Castel Goffredo, i Carabinieri chiudono il Bar Eden a seguito di una lite

Scritto da il 13 Luglio 2021

 

I Carabinieri chiudono il Bar “EDEN” di Castel Goffredo a seguito dell’ennesimo intervento per le ripetute liti tra giovani. Questa volta a chiamare i Carabinieri è proprio il titolare del Bar Eden preoccupato per una concitata discussione tra ragazzi che in effetti poco dopo è degenerata in una violenta lite, sedata solo dopo l’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri.

Non è la prima volta che i Carabinieri devono intervenire presso quel locale per analoghe situazioni come peraltro segnalato ai Carabinieri di Castel Goffredo da parte di cittadini Castellani che lamentano il disturbo del riposo causato da giovani che si trattengono nel locale fino a tarda sera e che, sopraffatti dai fumi dell’alcool e in palese stato di alterazione psicofisica, soprattutto nel fine settimana si scatenano dando vita a furibonde liti e schiamazzi.

Per questa situazione, il Questore di Mantova, dott. Paolo Sartori, in accoglimento della proposta avanzata dalla Stazione Carabinieri di Castel Goffredo, ha emesso l’ordinanza di chiusura per giorni quindici a carico del Bar “EDEN”.

L’ultimo episodio risale alle ore 01.00 circa dell’11 luglio quando i Carabinieri della Stazione di Guidizzolo sono stati chiamati ad intervenire presso il Bar “EDEN” di Castel Goffredo poiché era in atto una animata discussione tra alcuni giovani, probabilmente originata da futili motivi, poi degenerata in violenta scazzottata. I militari dell’Arma intervenuti sul posto, al momento hanno constatato che i ragazzi coinvolti erano due, un 19enne di origine indiana residente nella provincia di Bergamo ed un 27enne italiano domiciliato nell’Alto Mantovano.

I due giovani si sono inizialmente affrontati con pesanti offese verbali per poi arrivare allo scontro fisico. Subito separati da alcuni avventori, a distanza di qualche minuto, dopo ennesime reciproche offese, si sono nuovamente affrontati fisicamente fino all’arrivo dei carabinieri. A causa delle contusioni riportate sono stati trasportati da personale del 118, in codice verde, presso l’Ospedale di Castiglione delle Stiviere dove, dopo le cure del caso, sono stati entrambi dimessi con 20 giorni di prognosi per ferita all’orecchio il 19enne e per trauma contusivo il 27enne.

Durante la colluttazione è rimasta lievemente ferita anche una ragazza, compagna del 27enne, anche lei visitata e dimessa dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Castiglione delle Stiviere con prognosi di 7 giorni per contusioni.

Il 19enne, che alla vista dei carabinieri si era messo alla guida della propria autovettura nel tentativo di darsi alla fuga insieme a due suoi connazionali, è stato subito fermato dai Carabinieri intervenuti. Per lui, in evidente stato di ubriachezza, sono stati richiesti gli esami ematici per verificare lo stato di ebbrezza alcolica e, in caso di esito positivo, sarà denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza alcolica. Per gli altri due suoi connazionali occupanti del mezzo, anche loro in evidente stato di alterazione da sostanze alcoliche, scatteranno le sanzioni amministrative previste per “manifesta ubriachezza”.

I Carabinieri di Castel Goffredo stanno inoltre verificando le immagini del sistema di video sorveglianza del locale al fine di verificare se nella lite, oltre ai due giovani identificati, abbiano partecipato attivamente terze persone e quindi ipotizzare il reato di rissa, con il conseguente deferimento all’A.G. di tutte le persone a vario titolo coinvolte.

La sospensione della licenza di un esercizio, prevista dalla norma in esame, ha finalità non di sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio per il verificarsi di condizioni potenzialmente pericolose per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, bensì di impedire – attraverso la temporanea chiusura del locale – il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale e, nel contempo, di prevenire il reiterarsi di questo genere di situazioni, rendendo consapevoli quei soggetti della circostanza che la loro presenza è stata rilevata dall’autorità, in modo da indurre il definitivo allontanamento degli stessi o il modificarsi della loro condotta.

Una misura cautelare con finalità di prevenzione, dunque, finalizzata a produrre un effetto dissuasivo sui soggetti ritenuti pericolosi, i quali da un lato sono privati di un luogo di abituale aggregazione e, dall’altro, sono avvertiti della circostanza che la loro presenza è oggetto di attenzione da parte delle autorità. Il tutto “indipendentemente dalla responsabilità dell’esercente”. Infatti, in relazione agli incontestabili elementi informativi raccolti dai Carabinieri, il Questore di Mantova ha condiviso le risultanze emettendo il provvedimento amministrativo di sospensione temporanea dell’attività.


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