Passa dalla Spagna il destino europeo della Virtus

Scritto da il 28 Aprile 2022

Ostacolo spagnolo a separare la Virtus dalla finale di Eurocup: le Vnere contrapposte al Valencia, “incubo” fino ad ora quest’anno dei ragazzi di Scariolo

 

Virtus

Nico Mannion uno dei pochi superstiti della sfida di ritorno col Valencia nella fase a gironi (foto Virtus)

 

 

La Spagna dunque nel destino d’Eurocup della Virtus e in particolare il Valencia, da sempre una delle grandi favorite per la conquista della seconda Coppa Europea, appena retrocessa lo scorso anno dall’Eurolega.

Mercoledì 4 maggio la pattuglia di Scariolo si giocherà sulle tavole della Fonteta di Valencia il primo e più importante obiettivo da sempre fissato dalla sua proprietà negli ultimi due anni, la conquista del trofeo non solo per il valore in sè della competizione, quest’anno di altissima qualità, ma come unico mezzo per accedere finalmente all’Eurolega.

Massimo Zanetti, proprietario della Virtus nonchè primo sponsor con la sua Segafredo, non ha mai fatto mistero che disputare la massima competizione europea è il principale traguardo a cui tendere per dare visibilità al suo marchio e riportare le Vnere ai fasti di un passato lontano che sono assolutamente nei suoi diritti, visto che il club fu una delle Società fondatrici dell’ente che gestisce appunto la manifestazione.

Attraverso una serie di vicissitudini ben note qualcuno nella società bianconera decise di svenderne la storia e il blasone per una somma che fa sorridere se paragonata agli investimenti necessari oggi per tornare là dove la Virtus dovrebbe stare.

Mercoledì prossimo però la Virtus ha la grande possibilità di riguadagnare sul campo ciò che le spetta, lo tenterà a dispetto di una formula idiota di cui hanno già fatto le spese tre corazzate quali Joventut Badalona, Partizan Belgrado e ieri sera il Cedevita Olimpia Lubiana.

 

Il percorso in Eurocup

Da un arancione all’altro quindi dopo Ulm la Virtus affronterà, in trasferta questa volta, una delle tre squadre che, in stagione, l’ha battuta due volte, cioè il Buducnost e la Bertram Derthona.

Questo dovrà essere uno stimolo in più per gli uomini di Scariolo per conquistare a Valencia la finale dove, inaspettatamente, troverà una tra i turchi del Frutti extra Bursaspor e il Morabanc Andorra.

 

I precedenti di quest’anno

Le due sconfitte subite nella fase a gironi del gruppo B con Valencia non possono costituire precedenti indicativi: nell’andata al Paladozza una Virtus in ricostruzione dopo i primi infortuni di Udoh e Abass dominò per larga parte del match e si suicidò agli ultimi istanti mentre al ritorno sul parquet del San Luis si presentò una formazione che era praticamente al 50% dell’attuale priva di Teodosic ed Hervey  ovviamente oltre ad Hackett e Shengelia, non ancora nel roster.

Quindi come direbbe l’indimenticato coach virtussino Alessandro Ramagli, non conta tanto il davanti della canotta ma il nome che sta dietro.

Nonostante le assenze alla Fonteta la Virtus disputò un’ottima prova uscendo sconfitta di due possessi dopo aver condotto nel punteggio e dominato nel gioco dal 3° quarto fino a metà dell’ultimo.

Il recupero degli arancioni fu propiziato da una magata di Prepelic aiutato da una sciocchezza difensiva di un ottimo Sampson con la compiacenza degli arbitri (lo sloveno segnò in una stessa azione 7 punti frutto di 4 liberi e una tripla ribaltando in pratica il punteggio).

Prepelic tuttavia non potrà esserci (stagione finita per lui) e questa per coach Penarroja potrebbe essere una tegola non da poco.

 


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