Ascolta l’articolo: “Idro e balneoterapia (parte 1)”
Orecchio sul Mondo (77) – L’acqua possiede proprietà idroterapeutiche e ciò è conosciuto e sfruttato dalla notte dei tempi… nota già ai tempi dei romani, celebri costruttori di terme ed ai turchi ideatori del bagno medesimo.
L’uomo è costituito per i suoi due terzi da acqua, ogni forma di vita dipende dalla sua presenza: se è possibile sopravvivere senza cibo per periodi piuttosto lunghi non è altrettanto passibile resistere a lungo senz’acqua.
Equilibrio idroelettrolitico, peristalsi, eliminazione, ecc…, ogni forma di omeostati dipende dall’acqua. Grande fautore dell’idroterapia fu il padre Sebastian Kneipp (1821-1897), sacerdote di Woris-hofen, in Baviera, le cui cure idrotermali acquistarono fama internazionale. Kneipp affermava che lo scopo
dell’idroterapia era di “sciogliere, rimuovere e rafforzare”.
L’acqua costituisce anche un mezzo ideale nel quale agire in senso terapeutico; in essa si galleggia ed essa agisce con movimenti e azioni pressorie di vario tipo. L’acqua può essere usata sotto forma di getti, spruzzi e nebulizzazioni di vario genere che permettono di controllare l’entità della pressione esercitata ed inoltre, a seconda della sua temperatura, determina a contatto con la cute, una vasodilatazione e vasocostrizione: tale azione viene sfruttata nella pratica terapeutica (applicazioni fredde, calde ed alternate).
L’aggiunta all’acqua di erbe dotate di poteri rilassanti li rende ideali in tutti i casi di insonnia, eretismo, irritabilità; essi si prestano anche al trattamento di certe affezioni cutanee, mentre l’aggiunta di sale li rende atti al trattamento di ustioni. Alghe, estratti di pino, avena, crusca, soda, miscugli di erbe a base di
fiori di sambuco, menta piperita ed equiseto contribuiscono ad aumentare l’efficacia dei bagni.
Svariati sono le possibilità di utilizzare l’acqua come strumento per massaggiare (idromassaggio), per ottenere dei bagni di sudore (bagno russo e turco, bagno in cabina) e di vapore.
Una doccia è una forte corrente, getto o spruzzo d’acqua, diretto verso singole parti o su tutto il corpo in generale. Gli effetti terapeutici della doccia dipendono dai seguenti fattori:
a) temperatura dell’acqua
b) pressione del getto d’acqua
c) durata del trattamento
d) tipo di doccia.
Per le docce (scozzese, alternata, neutra), si possono utilizzare temperature più elevate dei normali bagni caldi, impiegando pressioni che variano da circa un chilo fino a cinque. Gli effetti terapeutici si vanno a sommare a quelli già elencati per i bagni, con l’ulteriore beneficio degli effetti meccanici del getto
esercitato dall’acqua.
La doccia… rappresenta il vertice dei trattamenti idroterapeutici ed è indispensabile quando ci si proponga la cura soprattutto di malattie croniche. Essa compie veri miracoli quando si combina con il bagno orizzontale in caso di affezioni addominali, di coliti, di catarri gastrici, di disturbi alla gola e all’intestino in generale, nelle nevralgie e nella sciatica, nelle affezioni reumatiche, nelle suppurazioni e nelle ipertrofie del fegato e della milza. (Bliz)
Le docce sono controindicate nel caso di giovanissimi, persone anziane e in grave stato di deperimento organico oppure sofferenti di eretismo nervoso.
Orazio Cassiani
LM in economia e management internazionale delle aziende sanitarie, LM in SIO. Master e senior in gestione e management delle HR, MADIMAS. Esperto in modelli di gestione ed accreditamento, risk management. PSQM certificato RINA. Consigliere OPI Reggio Emilia e già vice CID ER. Albo esperti AGENAS ed OPI. Ufficiale (cdg) CRI.
“Strumenti di gestione delle Risorse Umane in un’azienda sanitaria” di Orazio Cassiani
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Espressione del lavoro in TEAM di studenti e stagisti, si offre quale strumento utile agli studenti per acquisire competenze ed esperienza ed ai professionisti sanitari per tracciare il perimetro entro cui sviluppare ed applicare modelli organizzativi innovativi.
Anche con questo ultimo elaborato tutti i proventi saranno destinati a La Caramella Buona Onlus“.