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Luca Banchi : veni, vidi, vici
Scritto da Lucio Bertoncelli il 26 Settembre 2023
nella foto Virtus : è finita cosi la Supercoppa Frecciarossa 2023 : con tutta la Virtus sotto la curva ribollente dei tifosi che l’hanno sostenuta per tutti i 40′, in primo piano Bruno Mascolo, lo scugnizzo delle Vnere, che ha conquistato il primo trofeo in carriera.
Luca Banchi, novello Giulio Cesare, appena arrivato in un soffio il primo trofeo
Luca Banchi ha firmato il contratto che lo lega per due anni alla Virtus esattamente il 16 settembre, domenica 24 cioè dopo 8 giorni ha conquistato da capo allenatore il primo trofeo, la Supercoppa Frecciarossa 2023. In modo signorile nelle dichiarazioni post partita ha riconosciuto che i meriti del successo vanno ripartiti equamente tra i giocatori per primi e anche il precedente staff tecnico guidato da Sergio Scariolo. La situazione è comunque paradossale in quanto il coach Bresciano aveva in conferenza stampa rifiutato la paternità di questo roster. Quindi i ringraziamenti vanno a chi, almeno a parole, della bontà ed efficacia della squadra non era affatto convinto. Questo era solo il primo atto di una lunga stagione, le squadre di vertice sono ancora cantieri aperti, tuttavia la Supercoppa qualcosa ha detto.
La Virtus è una squadra solida e ben costruita
Chiunque ne sia stato l’autore, la Virtus 2023 – 2024 è una squadra con pochi punti deboli e tantissime risorse. Nelle quattro gare d’alto livello giocate tra la Magenta Cup e a Brescia è stata sconfitta soltanto dal Bayern di misura a squadre largamente rimaneggiate, in Supercoppa fuori Dobric, Lundberg e praticamente Cacok, ha mostrato un’intensità difensiva che sopratutto nel 3° quarto è divenuta ferocia, conquistando un vantaggio in doppia cifra con MIlano e annichilendo Brescia con un parziale di 21 a 0. L’impressione è stata che questa squadra sia composta da giocatori che abbassano volentieri le ginocchia per difendere forte e questo, come si sa, nel basket è la base nigliore per l’attacco.
Molti addetti ai lavori l’avevano previsto
Molti allenatori ed ex giocatori, in alcune interviste estive, avevano previsto il comportamento della squadra, stranamente l’unico a non aver creduto alle possibilità del roster allestito è stato proprio chi, in teoria, avrebbe dovuto aver contribuito a costruirla. La Virtus vista a Brescia è sembrata una squadra che gioca insieme da mesi, mentre alcuni come Polonara e Pajola hanno svolto coi compagni soltanto 3 allenamenti. Certo che, pur essendosi schernito ed aver rifiutato i complimenti per la vittoria, il nuovo coach ha dato l’impressione di avere dato già messo il suo marchio di fabbrica sul gioco della squadra che, anche nei momenti di difficoltà, quando Milano in un paio d’occasioni sembrava scappare, ha sempre risalito la corrente grazie ad una grande difesa.
Le avversarie della Virtus in difficoltà
Su Milano alla vigilia c’erano perplessità riguardo il settore regia. Il fatto di aver dovuto rinunciare sia a Maodo Lo che a Flaccadori ha ovviamente ingigantito i problemi, unica nota positiva si può trovare nell’ottima prova di Giordano Bortolani che, buttato nella mischia, ha risposto con 12 punti in 14′ , il 66% da 2 e il 100% da 3, insomma come dire a 22 anni se un Italiano è bravo dovrebbe giocare altrimenti quando gioca ? Indubbiamente la squadra di Messina ha confermato che, con un roster simile nell’assetto europeo potrà lottare per i play off, anche perchè nel caso potrà, durante la stagione, operare gli innesti che servono, sopratutto nelle guardie. Il vero rebus per Messina è quello del 6+6 imposto in Italia, la coperta è corta comunque la si voglia tirare e gli Italiani della Virtus sono più determinanti.
Brescia e Tortona troppo brutte per essere vere, la Germani in finale asfaltata dalla Virtus, la squadra di Ramondino investita nel primo tempo dal ciclone Brescia hanno mostrato passaggi a vuoto preoccupanti che non dovranno ripetersi in stagione, tra i Bresciani Gabriel e Petrucelli l’ombra dei giocatori protagonisti nel campionato scorso. La squadra di Ramondino lamenta l’assenza di Severini ma i nuovi innesti non sembrano ancora inseriti nei meccanismi di squadra.
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