Arpino, una passeggiata tra storia, cultura e tradizioni

Scritto da il 12 Agosto 2021

Arpino

Piazza Centrale di Arpino con statua di Cicerone – Immagine repertorio ©Guido Fuà / AGF

 

Il borgo di Arpino, ad un’altitudine di circa 450 m. s.l.m. e paese natale di Marco Tullio Cicerone, è uno dei centri più antichi di tutta la provincia di Frosinone. Il nome del borgo pare derivi dalla forma del paese, poiché visto dall’alto, ricorderebbe un’arpa.

 

Da visitare

Tra i posti da visitare in terra ciceroniana, anzitutto, l’Acropoli di Arpino, un sito archeologico vicino al centro abitato tra i più importanti per la conoscenza dell’architettura megalitica del Lazio meridionale.

Essa, infatti, rappresenta una delle cinte murarie meglio conservate costruite in epoca preromana e fu probabilmente il nucleo originario del primitivo insediamento volsco (popolo del VII-VI sec. a.C.).

Torre Cicerone

Torre di Cicerone – Immagine repertorio ©Guido Fuà / AGF

All’interno dell’Acropoli si possono ammirare altri monumenti, tra cui, la “Torre di Cicerone” e la chiesa della SS. Trinità, in stile romanico con pianta a croce greca, che racchiude splendidi elementi dell’arte settecentesca.

Presente ad Arpino anche il particolare Museo della Liuteria, in cui si trovano esposti oggetti ed antichi strumenti come liuti, mandolini e altri strumenti a corda.

Interessante la possibilità, da parte del visitatore, di assistere alle fasi realizzazione di queste vere e proprie opere di artigianato.

 

Eventi

Il Certamen Ciceronianum Arpinas, organizzato dal Centro Studi Umanistici “Marco Tullio Cicerone” di Arpino, è una gara di traduzione e commento dal latino di un brano di Marco Tullio Cicerone.

La manifestazione nasce nel 1980 ad opera del preside del Tulliano prof. Ugo Quadrini, il quale riuscì a dare in breve tempo al Certamen, grazie al suo assiduo impegno, una dimensione internazionale.

Aperto agli studenti iscritti all’ultimo anno di Liceo classico di tutto il mondo,  si svolge ogni anno ad Arpino nel mese di maggio.
Gode della cortese attenzione del Presidente della Repubblica, del Patrocinio del Parlamento europeo ed è accreditata presso il Ministero dell’Istruzione.

La domenica successiva al ferragosto si svolge la festa dei Gonfaloni: i rappresentanti delle contrade, vestiti con i costumi tipici, si sfidano per il gonfalone, attraverso vari giochi popolari, come la corsa delle carriole, quella degli asini e la Corsa con la Cannata. Quest’ultima è una sfida tutta al femminile che consiste nel percorrere le tortuose vie del paese con le ciocie ai piedi ( calzari tipici del territorio ciociaro) e sul capo un’anfora colma d’acqua del peso di 12 kg.

Non resta, allora, che visitare e vivere questo Borgo ricco di storia e cultura.

 

 

 

 

 

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