola  5  Bako 11  Jaiteh  6  Lundberg  4  Hackett  5  Mickey 5  Weems 10  Ojeleye 6 Teodosic  0         all. Scariolo

Il Partizan di Obradovic impartisce alla Virtus una sonora lezione sul parquet della Starks Arena in una gara in fotocopia pur con altri interpreti con quella che il Partizan di Trinchieri rifilò alla Virtus di Djordievic nella stagione regolare della Eurocup mai terminata per Covid.

La Virtus, mai in partita, ha subito per 40′ la velocità e la precisione al tiro dei Serbi che già nel primo quarto hanno scavato il solco che, di fatto, ha condizionato l’esito finale. Nella Virtus Pajola, Lundberg, Bako e Weems hanno giocato una gara sufficiente, Ojeleye è uscito alla distanza, Cordinier, nel suo miglior momento in attacco, ha subito un infortunio ad una caviglia (non pareva grave) ma, per prudenza non è più rientrato.

Gli altri, chi più e chi meno, non sono mai riusciti ad incidere sulla gara : Mickey non è mai riuscito a trovare spazio in area e da fuori ha avuto una percentuale non positiva 1 su 3, Hackett eBelinelli avevano le polveri bagnate, Jaiteh ha avuto un discreto impatto iniziale ma poi Lessort gli ha preso le misure e il francese è scomparso dai radar. Milos Teodosic ha fornito 4 assist e in alcune occasioni suoi passaggi non sono stati compresi dai compagni generando palle perse (anche stasera 4 per l’asso serbo) ma oltretutto Milos ha litigato col canestro e alla fine il suo tabellino alla voce punti è immacolato.

Difficile capire che squadra è la Virtus

Condizione fisica precaria in alcuni giocatori importanti, chimica di squadra ancora lontana, questa Virtus è molto difficile da decifrare. Arduo immaginare come possa Scariolo, in poco tempo, trovare l’alchimia giuta per consentire ai suoi di competere alla pari in Eurolega. Nelle prime 3 gare i bianconeri anche contro avversari di rango si sono aggrappati alla difesa, considerando che l’attacco ha sempre funzionato a corrente alternata anche nella gara vinta e quella persa di un soffio in Lituania.

Questa sera invece il Partizan sopratutto nel 1° quarto ha asfaltato la Virtus con una percentuale che, finchè la partita aveva un senso, era del 73% da due e più del 50% da 3.  L’uomo partita è stato Nunnally 15 punti nel 1°  tempo con un solo tiro sbagliato, Madar 11 punti nel primo periodo, mentre Lessort, Andjusic e Punter hanno fatto bottino nella ripresa e, sopratutto l’ex Virtussino, in garbage time (un classico per lui).

La Virtus ha chiuso la gara con un desolante 43% da 2 e  la miseria di 22% da 3. I rimbalzi, in equilibrio fino all’intervallo, alla fine sono stati 40 a 29 per i padroni di casa. Con queste percentuali al tiro in Eurolega è praticamente impossibile vincere e ormai l’enorme difficoltà è endemica e certificata, almeno in queste prime quattro partite. Il cammino in questa Coppa è solo iniziato e l’unica striminzita vittoria col Bayern, stasera sconfitto sulla sirena dall’Olimpia, permette alla squadra di Scariolo di poter limitare i danni.

La Virtus adesso potrà un pò rifiatare, domenica ospita Treviso e giovedì è però attesa al Wizink center di Madrid per sfidare il Real per una gara storica del basket europeo che manca da quasi 20 anni ma che è stata anche la finale della Coppa delle Coppe a Firenze.

La cronaca

Si gioca alla Stark Arena, la Virtus ha ricordi amari : una batosta col Partizan nella fase regolare di Eurocup nell’annata del Covid. La squadra di Obradovic, ancora a 0 in classifica, affronta la gara come fosse l’ultima spiaggia per proseguire il cammino europeo e decisa a sfruttare il fattore campo. Pronti via Nunnally e Madar iniziano il proprio show al tiro, la Virtus non difende male però ci sono alcuni mismatch che la penalizzano. In attacco trova una difesa molto aggressiva (molte mani addosso e contatti non fischiati) e non riesce a giocare la propria pallacanestro e quando riesce a costruire tiri aperti li sbaglia. L’ovvia intenzione è quella di servire la palla in area a Jaiteh e Mickey per avere una circolazione più agevole sul perimetro ma dentro al pitturato il Partizan con le buone o le cattive chiude tutti gli spazi. Ben presto il distacco si dilata, nonodtante un time out di Scariolo per cercare di riordinare le idee il primo quarto già mette una seria ipoteca sull’esito finale 27-11

I primi 6′ del 2° quarto sono i migliori delle Vnere in questa triste serata. La Virtus dimezza lo svantaggio (38-30) e da l’impressione di potersi riavvicinare. Andjusic e Nunnally riprendono a segnare e scavano un nuovo fossato e negli ultimi 2′ si deckde di fatto il match considerando il +19 Serbo dopo i primi 20′  (51-32) dopo il 1° tempo

Il terzo quarto presenta una novità : la Virtus difende con una 3-2 tradizionale e abbastanza statica ma la difesa si rivela molto azzeccata a difendere sui tiratori e anche buona sugli angoli. Infatti l’attacco del Partizan costratto a ragionare s’inceppa e in 6’30 segna solo 13 punti. Purtroppo però, nonostante la squadra di Obradovic sia già in bonus a metà periodo, la Virtus non riesce ad approfittarne, Belgrado segna solo 18 punti ma le Vnere ne mettono solo 15 (69-47 fine 3° quarto).

L’ultimo periodo è di pura accademia, nel Partizan entrano i giovani (Tristan Vukcevic figlio di Dusan ex giocatore Virtus) per Scariolo anche Mannion ma la gara non ha più niente da dire e alla fine il divario (quasi un trentello) certifica una disfatta senza attenuanti.

 

 


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