LA VIRTUS AL BIVIO DELLA STAGIONE
Scritto da Lucio Bertoncelli il 23 Febbraio 2022
nella foto Virtus : Sergio Scariolo coach delle Vnere, un’intervista di Luca Baraldi Ceo della Virtus ne ha rimarcato le colpe della grave sconfitta contro la Bertram Derthona in semifinale di Coppa Italia
La Virtus sconfitta in modo netto e inequivocabile per la seconda volta dal Real Bertram nella semifinale di Coppa Italia è arrivata al momento delle riflessioni e anche delle scelte dolorose. A caldo nel post partita di Pesaro Sergio Scariolo è stato il primo a non cercare attenuanti alla prestazione incommentabile dei suoi ragazzi. La Virtus è stata sconfitta sonoramente da una buona squadra, ben allenata ma che non disponeva del play titolare e in Lba ha vinto 5 gare in meno dei bianconeri pur avendo vinto lo sontro diretto. La prova del nove della pessima prova della pattuglia di Scariolo è stata la finale contro l’Armani, la squadra di Messina ha disputato una prova in linea con le due precedenti, cioè di un’aurea mediocrità, tuttavia quando le energie dei piemontesi sono calate (8 uomini a ruotare contro 12) i milanesi hanno preso il largo e hanno vinto a mani basse.
E’ evidente che la Virtus della semifinale con la Bertram sia stata troppo brutta per essere vera, ed è anche vero che, se uno capisce di basket e ne conosce le dinamiche sul campo e nello spogliatoio, se ritiene di poter dare ad oggi un giudizio sulla squadra è avventato o peggio in malafede. La Virtus ha iniziato dai primi giorni di preparazione (polpaccio di Teodosic) e da quel momento ha avuto 21 fra incidenti e malattie di vario genere. Credo che questo sia un record assoluto anche perchè toccando ferro la stagione è soltanto a poco più della metà.
Chi pensava in modo semplicistico che riportare il roster al completo significasse con un tocco di bacchetta magica dare alla Virtus un gioco in attacco e in difesa è un illuso. Per creare un sistema difensivo occorre tempo e la riuscita del lavoro dipende anche dalle attitudini intrinseche di ciascun giocatore. Tutto ciò indubbiamente non giustifica una prova come quella della semifinale, la Virtus avrebbe dovuto in ogni caso far fuori la squadra di Ramondino che è certamente bravo ma non ha nemmeno lui la bacchetta magica, se il break i piemontesi l’hanno fatto quando in campo avevano Cannon, Tavernelli e Severini c’è qualcosa che non torna.
Tanto per fare un esempio dei tempi necessari a mettere insieme una squadra, ricordiamo che la tanto giustamente decantata “difesa” dell’Olimpia è stata costruita quando post lock down Messina ha iniziato la preparazione al nuovo campionato 2 mesi prima di tutti.
Scariolo già nelle prime ore nel fare ammenda dei propri errori ha fatto promesse e buoni propositi per il futuro. Il coach bresciano si è augurato di poter avere i suoi da qui in avanti in buona salute e al completo per poter finalmente lavorare da un punto di vista tecnico – organizzativo, insomma l’impressione che è quasi una certezza è che, la vera Virtus, che il suo coach ha in mente da settembre fin qua non l’abbiamo mai vista. Per il campionato il tempo per sistemare le cose è sufficiente, per l’Eurocup e la sua roulette russa oltre al tempo servirà anche una buona dose di fortuna.