La Virtus ha mostrato in precampionato di essere una squadra in grado di reggere il confronto con squadre di alto livello e potrebbe ancora migliorare

Il bicchiere dopo il precampionato è mezzo pieno ma potrebbe riempirsi del tutto se arrivasse l’innesto che anche Banchi richiede

La Virtus in precampionato ha giocato alla pari con tutti

Dal 26 agosto, giorno d’inizio degli allenamenti (esattamente un mese fa), la Virtus non ha mai potuto lavorare al completo per i motivi ormai perfettamente noti, in alcune uscite erano 6 le assenze. Tutto questo ha rallentato sia la preparazione fisica che quella tecnica. Non è un caso che, i giocatori che non hanno avuto intoppi, sono quelli che godono di una migliore condizione e amalgama coi compagni. L’unica  gara in cui la Virtus non ha mai dato l’impressione di poter vincere è stata la finale di consolazione del torneo di Creta con Milano in cui gli uomini di Banchi sono finiti a -25, poi nell’ultimo quarto hanno recuperato ma senza mai dare l’impressione di concludere la rimonta, in Supercoppa però le Vunere hanno tranquilizzato i propri tifosi e dato la sensazione di aver colmato, in soli 7 giorni, molta parte del gap verso i biancorossi.

Clyburn una stella, Morgan e Tucker decisi ad imparare

Che Will Clyburn fosse una stella nel firmamento del basket europeo era ben noto a tutti, lo Statunitense è arrivato e ha preso in mano la squadra, se all’Efes giocava sugli scarichi e non aveva quasi mai la palla in mano, qui è il vero leader tecnico portando spesso la palla oltre la metà campo e orchestrando spesso il gioco al posto dei play maker, questo comporta, per gli avversari, la possibilità di commettere falli su di lui e di non poter raddoppiare sul portatore di palla. Chi trae più vantaggi dalla situazione sono i giocatori più esplosivi tra gli esterni in primo luogo Tucker e Cordinier.

Le sorprese migliori sono indubbiamente Morgan e Tucker su cui si potevano nutrire fondati dubbi per il fatto che non erano mai saliti sul palco dell’Eurolega. I due invece hanno mostrato subito di aver intrapreso un percorso di adattamento del loro gioco alla nuova realtà, Matt Morgan ha confermato tutte le doti di esplosività che gli permettono di andare al ferro con estrema facilità evitando l’ombrello dei giocatori più alti, Rayjon Tucker invece, nella finale con Milano, ha cambiato radicalmente la propria identità cestistica, da farfallone esplosivo in entrata a tiratore dall’arco chirurgico mantenendo quell’attitudine difensiva che tutti gli riconoscevano. Con queste premesse, se la tendenza proseguirà, la Virtus potrebbe intanto aver vinto due scommesse di poter traslare due giocatori protagonisti a livello di Eurocup in Eurolega.

L’incognita del centro

Nel precampionato Zizic è andato in crescendo, com’è normale migliorando la condizione, e in finale di Supercoppa ha giocato un ottimo primo tempo. Nel secondo tempo non ha più messo piede in campo e anche in conferenza post partita non si è chiarito se sia stata una scelta tecnica o il croato avesse esaurito le forze. Momo Diouf ha giocato uno scampolo di gara, buona sopratutto in difesa, dopodichè Banchi ha provato altre soluzioni con Shengelia da “5” e un Polonara in stato di grazia da “4”. Insomma il precampionato è fatto anche per provare soluzioni nuove e l’EA7 squadra di Eurolega è certamente un banco di prova attendibile per testare le nuove soluzioni : magari verranno buone in un’occasione più importante.

Il dato di fatto incontrovertibile è che, rispetto alle attese della vigilia, alla Virtus manca un giocatore nella fattispecie Devontae Cacok. E’ destino che il ragazzo di Chicago costituisca anche senza colpe sue un problema che scatena polemiche tra tifosi e addetti ai lavori della Virtus. Purtroppo per lui quando è arrivato si è perfettamente integrato fuori dal campo ma, sul parquet, ha fatto una fatica enorme a mostrare il suo valore. Più volte Banchi, rispondendo ad alcune domande, lo ha difeso pubblicamente dalle critiche garantendo per lui sui suoi progressi e, per tagliare la testa al toro, arrivando a dire “ne ho allenati tanti peggio di lui”. I fatti stavano dando ragione al coach e, proprio nella serata di Belgrado prima dell’infortunio, Cacok mise in crisi la difesa del Partizan e, sotto canestro, dominò contro una difesa che, com’è noto, era tutt’altro che arrendevole. Il resto lo sappiamo : il suo infortunio è probabilmente il peggiore che possa capitare ad uno sportivo e, da queste colonne, lo abbiamo spiegato con dovizia di particolari. Sono trascorsi 9 mesi dall’intervento e la Virtus sperava di poterlo utilizzare all’inizio della nuova stagione. Purtroppo per tutti i tempi si allungano e non è possibile quantificare se e quando Devontae (nel frattempo divenuto papà a Bologna) possa tornare in campo.

A questo punto serve un innesto

Pur a malincuore la Virtus sarà costretta a tornare sul mercato per mettere sotto contratto un n.5 atletico ed esplosivo che servirà, questo dev’essere chiaro a tutti, sopratutto per l’Eurolega. Il nuovo arrivato infatti sarà perforza uno straniero e completerà un pacchetto che sarà quindi composto di 9 giocatori : Cordinier, Clyburn, Morgan, Shengelia, Grazulis, Zizic, Tucker, Cacok e appunto il nuovo centro. In Italia Banchi dovrà sceglierne 6 pertanto a parte Cacok, per il momento ai box, dovrà escluderne altri 2. Questo rischia di costituire la classica coperta corta (anche se è troppo lunga), perchè se vuoi mettere sia Zizic che l’eventuale centro americano, dovrai perforza ridurre drasticamente il numero di esterni in cui Shengelia, Clyburn e Cordinier hanno il posto praticamente e gli altri 5 si giocano le 3 maglie disponibili.

Tutt’altro discorso in Eurolega dove queste limitazioni non esistono e quindi Banchi potrà disporre di un roster equilibrato e una panchina lunghissima e affidabile, in grado di contingentare il minutaggio per risparmiare energie preziose per il finale. In lba la partita di domenica ha dimostrato che questa Virtus anche senza un innesto se la potrebbe giocare anche perchè come già ricordato vige la regola del 6+6, Diouf è reduce da un lungo infortunio sicuramente crescerà e, da Italiano, potrà essere un fattore importante.

 

 

 

 


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