nella foto Virtus : Milos Teodosic il fuoriclasse Serbo ha risolto a favore della Virtus l’ennesima gara in equilibrio con una bomba a 8″ dal termine, qui in un’altra tripla contro Willis

La Virtus chiude seconda al giro di boa del campionato

Non ci sarebbe stato bisogno di questa ennesima prova per definire Milos Teodosic un fuoriclasse ma la sua prova contro Venezia, impreziosita dalla tripla in faccia a Watt a 8 secondi dalla sirena, sono l’ennesima conferma del fatto che, il ragazzo di Valjevo, quando calca un parquet non è un comune mortale. Poche volte l’allenatore avversario, sconfitto in volata, ha parole così lusinghiere per il proprio giustiziere, come ha rivolto Walter De Raffaele nei confronti del “44” Virtussino : “siamo stati puniti dal  talento immenso e smisurato del campione che è Teodosic. Ho rivisto il suo tiro e abbiamo fatto una buona difesa, ma onestamente altri giocatori come lui non ce ne sono, fortunata Bologna ad averlo”. Parole che fanno onore e dimostrano lo spessore professionale ed umano di chi le pronuncia. Negli ultimi 10 secondi tuttavia bisogna anche dare merito a Isaia Cordinier per la palla recuperata che ha chiuso il match.

Pronto il tabellone della Coppa Italia, alla Virtus tocca ancora Venezia

Con questa vittoria (la dodicesima su 15, a pari punti con Milano che è prima per aver vinto il confronto diretto), la Virtus alle final eight di Torino ritroverà nuovamente la Reyer dopo che, per due anni consecutivi (2020 e 2021) gli orogranata l’ hanno buttata fuori nei quarti.  La nemesi quindi potrebbe ripetersi perchè Venezia come dimostra la partita di ieri sera è un’ottima squadra, ben allenata, che ci ha abituato da sempre a partenze lente ma in fondo, chi vuole vincere, dovrà fare i conti anche coi lagunari. La Coppa Italia però per il momento può aspettare, tra un mese giovedì 16 febbraio alle 18, la Virtus potrà nei prossimi 30 giorni avere le idee più chiare sul proprio destino in Eurolega.

L’Eurolega dei dolori non aspetta

Le due sconfitte casalinghe nei primi due turni di ritorno dell’Eurolega, oltre a togliere autostima alla squadra, hanno messo la Virtus con le spalle al muro. Conti alla mano le Vnere si trovano a due vittorie dall’ottavo posto l’ultimo utile per accedere ai play off. Il grandissimo equilibrio che regna quest’anno nella massima competizione europea non ha tuttavia modificato il rapporto vittorie sconfitte che storicamente è intorno al 50 %. Oggi la Virtus è tredicesima con 8 vinte e 11 perse, l’ottavo posto occupato dall’Efes (campione uscente delle ultime due edizioni) con 10 vinte e nove perse. Mancano 15 turni alla fine e la squadra di Scariolo dovrebbe portare a casa 9-10 successi, impossibile ? No ma abbastanza difficile. E’ abbastanza ovvio che, prima della Coppa Italia, la classifica di Eurolega sarà più facilmente interpretabile.

Infortuni, inesperienza, errori e arbitraggi i problemi delle Vnere

Certo non come la stagione passata ma anche in questa la Virtus ha pagato un notevole tributo agli infortuni e Abi Abass è ancora fuori da settembre.  Alcune sconfitte hanno mostrato anche molto chiaramente che il roster Virtussino ha un deficit di esperienza sopratutto sotto canestro, soffrendo la condizione precaria, per diversi motivi, delle due ali forti (Mickey e Shengelia). I due centri invece non hanno fornito il rendimento atteso. Mam Jaiteh, mvp dell’ultima Eurocup, sta soffrendo enormemente il salto di categoria mentre Ismael Bako pare inadeguato al ruolo nonostante che la competizione l’avesse già giocata con l’Asvel, questo al di là dell’impegno che il belga mette ogni volta che viene impiegato.

Giovedì col Panathinaikos è quasi decisiva

Sergio Scariolo e il suo staff hanno sempre sostenuto, con ragione, che l’Eurolega è una maratona. In teoria quindi i giochi sono ancora aperti in una competizione in cui tutti possono vincere o perdere con chiunque. Nessuno avrebbe potuto immaginare di conquistare i due punti a Madrid e Barcellona o in casa col Fenerbhace. Tuttavia la gara di giovedì alla Virtus Segafredo Arena contro i greci del Panathinaikos da l’idea dello spartiacque. Se vuole restare agganciata al gruppone che lotta per i play off la Virtus deve vincere perchè gli Ateniesi sono dietro in classifica, perchè la gara di andata ha dimostrato che le Vnere sono più squadra tecnicamente e l’arbitraggio fu quanto di più casalingo sia dato a vedere (guarda caso ancora lui lo Sloveno Matej Boltauzer). Se sarà al completo la Virtus può farcela e tenere in vita la fiammella della speranza.

 


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