nella foto : Jordan Mickey uscito malconcio dalla sfida con l’Alba Berlino, in forse domani sera per una forte contusione alla spalla

Dopo l’Alba arriva il Maccabi un’altra maglia gialla

Dopo appena 48 ore, alla Virtus Segafredo Arena arriva in Eurolega per il 14° turno un’altra squadra con la divisa gialla : il Maccabi Tel Aviv. Le similitudini tra i due avversari però finiscono con il colore della maglia. Gli Israeliani, al di là della classifica attuale molto migliore dei tedeschi, 7 vinte e sei perse che frutta l’ultimo posto play off, sono una delle società che ha fatto la storia del basket europeo. Ben 6 le Euroleghe nella bacheca di Tel Aviv accanto a ben 55 !! titoli nazionali (credo sia un record mondiale),  45 Coppe d’Israele, 9 Coppe di Lega e, per gradire, anche una Coppa Intercontinentale. Gli Israeliani sono legati a filo doppio alle Vnere e per Bologna i ricordi non sono piacevoli.

Strasburgo : un ricordo che brucia ancora

Per i più giovani le strade di Virtus e Maccabi s’incrociarono in un’occasione importantissima. Coppa dei Campioni 26 marzo 1981, Bolognesi ed Israeliani arrivano in finale, si gioca in un hangar d’aeroposto a Strasburgo, ambiente stranissimo, nel parterre gente che fuma avana con volti inquietanti. In panchina la Virtus ha un mito del basket Mondiale quel Aleksandar (Asa) Nikolic a cui oggi è intitolato il Pjionir impianto della Stella Rossa, su quella dei gialli Rudy d’Amico che poi allenò anche in Italia. Le Vnere però sono prive del Duca Nero Jim Mcmillian, da molti ritenuto il miglior straniero nella storia della Virtus, infortunatosi in campionato la settimana prima. Partita combattuta che la Virtus conduce per larghi tratti ma si arriva alla fine punto a punto, però l’ultimo pallone quello decisivo, sotto di uno, lo gioca la Virtus con una manciata di secondi disponibili. Marco Bonamico riceve palla contro Boatwright il marine fa una finta si butta in palleggio per andare in entrata a canestro, il contatto è minimo e comunque sarebbe causato dall’americano. Qui però entra in scena l’arbitro Van der Willige famoso fischietto europeo, molto chiacchierato per essere da sempre asservito al potere Fiba : fischia uno sfondamento delinquenziale, palla e Coppa agli Israeliani. La Virtus avrebbe dovuto attendere 17 anni per mettere le mani sulla sua prima Eurolega.

Il Maccabi un’ottima squadra ma la Virtus ha molte motivazioni

Sono passati 41 anni e le strade tra le due squadre si sono già incrociate ma ogni volta, contro gli Israeliani, non è mai per le Vnere un confronto banale. Oggi il Maccabi è chiaramente un’ottima squadra anche se non credo possa avere ambizioni superiori ai play off.  La Virtus tra l’altro avrà forse un’altra importante assenza oltre a quella ben nota di Ojeleye, infatti Jordan Mickey è in forse per un infortunio patito ieri sera contro l’Alba. Al di là di tutto ciò e della forza dell’avversario, la squadra di Scariolo c’è da scommettere che farà di tutto per conquistare la sesta vittoria della sua Eurolega. I pensieri positivi sono legati alla prestazione solida contro i tedeschi, al ritrovato Weems finalmente in fiducia al tiro, alla prova dei due centri Jaiteh e Bako che hanno mostrato entrambi la faccia giusta per vincere la battaglia nel pitturato.  La Virtus in attacco ha ritrovato la voglia di passarsi la palla e ognuno l’umiltà di cercare sempre il compagno in grado di prendersi un tiro migliore. Unico vero neo contro la squadra di Gonzales i 10 rimbalzi d’attacco concessi e quindi i secondi e terzi tiri. La difesa ha funzionato meglio delle ultime uscite, se i bianconeri confermeranno il trend i due punti potrebbero arrivare.


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