Il difensore del Carpi Calanca ha parlato con la stampa
Alessandro Calanca, difensore del Carpi, ha parlato questo pomeriggio con la stampa. Il capitano si è soffermato, tra le altre cose, sulla situazione in casa biancorossa dopo la movimentata vittoria per 3-2 ai danni del Prato (il gol al 91′ di Saporetti ha generato molte polemiche) e sulla prima trasferta di questa stagione contro il neopromosso Borgo San Donnino (tornato in Serie D dopo un solo anno di assenza grazie alla vittoria del Girone A di Eccellenza Emilia-Romagna).
. Alessandro Calanca, difensore del Carpi.
“La Società ci ha sempre tutelato dopo i fatti accaduti contro il Prato, facendoci pensare esclusivamente al calcio e alla nostra preparazione. Il gruppo è rimasto compatto e ha remato nella stessa direzione. Siamo tutti uniti. Dobbiamo archiviare l’episodio e analizzare con mister Serpini la prestazione sul piano tecnico. Non è normale dominare per oltre un’ora, trovarsi da 2-0 a 2-2 e poi vivere un finale nervoso come quello che si è visto domenica scorsa.
Contro il Prato abbiamo fatto un’ottima partita per almeno 65′, concedendo poco a un avversario di qualità con un potenziale offensivo importante. Dobbiamo migliorare dal punto di vista mentale, quindi nella concentrazione e nella gestione del vantaggio. Già nell’ultima amichevole contro il Progresso e in Coppa Italia contro il Corticella si sono viste delle difficoltà nei finali, dove vincevamo, ci schiacciavamo troppo dietro e venivamo raggiunti.
Il Borgo San Donnino è una squadra molto quadrata, che al debutto ha perso lottando alla pari contro l’Aglianese (3-2, n.d.r.) e possiede ottimi calciatori per la categoria, tra cui due ex come Varoli e Ferretti. Nel loro campo non sarà facile trovare tanti spazi e sicuramente daranno fastidio a chiunque. Ci vorrà il miglior Carpi per vincere a Fidenza.
Saporetti lo conosco da alcuni anni, è un ragazzo straordinario e intelligente, capace di isolarsi dalle critiche e dalle polemiche. Noi compagni e la Società gli siamo stati vicini in questo momento complicato. Lui ha reagito alla grande, allenandosi durante la settimana come un vero professionista.
In difesa siamo completi. Maini non ha bisogno di presentazioni: ha leadership, esperienza e dà una grossa mano nel possesso palla. Rossini per me è al suo stesso livello. I giovani hanno predisposizione ad imparare e partecipazione alla causa. Poco a poco conosceremo meglio tutti, compreso Tcheuna che ha una notevole forza fisica.
Non so quale sarà l’atteggiamento dei nostri rivali, però non credo che siamo diventati i più antipatici d’Italia. A maggior ragione dovremo pensare solo a noi e al nostro campionato“.