Vangelo della domenica, l’omelia del Vescovo Francesco Cavina: “La Madonna ci incoraggia nel nostro cammino”

Scritto da il 8 Dicembre 2019

Vangelo, l’omelia di domenica 8 dicembre 2019 di monsignor Francesco Cavina*:

“Oggi la Chiesa celebra la solennità dell’Immacolata Concezione. Una festa particolarmente cara al cuore del popolo cristiano.

La liturgia della Chiesa, per aiutarci a cogliere il mistero dell’Immacolata Concezione, si serve delle categorie della bellezza e della luce. Infatti, nella Vergine Maria la Chiesa ci fa vedere il progetto originario di Dio sul genere umano. Dio, insegna la Sacra Scrittura, ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza e, dunque, sul suo volto era scolpito il ritratto stesso di Dio, era leggibile la Sua bellezza e perfezione. Poi la prima coppia, Adamo ed Eva, hanno scelto il peccato e l’immagine di Dio in noi si è come sbiadita, si è offuscata, deformata ed è divenuto difficile scorgere nella creatura la grandezza del Creatore.

Nella Vergine Maria, preservata dal peccato originale perché chiamata a divenire la Madre del Figlio di Dio, noi possiamo vedere il riflesso della santità di Dio e della nostra originaria dignità.

Forse è proprio per queste ragioni che l’Immacolata ci incanta, ci rapisce e risveglia nel nostro cuore una nostalgia di purezza, un bisogno di armonia, un desiderio di imitazione.

La solennità dell’Immacolata Concezione mantiene viva nella nostra vita la speranza perché ci svela che è possibile un’umanità innocente, santa, buona, generosa, che crede nella potenza e nella forza dell’amore.

Questo spiega perché tante persone, anche lontane dalla fede, non si stancano di guardare a Maria e di frequentare i santuari dove è particolarmente venerata perché in Lei trovano una Madre capace di offrire consolazione, di lenire le sofferenze, di donare serenità e pace. Oggi, in modo particolare il nostro pensiero va a Lourdes dove la Vergine Maria si è presentata a santa Bernardette proprio come l’Immacolata Concezione.

In particolare, la Madonna ci incoraggia nel nostro cammino di vita cristiana e ci dice che la santità è possibile. Lei ci ricorda che anche per noi c’è speranza, c’è possibilità di essere buoni e fedeli, di seguire Cristo pur dovendoci confrontare quotidianamente con un mondo inquinato dal vizio e dalla corruzione, da colpe e cadute.

Nella preghiera iniziale della Messa i è stato detto che l’Immacolata Concezione è il presupposto adeguato alla venuta del Cristo sulla terra. Abbiamo, infatti, pregato: “O Padre, che nell’Immacolata Concezione della Vergine Maria hai preparato una degna abitazione per il tuo Figlio…”. Il Figlio di Dio, in altre parole, si è riservato, nella immensa palude che è la povera umanità, la Madonna come “un giardino fiorito” su cui posarsi, e giungere a noi.

Tutto ciò per ricordaci che la nostra devozione a Maria deve condurci a Cristo; e se davvero amiamo la Madonna, dobbiamo trovare, nel culto che a Lei tributiamo, un più intenso desiderio del Signore. Solo se accogliamo il Signore con la fede e la partecipazione ai sacramenti, è possibile essere puri, virtuosi, buoni, fedeli a Dio; è possibile, in una parola, imitare la Madonna, Lei piena di grazia, cioè ricca della presenza di Dio.

Che cosa diremo, allora, alla Madonna, in questa solennità. Innanzitutto innalzeremo a Lei la nostra lode: Vergine santa, tu sei veramente la Donna che affascina. Tu sei la purezza che suscita ammirazione.  Tu sei tota pulchra tutta bella! Tu portaci a Cristo: Ad Jesum per Mariam. In te confidiamo!”

*Vescovo Emerito di Carpi


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