Nuoto, Olimpiadi Parigi 2024: Paltrinieri è nono nella 10 km sulla Senna e riflette sul futuro

Scritto da il 9 Agosto 2024

Paltrinieri resta fuori dalla lotta per il primato nell’ultimo giro, Acerenza perde il bronzo per 6 centesimi

 

Paltrinieri

Fonte foto: federnuoto.it

 

Si è conclusa questa mattina l’Olimpiade di Parigi 2024 per il fenomeno nuotatore Gregorio Paltrinieri. Il 29enne carpigiano ha partecipato alla maratona di 10 chilometri in acque libere sul fiume Senna (al centro di tantissime polemiche da settimane per problemi di inquinamento e di salute causati a vari atleti), si è piazzato al nono posto e non è riuscito a conquistare la terza medaglia in altrettante competizioni dopo il bronzo negli 800 metri (30 giugno) e l’argento nei 1500 metri (4 agosto).

Si è trattata comunque di un’edizione storica per Super Greg che a Parigi è diventato:

1) il primo nuotatore italiano medagliato in 3 Giochi Olimpici consecutivi (a parte il digiuno a Londra 2012 quando aveva esordito a 17 anni, è sempre salito sul podio anche a Rio de Janeiro 2016, dove vinse l’oro nei 1500 metri, e a Tokyo 2021);

2) il nuotatore italiano più titolato di sempre nelle Olimpiadi (superato Massimiliano Rosolino) con 5 medaglie vinte (in Giappone ottenne l’argento negli 800 metri e il bronzo nella maratona di 10 chilometri in acque libere)

 

La gara

La 10 chilometri sulla Senna (6 giri in quasi 2 ore) è iniziata alle 7:30 e ha visto concorrere 29 nuotatori sui 31 previsti (non si sono presentati il tunisino Ahmed Jaouadi e lo svedese Victor Johansson). Gli squalificati in totale saranno 6.

Il potentino Domenico Acerenza e Paltrinieri, che all’Europeo di Belgrado aveva trionfato in questa specialità il 12 giugno (sacrificando però gli 800 e 1500 metri stile libero), si mettono subito all’inseguimento del tedesco Florian Wellbrock (reduce dalle clamorose eliminazioni nelle batterie delle gare precedenti) e dell’ungherese Kristof Rasovszky, rispettivamente oro e argento a Tokyo 2021.

Le correnti e le virate creano traffico e fanno guadagnare o perdere posizioni. Al termine del penultimo giro Rasovszky è saldo al comando, Wellbrock comincia a cedere terreno (finirà ottavo) e spunta l’altro suo connazionale Oliver Klemet che supera Paltrinieri, piazzatosi per qualche chilometro al secondo posto.

La difesa di Greg della terza posizione dura poco dato che lo sorpassano Acerenza e l’altro ungherese David Betlehem. Rasovszky e Klemet vanno in fuga per la vittoria, si affiancano e il magiaro alle ore 9:21 la spunta di 2.1 secondi (tempo di 1:50:52.7). Mimmo Acerenza subisce l’attacco di Betlehem e perde beffardamente il terzo gradino del podio nello sprint finale per solo 6 millesimi di secondo. 

Paltrinieri giunge nono sul traguardo (a 1 minuto da Rasovszky), venendo superato pure dai francesi Logan Fontaine (quinto) e Marc-Antoine Olivier (settimo), il britannico Hector Pardoe (sesto) e Wellbrock. Chiude la top 10 il greco Athanasios Charalampos Kynigakis.

 

Le dichiarazioni di Paltrinieri

Paltrinieri ha parlato ai microfoni della Rai dopo la maratona acquatica:

Ogni volta che partivo non riuscivo a staccare e a trovare il mio ritmo. Nuotando mi sono reso conto che gli altri erano di un altro livello. Non era la mia gara, ho fatto troppa fatica. Mi dispiace per Mimmo che meritava di andare a podio e non ci è riuscito per pochissimo.

Come voto mi sarei dato un 10 se fossi salito sul podio pure oggi, quindi mi do un 9. Venendo qui a Parigi non sapevo su quale competizione avrei voluto puntare di più. Quando la coperta è corta, la preparazione atletica ti indirizza meglio verso una specialità. Peccato perché due mesi fa ho vinto gli Europei di venti secondi a Belgrado e ho dimostrato di essere forte nella 10 chilometri.

Non so se sia stata una follia nuotare nella Senna. Sicuramente è strano che il fiume sia tornato balneabile per le gare… Parliamo di una situazione borderline. Due giorni fa, quando hanno detto che ci si poteva allenare sulla Senna, io e Acerenza per sicurezza ci siamo preparati in piscina. Invece tutti gli altri hanno fatto una prova. 

Dopo le Olimpiadi di Tokyo ho vissuto tre anni con tanti problemi. Devo staccare per alcuni mesi e poi prenderò delle decisioni. Non so se questa potrebbe essere la mia ultima gara. Di sicuro cambierò qualcosa, forse mi concentrerò sul fondo lascerò la vasca dove ancora sono andato benissimo.

Sarebbe bello andare a Los Angeles 2028 e fare il portabandiera dell’Italia, però meglio riparlarne tra qualche mese“.

 

 


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