nella foto Virtus : Abi Abass che in questa foto indica la strada ai compagni, dopo 400 giorni lontano dal parquet, è tornato prepotentemente alla ribalta con una prova decisiva in Eurolega

La Virtus alla volata play off di Eurolega

Nove gare al termine della stagione regolare di Eurolega, Virtus ad una sola vittoria dall’ ottavo posto play off (12 vittorie) dalle 12 alle 13 vittorie c’è un affollamento come la vigilia di Natale nei centri commerciali, ben 7 squadre tra il Partizan, Baskonia, Maccabi (oggi l’ultima che sarebbe dentro) poi Valencia, Zalgiris, Efes (una partita da recuperare con Milano in casa) e infine Bologna, in pratica 7 squadre per 3 posti.  La Maratona, come nell’ambiente Virtus è stata definita l’Eurolega, è dunque arrivata nel vivo e le posizioni sia in testa che in coda cominciano a delinearsi. Olympiakos, Real e Barcellona, Fenerbahce e Monacò dovrebbero occupare le prime 5 piazze coi piazzamenti tutti da definire, poi il gruppone delle 7 già citate, sotto le 6 deluse che difficilmente riusciranno ad agganciare l’ottavo posto, di queste solo la Stella Ross, teoricamente avendo 11 vittorie, potrebbe riuscire a compiere un’impresa.

Dall’infermeria il colpo di mercato delle Vnere

Da mesi, i tifosi della Virtus sui social e non solo, dopo ogni sconfitta o prova insoddisfacente, chiedevano con insistenza (per usare un eufemismo) un rinforzo alla Società in vista della stretta finale della stagione. La Virtus ha tenuto duro e a varie riprese da Scariolo a Baraldi passando per Ronci è stato spiegato che un rinforzo non era nei piani societari. Per la verità in alcuni frangenti, coach Scariolo depresso dai tanti infortuni ha lanciato un grido d’allarme mettendo in guardia dall’usura e stanchezza dei giocatori più impiegati lasciando capire che, se fosse arrivato qualcuno, sarebbe stato estremamente gradito.  Inaspettatamente per tutti il recupero di Awudu Abass, che anche i più inguaribili degli ottimisti non avrebbero potuto immaginare così rapido, ha permesso di trovare il “colpo di mercato” già in casa propria. Il giocatore Comasco in 20 giorni in cui è stato riaggregato al gruppo ha già dimostrato la propria ritrovata affidabilità. Lo stesso Scariolo che pure lo vede ogni giorno, si è stupito della sua prestazione, già decisiva, contro il Baskonia. Per la Virtus un vero e proprio regalo che potrebbe diventare, in questo momento della stagione, determinante.

L’importanza di un Abass ritrovato

Senza caricare il “55” di troppe responsabilità (400 giorni senza il campo sono un macigno) il suo ritorno in pianta stabile consente un sensibile aumento delle possibilità di rotazioni con un giocatore Italiano, un difensore in grado di cambiare su quasi tutti i ruoli avversari con grande aggressività, un buon tiratore sia da 2 che da tre, inoltre un uomo fresco di energia e, forse aspetto determinante, con una grandissima voglia di entrare e recuperare l’anno perduto.  Una rotazione di qualità in più significa risparmio di energia per gli altri esterni e, in attesa del rientro di Cordinier, una iniezione di fisicità molto importante (la stoppata contro il Baskonia eloquente in quuesto senso). La Virtus quindi si presenta in condizioni migliori del previsto alla stretta finale della stagione regolare di Eurolega, in attesa che qualcuno (leggi Mickey) possa ritrovare la voglia di giocare e di essere presente nei momenti topici della gara.

La finestra delle nazionali porta sempre polemiche

L’Italia di Pozzecco, in versione nettamente sperimentale, chiude prima il proprio girone mostrando un volto nuovo con tanti giocatori giovani e motivati. Tanti nomi alla ribalta, un solo Virtussino Nico Mannion protagonista contro l’Ucraina. Ormai ogni prova del Red Mamba in nazionale provoca una scia di polemiche, sui social, dei tifosi che paragonano le sue prestazioni  con quelle in maglia bianco nera. I 28 punti contro l’Ucraina sono stati benzina sul fuoco per chi critica l’impiego del “1” in maglia Virtussina. Sembra quasi che l’impegno e il lavoro quotidiano dello staff tecnico Virtussino per migliorare tecnicamente e tatticamente il giocatore non sia stato il motivo principale delle prestazioni positive anche in maglia azzurra. Scariolo lo utilizza principalmente in Lba, facendolo entrare nello starting five, mentre in Eurolega quasi mai mette piede sul parquet. Il motivo non è certo legato a una scelta emozionale del coach quanto alle difficoltà del giocatore alle prese con un livello fisico-tecnico ancora superiore alle sue attuali possibilità.

 


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