Peter, Susan, Edmund e Lucy sono quattro ragazzi che si ritrovano sfollati in una casa di campagna perché fuori c’è la guerra e in città non si è più molto sicuri.
Per un motivo o per l’altro i giovani protagonisti entrano in un armadio e scoprono che oltre ai vestiti si nasconde Narnia, un regno in cui è sempre inverno a causa di un incantesimo della Strega Bianca, la regina del luogo.
I giovani eroi, aiutati da alcuni abitanti del luogo e dal potentissimo leone Aslan, l’unico capace di governare su Narnia, s’imbattono in un’avventura senza precedenti, tentando di restituire al regno le stagioni.
Un viaggio con la fantasia alla scoperta della realtà
Il leone, la strega e l’armadio è il primo libro scritto da Clive Staples Lewis nel 1950 della serie di romanzi de Le cronache di Narnia.
Il racconto si regge sul tema della lotta tra il bene e il male.
Il linguaggio è adatto anche a un pubblico giovane.
La trama e lo stile sono così avvolgenti da riuscire a trasportare nel regno di Narnia un lettore di qualsiasi età, anche non amante del genere fantasy.
È un libro capace di far sognare e viaggiare con la fantasia.
Spesso esplorare mondi paralleli porta a capire meglio il mondo reale. Le dinamiche difatti che caratterizzano le vicende possono essere perfettamente paragonate a quelle dei giorni nostri.
Vengono messi in discussione valori universali come la fiducia e la famiglia, caratteristici anche della nostra realtà.
L’autore cristiano
C. S. Lewis è notoriamente uno scrittore cristiano. Ciò emerge anche dal libro. In Aslan, ad esempio, si può riconoscere la figura di Gesù salvatore, ma anche in altri passi del romanzo emergono valori messi in evidenza secondo un’ottica cristiana.
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