nella foto :  Milos Teodosic, il fuoriclasse Serbo, a fine partita aggredito da un tifoso ha reagito insieme ad Hackett, per il Codice della giustizia ordinaria si definirebbe legittima difesa

Per la giustizia del basket non esiste la legittima difesa

La Virtus perde anche gara 2 ma per qualche imbecille, indovinate tifoso di quale squadra,  la vittoria evidentemente non basta. L’EA7, società che spende 36 milioni malcontati in stagione, non predispone il servizio d’ordine a cui sarebbero obbligate le società a loro spese, la disorganizzazione al Forum regna sovrana (ma non era la Scala del basket ?) e il serpente-tunnel che potrebbe arrivare fino a metà campo viene lasciato all’ingresso degli spogliatoi. La Virtus dunque rientra in fila indiana nel settore dello spogliatoio a lei riservata. Per farlo viene a contatto col pubblico che occupa le prime file da cui un gentiluomo, che indossa la maglia di uno degli sponsor EA7, arriva addosso al Serbo gli da una manata sulla spalla e l’audio inequivocabile riporta un’offesa razzista che nel calcio costerebbe la squalifica del campo. I giocatori sono professionisti benpagati e, purtroppo, debbono abituarsi a sentirsi offendere a volte negli affetti, nell’etnia, nella famiglia e chi più ne ha più ne metta. Ieri sera però a fine partita, giocatori stanchi e probabilmente molto arrabbiati per la sconfitta, l’offesa non è stata tollerata e la reazione di Teodosic e Hackett è arrivata, perfortuna (o purtroppo !) tutti i compagni e anche degli avversari (Hines e Voitgmann) sono intervenuti a fermarli. Sono convinto che in alcune occasioni una lezione ad individui simili al “tifoso” sarebbe salutare.

Il pubblico paga il biglietto per vedere una partita di basket

Chi o che cosa possa autorizzare uno spettatore pagante oltre a vedere una partita a offendere o addirittura sputare addosso ad un giocatore avversario mi sfugge. Il soggetto in questione, un vigliacco, ha ritenuto di essere in qualche modo protetto facendo leva sulla immunità della massa ma oggi le riprese filmate possibili con tanti mezzi sono documenti inoppugnabili. Quindi dalle riprese si vede benissimo che i giocatori stanno uscendo tranquillamente e vengono offesi con insulti razziali (zingaro di m…….) visto che Teodosic è bianco e “nero di m……” non avrebbe avuto senso. Dopo le decisioni della procura federale quindi dobbiamo concludere che Teodosic conta meno di Lukaku, per gli insulti razziali al centravanti dell’Inter pagò un intero stadio, per gli insulti a Teodosic, Milano, colpevole due volte sia per l’assenza del servizio d’ordine che per responsabilità indiretta dei suoi tifosi, se la cava con 12 mila euro di ammenda. Ai tifosi di Milano è andata comunque bene che, gli altri giocatori hanno fermato Teodosic e Hackett, altrimenti gli pseudio tifosi avrebbero passato un brutto quarto d’ora. Andò peggio negli anni ’60 ad alcuni tifosi Virtus che, dopo aver insultato per tutta la partita Virtus – Fonte Levissima Cantù, alcuni giocatori della panchina lombarda, se li ritrovarono in tribuna a farsi giustizia da soli.

Domani sera è già gara 3 e si sposta a Bologna

Dopo che l’Olimpia ha tenuto il servizio sul proprio campo, la serie si sposta alla Segafredo Arena (domani mercoledì 14 ore 20.30, in chiaro su NOVE, Eleven sports, Eurosport 2, Radio Nettuno Bologna Uno), dopo un arbitraggio assolutamente insufficiente con tanti errori grossolani che, in fin dei conti, hanno finito per sfavorire la Virtus, domani sera fischieranno Mazzoni, Sahin e Borgioni. Il fischietto toscano insieme a Paternicò ha ben diretto gara 1 e domani gli tocca una patata particolarmente bollente. Come sempre sarà una gara diversa dalle altre due. La Virtus al Forum ha perso due grandi occasioni (sopratutto in gara 2) e domani sera sa che non può sbagliare perchè lo 0-2 concede ancora qualche chance ma lo 0 a 3 chiuderebbe qualsiasi discorso sullo scudetto. E’ estremamente probabile che Scariolo porti i soliti 12, se ci sarà spazio per una diversa rotazione della panchina lo vedremo domani sera.


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