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nella foto Virtus : Jordan Mickey ala forte della Virtus Segafredo un’ottima partita pur nella sconfitta della Virtus  a Belgrado contro la Stella Rossa.

Stella Rossa Belgrado vs Segafredo Virtus Bologna  83-74 1°q 17-23 2°q 42-41 3°q 67-55   Arbitri Perez, Mogulkoc, Lezcano

Stella Rossa Belgrado : Holland 5  Vildoza  16 Mitrovic 12 Lazic 3  Martin 4  Dobric 20  Nedovic 5  Markovic 2  Kuzmic 0 Petrusev 4  Topic 0 Bentil 12         all.re Dusko Ivanovic

Segafredo Virtus Bologna : Cordinier  7 Mannion  11  Belinelli 4  Pajola  7  Bako  1 Jaiteh  15  Lundberg 2  Hackett  6  Mickey  11  Weems  10  Camara n.e.all.re Sergio Scariolo

La Virtus dura solo il 1° tempo

Perfortuna le trasferte a Belgrado per la Virtus sono terminate.Infatti nei due scontri con le squadre Serbe la Virtus ha subito in tutto 37 punti di scarto. Questa sera le Vnere avevano molte attenuanti, tre assenze di lusso in 3 uomini chiave del proprio gioco. Mancava infatti Semi Ojeleye giocatore eclettico sia in attacco dove può occupare sia i ruoli del 3 e del 4, che in difesa dove può difendere bene su tutti gli esterni. Poi mancava per l’ennesima volta Toko Shengelia come dire il titolare del posto 4. Se si considera che, per la nota vicenda avvenuta al sesto minuto del match con l’Efes Milos Teodosic salterà anche il 12° turno che vedrà la Virtus ancora in trasferta al Pireo contro l’Olimpiakos, il quadro appare perfettamente delineato. La squadra di Scariolo è durata 20′ in cui ha avuto fino a 10 punti di vantaggio, nel 1° quarto, poi i Serbi hanno recuperato nel 2° finendo avanti di uno la prima frazione con un tap in in fil di sirena.

Nel secondo tempo una sola squadra in campo

Nonostante il canonico quarto d’ora di pausa, al ritorno sul parquet, le due squadre hanno ripreso esattamente da dove avevano terminato. Pronti via la squadra Serba ha ricominciato a macinare il proprio gioco mostrando una determinazione e una velocità a cui la Virtus non ha mai saputo reagire. L’ago della bilancia nella partita è stato Onjen Dobric, guardia croata di 2 metri, fin qui anonime apparizioni nella competizione, ha indovinato la partita della vita, fin qui 7 pp. in 15′,  contro la Virtus 20 in 28′ col 70% da 2 e il 50% da 3, 17 di valutazione e plus/minus + 15.  La Virtus aveva preparato la gara per limitare Vildoza e tutto sommato sul play argentino non ha difeso male. Ma la criticità è stata ai rimbalzi 28 a 25 per la squadra di Ivanovic, ma molti sono stati i rimbalzi lontano da canestro in cui il taglia fuori non ha funzionato.

La zona della Virtus non ha dato i frutti sperati

Sulla carta la zona avrebbe potuto essere utile contro la Stella Rossa perchè Scariolo aveva deciso di sfidare i tiratori serbi pur di garantirsi i rimbalzi, le performance balistiche di Dobric hanno scombussolato i piani e sul loro campo far entrare in fiducia i serbi è molto pericoloso, infatti Nedovic e soci hanno messo un’intensità che le Vnere non sono riuscite ad eguagliare. Nelle nuove rotazioni con Belinelli e Mannion, nonchè Weems per molti minuti da 4 la Virtus ha subito in tutte le zone del campo la difesa della Stella Rossa.

Mannion fa bottino a partita chiusa

Belinelli e Mannion hanno avuto rispettivamente 20′ e 10′ da Scariolo ma l’abitudine a giocare in Eurolega non si trova in una occasione, l’ex Nba è stato la solita presenza in attacco ma in difesa ha drammaticamente pagato la diversa fisicità degli esterni Serbi. Nico Mannion ha fatto bottino 11 punti ma otto dei suoi punti sono arrivati quando la gara era ampiamente in ghiaccio. A consentire alla Virtus di limitare il passivo permettendole i primi 20′ diginotisi sono stati Mickey e Jaiteh su tutti, Hackett con una prova difensiva notevole, Weems sugli standard del campionato, Pajola con la solita prova difensiva, mentre Cordinier, Bako e Lundberg non hanno mai trovato la possibilità di mettersi in luce.

 


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