nella foto : il dott. Massimo Zanetti presidente della Virtus e Luca Banchi nuovo capo allenatore delle Vnere

La Virtus volta pagina e inizia un nuovo capitolo

Oggi alle 11.30 spaccate come da programma, Luca Banchi accompagnato dal Presidente Massimo Zanetti ha preso possesso dell’impianto che sarà il suo principale luogo di lavoro per i prossimi due anni (almeno).Presentazione scarna ed essenziale, preceduta da un intervento di Massimo Zanetti che ha ricostruito in modo sintetico come si è arrivati a questo epilogo della vicenda Sergio Scariolo e alla scelta del coach della Lettonia quinto classificato ai mondiali e insignito del prestigioso titolo di mvp della rassegna iridata.

Il Presidente si toglie qualche sassolino dalle scarpe

Un Massimo Zanetti battagliero è quello che apre la presentazione del nuovo coach, il quinto dell’era Segafredo in Virtus dopo Ramagli, Sacripanti, Djordievic e Scariolo. L’unico ad aver vinto 2 scudetti Italiani (con Milano e Siena, quest’ultimo però revocato per le note vicende). Prima il Presidente dele Vnere ha voluto ricostruire brevemente come si è giunti a questa sostituzione per fare chiarezza delle tante inesattezze e malignità circolate negli ultimi giorni via social e non solo. Davanti ad un Banchi abbastanza in imbarazzo (con Scariolo ha un rapporto di stima e amicizia di vecchia data) Massimo Zanetti ha precisato che Scariolo è stato esonerato perchè le sue dichiarazioni ai media dimostravano che era venuta meno la fiducia reciproca : il coach riteneva non sua la nuova squadra sostenendo che gli era stata consegnata, Massimo Zanetti (così pure Ronci e Baraldi) invece sostiene che il roster è stato allestito a due dal d.g. e dal capo allenatore. La verità non la sapremo mai ma ce ne faremo una ragione anche perchè in ballo perfortuna non ci sono i destini dell’umanità. Il Presidente in modo veemente ha difeso la sua creatura, la Virtus, oggetto di attacchi da più parti e, sui social, anche da alcuni tifosi. Perfortuna però adesso c’è la possibilità di voltare pagina, un altro futuro può cominciare.

Luca Banchi emozionato ma determinato

Inevitabile che un coach italiano possa essere emozionato nel momento in cui riceve l’investitura di capo allenatore della Virtus. Massimo Zanetti la definisce la prima società Italiana di basket, Milano infatti non è di questa terra e si trova nell’empireo visto che il Presidente Federale ha definito il Messia il suo capo allenatore. Luca Banchi in modo molto sintetico ha descritto il suo verbo cestistico da buon arguto maremmano dicendo che “nessuno si alza il mattino per arrivare secondo”. Frase ad effetto che ha già fatto il giro dei social e, mi risulta, sarà utilizzata su una t-shirt dai tifosi. In 40 anni di carriera (iniziò a 18 e ne ha fatti da poco 58)Luca Banchi ha fatto esperienze molteplici, ha vinto e ha perso, ma sempre credendo nel proprio lavoro ma sopratutto con l’onestà intellettuale di non accettare compromessi. Questo gli ha creato la fama di uomo dal pessimo carattere, invece ha semplicemente del carattere, il suo. Ha vinto scudetti a Siena da vice di Pianigiani, uno da capo allenatore ma revocato, poi uno valdissimo nel 2013 a Milano guarda caso subentrando anche allora a Sergio Scariolo e avendo come play il 27enne Daniel Hackett. Quella Milano finì terza alle Final Four risultato soltanto eguagliata dalla Milano del 2021 che però in campionato subì l’onta del cappotto dalla Virtus.

Oggi Luca Banchi incontrerà la squadra

Nel pomeriggio alla Porelli il coach incontrerà la squadra al completo, anche Dobric che continuerà le terapie a Bologna, ovviamente compreso Iffe Lundberg che viene reintegrato in attesa di valutazione del nuovo coach. Domani gli allenamenti verranno seguiti dallo staff in quanto Banchi è atteso a Barcellona per l’obbligatorio incontro fra tutti i capi allenatori di Eurolega. Poi ci saranno tre giorni pieni in cui il coach e il suo staff potranno lavorare sulla squadra. Sabato sarà già semifinale di Supercoppa al Palaleonessa di Brescia con l’EA7, primo capitolo di una stagione infinita, lo scorso anno i derby d’Italia furono addirittura 12 : uno in supercoppa, 2 in Eurolega, 2 in Lba stagione regolare e ben 7 nelle finali scudetto.


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