Nella mattinata del 17 Settembre i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mantova hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Mantova, su richiesta del locale Ufficio di Procura, nei confronti di un 19enne tunisino senza fissa dimora, ritenuto gravemente indiziato, in ipotesi accusatoria, del delitto di lesioni personali pluriaggravate in danno di un connazionale 25enne.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Mantova, in seguito al grave fatto di sangue verificatosi la notte del 29 agosto nei Giardini Viola, sul Lungorio di Mantova, avviavano serrate indagini con lo stretto coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova, dalle quali emergeva che nel corso di una lite tra due soggetti extracomunitari, l’odierno arrestato, non coinvolto nella lite, avrebbe sferrato tre fendenti alla schiena di un connazionale che nel frattempo si prodigava per fare da paciere.
Dopo il ferimento, immediatamente il giovane si dava alla fuga, facendo perdere le proprie tracce e rendendosi irreperibile alle successive ricerche condotte la stessa notte e nei giorni successive dai militari dell’Arma. Pertanto, in considerazione dei numerosi e concordanti indizi raccolti, che consentivano una chiara ricostruzione dei fatti, la Procura della Repubblica virgiliana richiedeva al competente Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione della misura cautelare della custodia in carcere.
Il Giudice, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, concordando con la ricostruzione dei fatti prospettata dall’Autorità inquirente, emetteva la chiesta misura che i Carabinieri sono riusciti ad eseguire dopo alcuni giorni di intensa attività info-investigativa che ha consentito di rintracciare il giovane, appena rientrato a Mantova dopo aver trovato riparo altrove. L’indagato, una volta tratto in arresto, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di via Poma in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terrà innanzi al GIP entro cinque giorni.
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